Dal 10 al 15 Settembre si è svolta a Salsomaggiore Terme la finale dell’edizione 2003 di Miss Italia, trasmessa in diretta da Rai Uno. Lo storico concorso di bellezza, che quest’anno ha eletto la siciliana Francesca Chillemi, è stato condotto da Carlo Conti, con la regia di Maurizio Pagnussat, le scene di Sabrina Fontanili e la fotografia di Fabio Brera.
Si è trattato di un grande evento mediatico, suddiviso in quattro serate, in cui tutto, dal punto di vista tecnico, ha funzionato perfettamente; un programma di elevata qualità, risultato di un lavoro di preparazione intensissimo e dell’impiego delle migliori tecnologie esistenti.
Il service incaricato dell’allestimento luci di Miss Italia 2003 è Arco Due di Roma, diretto da Luciano Vinciguerra.
Arco Due ha installato nel Palazzetto dello Sport di Salsomaggiore Terme, sede della finale, 111 proiettori motorizzati SGM: 61 teste mobili Giotto Spot 400 e 50 scanner Victory II 250.
Miss Italia 2003 ha ottenuto un grande successo in termini di audience, battendo la concorrenza in quella fascia oraria.
Merito della bellezza delle protagoniste, della formula aggiornata e dei tempi più serrati.
Merito degli ospiti musicali.
Merito del disegno luci di Fabio Brera, che ha avuto un ruolo centrale nella trasmissione, per creare differenti atmosfere per ogni performance e per sottolineare i vari spazi scenografici.
Ringraziamo Fabio Brera, Direttore della Fotografia RAI di Miss Italia 2003, per averci gentilmente concesso questa intervista.
Come è stata decisa la disposizione dei proiettori?
L’unica scelta fatta a monte e stata quella delle classiche luci bianche, con l’installazione di 180 PAR.
Relativamente all’installazione dei proiettori motorizzati, abbiamo conservato alcuni elementi della precedente scenografia.
La scelta è stata quella di utilizzare delle strutture a vista sul boccascena.
Il disegno delle truss era comunque differente, per movimentare la disposizione rispetto alla precedente edizione.
Abbiamo installato 50 scanner Victory II 250 sulle truss erette in corrispondenza del primo e del secondo boccascena.
Sul parterre, a 13 metri di altezza è stato sospeso un ring formato da 3 cerchi concentrici.
Sul ring interno, di 6 mt di raggio, sono stati installati 20 Giotto Spot 400; sul ring esterno, che in realtà (viste le notevoli dimensioni, 18 metri di raggio) non era un cerchio bensì un decagono realizzato con truss diritte, sono stati installati altri 40 Giotto 400; il ring mediano aveva un raggio di 12 metri.
Mi sembra che gran parte dell’effettistica sia stata affidata ai Giotto Spot 400. Si sono visti dei begli effetti realizzati con i gobos proiettati sul parterre.
Le geometrie degli effetti partivano dalla geometria delle americane: abbiamo utilizzato la rotazione dei gobos contemporaneamente ai movimenti delle teste, sommando gobos e colori.
Per ottenere i tipi di effetti che desideravo, abbiamo personalizzato le ruote con una serie di gobos scelti nel catalogo SGM.
Abbiamo anche impiegato molti effetti strobo, soprattutto durante la terza serata, quella dedicata alla moda.
Le sfilate delle partecipanti erano sottolineate da una musica molto ritmata; in questo contesto è risultata preziosa la funzione strobo con sincronismo musicale dei Giotto 400 e dei Victory II 250.
Come sono nati i disegni luci; ci sono state particolari richieste da parte di Maurizio Pagnussat, relativamente al tipo di illuminazione delle varie scene, o è stato possibile esprimersi creativamente?
Ho goduto di un’ampia libertà; non c’è stata alcuna richiesta a monte, se non quella di una certa versatilità generale dell’impianto: una luce bianca che consentisse anche effetti ‘azzardati’.
L’Impianto luci è stato progettato in pochissimi giorni, partendo da simulazioni realizzate sul computer.
Il tipo di illuminazione da utilizzare nelle varie scene era ovviamente concordato per grandi linee, ma la creazione finale degli effetti è stata fatta direttamente sul posto, in sede di prove.
C’è stata una stretta collaborazione col regista; ad esempio, cercando insieme il miglior rapporto tra gli effetti proiettati dai motorizzati e quelli creati dal mixer video; dopo averli scelti, li si è affinati progressivamente, trovando la migliore visibilità dell’effetto luminoso nel contesto dell’inquadratura.
Ricky Martin è stato uno degli ospiti musicali più attesi; ci sono state esigenze particolari per la sua performance?
Il management di Ricky Martin aveva richiesto alcune attrezzature particolari, come bank per luce diffusa, ecc. per ottenere un risultato visivo analogo a quello dei suoi video clips.
Avendo già un notevole parco macchine installato, abbiamo concordato con il suo responsabile di preparare una certa atmosfera per la sua esibizione (utilizzando le nostre attrezzature) e di valutare con lui in fase di prove il risultato, per apportare eventuali correzioni.
Comunque, non c’è stato bisogno di modificare nulla, perché il risultato l’ha soddisfatto pienamente.
Va elogiato in blocco lo staff tecnico di Miss Italia 2003, che ha permesso di ottenere un risultato di altissima professionalità. Vuole citare alcuni di loro, in rappresentanza di tutti?
I consollisti: Raffaele Vailati, Alessandro Piras e Roberto Corona.
Il capo squadra elettricisti: Angelo Rizzo.
Info: www.sgm.it