Ciao
Questo DVD celebra JOHN LENNON, l’icona musicale più famosa del secolo scorso, 25 anni dopo la sua morte. Lo fa con un reportage straordinario, pieno di interviste video a personaggi storici come i suoi compagni nei Beatles e le loro donne.
Chi era veramente John Lennon?
Era davvero un pacifista?
Lasciò che la sua nuova compagna Yoko Ono distruggesse i Beatles?
Ma ecco, nel dettaglio, la descrizione delle pagine che compongono le 3 ore e 20 minuti di questo DVD.
Pagina 1 – Editoriale
Emozioni contrastanti hanno generato questo 10° DVD, che è diventato uno speciale su John Lennon. Non potevo ignorare il 25° anniversario della sua morte, anche perché ho in archivio ore e ore di interviste che lo riguardano. La violenza con cui è stato ucciso contrasta con la dolcezza del Natale e di quella canzone, “Happy Xmas (The war is over)”, che lui ha composto e registrato.
Lennon se n’è andato la sera dell’8 dicembre. Il 9 dicembre ha invece portato via il mio amico Bonvi, compagno di tante avventure e sogni. Stava venendo al Roxy Bar e aveva smarrito la strada.
Pagina 2 – JOHN LENNON
L’icona musicale del XX° secolo
I Beatles sono stati l’evento musicale più importanti del secolo scorso e John Lennon il Beatle più famoso e bizzarro. Era motivato da una rabbia interiore che ben si sposava con la dolcezza di Paul McCartney. Per questo i due hanno composto alcune tra le canzoni più belle mai scritte nell’intera storia della musica. E’ stato il dopo-Beatles che ha fatto la differenza tra i due. Il mito di John, dopo la sua morte, è diventato intoccabile. Ne ha fatto le spese lo stesso Paul quando ha dichiarato che John aveva anche dei difetti. Non l’avesse mai detto: tutti gli si sono scagliati contro. Ho intervistato Paul pochi giorni dopo quella sua dichiarazione. George Harrison l’ho visto molto distaccato da John e dai Beatles. Julian Lennon difende il padre, mentendo pure sulla frequentazione che ha avuto con lui. Eric Clapton ha accettato di suonare nel primo progetto che John ha fatto con Yoko dopo la fine dei Beatles. Lou Reed è andato a Liverpool a celebrare il mito Lennon. Elton J ohn racconta l’amicizia che lo legava a LennonŠ c’è una versione particolare di “Imagine” cantata da Gino Paoli in italiano e da Eileena Dennis in lingua originale.
Pagina 3 – JOHN LENNON
Hanno ucciso un eroe e creato un martire
Quando mi sono trovato davanti al Dakota, sull’asfalto dove Chapman ha sparato a John, ho provato un senso di oppressione e di angoscia. Roman Polanski aveva girato in questo edificio il film “Rosemary’s Baby”, dove Mia Farrow aveva partorito un bambino ceduto al demonio. Due anni dopo la moglie di Polanski, Sharon Tate, fu trucidata dalla setta di Manson. La fama sinistra dell’edificio non aveva scoraggiato Lennon. E ha pagato con la vita. Quanti misteri intorno alla sua morte. Little Steven, e non solo lui, sostiene sia stato un complotto della CIA ad ucciderlo. Albert Goldman, nel suo libro, parla di una macumba fatta da Yoko Ono per avere successo (come fu ceduto al diavolo il bambino di Mia Farrow dal marito per avere successo). Rimane il fatto che Lennon, quando fu ucciso, era di ritorno dallo studio dove aveva mixato il disco di Yoko. La sua morte è entrata nella storia al pari di quelle di John e Robert Kennedy, Martin Luther King e Malcom X.
Pagina 4 – BEATLES
Distrutti dalle donne di Lennon-McCartney?
Un documento comprova che fu John Lennon a volere la fine dei Beatles. Quanto influì Yoko Ono, che nel frattempo era entrata nella sua vita per “avvolgerla” e dominarla? Quanto influì la gelosia con Linda McCartney, moglie di Paul? Sicuramente, se John fosse stato ancora insieme a Cynthia Lennon i Beatles non si sarebbero sciolti.
Pagina 5 – YOKO ONO
La donna più odiata del Rock
Quando ho fatto questa considerazione con Yoko, all’Hotel Plaza di New York, chi assisteva è balzato sulla sedia e stava per interrompere l’intervista perché stavo trasgredendo alle regole di farle solo domande accomodanti e di non parlare del libro di Albert Goldman. Lei invece ha risposto con apparente calma non solo a quella, ma anche a tante altre domande che potevano metterla in difficoltà. Ha accettato la sfida. Non credo nessuno abbia mai osato tanto con lei, pubblicamente. Io mi sentivo sicuro solo perché, dalla mia camera, avevo preso una copia della Bibbia e la tenevo in tasca del cappotto, con me. Ero rimasto sconvolto perché, in aereo e nella notte in bianco che mi ero fatto prima di intervistarla, avevo letto per intero il libro di Goldman e mi ero reso conto che avevo a che fare con una donna dai poteri particolari.
Pagina 6 – ALBERT GOLDMAN
Il suo libro su Lennon è il più controverso nella storia del Rock
Tutti gli artisti si sono scagliati contro Goldman per il libro dove è entrato impietosamente nella vita privata di John Lennon. Nella lunga intervista che gli ho fatto ho avuto la netta impressione che aveva scritto solo cose vere, anche perché se così non fosse stato Yoko Ono gli avrebbe fatto una causa con una richiesta di danni non quantificabili. Goldman è morto il 28.3.1994.
Pagina 7 – ROBERTO BASSANINI
Un italiano nella famiglia Lennon
John Lennon ha usato una vacanza che Cynthia ha fatto con Roberto Bassanini per accusarla di tradimento ed ottenere il divorzio alle sue condizioni. In realtà lui stava già con Yoko. Roberto ha poi sposato Cynthia ed è diventato un vero padre per Julian Lennon. La sua versione dei fatti è così semplice, divertente e sincera da diventare disarmante. Dopo la prima intervista che gli ho fatto, io e Roberto siamo diventati amici. Ho passato tante notti a cena nel suo ristorante milanese, mentre registravo le “Rotonde sul mare”, e ho fatto una vacanza in uno dei suoi alberghi all’Isola d’Elba. Era simpaticissimo. Purtroppo anche lui è scomparso.
Pagina 8 – JOHN LENNON e YOKO ONO
Bed-In per la pace nel mondo
Tra le tante iniziative per la pace, Lennon e Yoko hanno fatto la luna di miele in due camere, ad Amsterdam e Montreal, nel 1969. Ricevevano giornalisti e hanno registrato “Give peace a chance”. Ad un’asta ho acquistato i diritti di un’intervista che è stata fatta loro in occasione di questo Bed-In.
Pagina 9 – CANZONI DI NATALE
Abbiamo corso per riuscire a recuperare il ritardo con cui era uscito il numero 8. Spero davvero che questo DVD esca, come previsto, prima di Natale per poter godere di una serie di canzoni fatte durante i vari Roxy Bar natalizi. Sono comunque canzoni così belle e dolci che possono essere ascoltate sempre, soprattutto quando fuori fa freddo.
Pagina 10 – BONVI
Dalla guerra delle Sturmtruppen alla pace del Dopobomba
Bonvi è stato un mio GRANDE amico. Tutto è iniziato quando lessi per la prima volta le sue Sturmtruppen. Poi i fumetti pubblicati su Off Side”, le “Storie dallo spazio profondo” fatte con Guccini e copiate poi da Lucas per “Star Wars”Š Io ero un fan di Bonvi. Quando iniziai a trasmettere in radio andai ad intervistarlo, con molta emozione. Nacque, piano piano, un’amicizia. Coinvolse Guccini e Dalla per fare con me una radio. Nacque Marconi & Company. La radio non partì mai perché era il marzo 1977 e Bologna scoppiò perché la polizia uccise lo studente Francesco Lorusso. La città era piena di lacrimogeni e carri armati. Guccini e Dalla decisero di non far parlare la radio. Io giravo per le strade con il mio registratore, documentando la rabbia dei ragazzi. Ma dove trasmetterla quella roba? A Radio Alice, l’unica vera voce della contestazione. La polizia fece irruzione negli studi della Radio, strappando i microfoni, arrestando chi stava trasmettendo e scatenando una caccia all e streghe. Io, dallo studio di Bonvi, avevo partecipato alle trasmissioni, via telefono. Il mio nome, Gabriele, era anche stato pubblicato dall’Espresso. La polizia cercava quel “Gabriele”. Così, un pomeriggio, seduti ai tavolini del Roxy Bar di via Rizzoli, Bonvi mi disse serafico: “Se vuoi continuare a trasmettere, devi cambiare nome. Gabriele è bruciato”. Io gli chiesi: “Red Ronnie, va bene?”. Lui, con l’espressione di un comandante di Legione Straniera, sentenziò: “Fa schifo, ma un nome vale l’altro!”. Così è nato “Red Ronnie” al Roxy Bar. Vasco Rossi doveva ancora scrivere la sua “Vita spericolata” ed io neppure immaginavo che avrei fatto televisione e, tanti anni dopo, un programma chiamato Roxy Bar. Né potevo sospettare che, una fredda sera d’inverno, Bonvi avrebbe smarrito la strada per venire al Roxy Bar e si sarebbe perso per sempre da questa dimensione. Era il 9 dicembre 1995. Bonvi mi aveva già dato buca la settimana prima. Lui era timido e non amava apparire. Ma doveva venire in trasmissione per vendere fumetti, in tiratura limitata e firmati, per aiutare un suo amico, Magnus, che stava morendo di tumore. Anche Magnus non aveva soldi, pur avendo realizzato fumetti storici come Kriminal, Satanik, Alan Ford, Lo SconosciutoŠ Vivevano nello stesso piccolo albergo sulle colline di Castel Del Rio. Quando Bonvi non si è presentato, non mi sono meravigliato. Alla fine del programma, mentre ero al ristorante, Marco Guidi al telefono mi ha detto che Bonvi era in coma all’ospedale. Quando sono arrivato, c’era solo il suo corpoŠ Stava venendo al Centergross e si era perso. Era entrato in un bar per chiedere informazioni. All’uscita, mentre attraversava la strada, era stato investito da un’auto guidata da un ubriaco. Federica, la figlia di Marco Guidi che per prima era stata chiamata dalla Polizia, mi ha consegnato piangendo la piantina che aveva disegnato nel bar, un minuto prima di essere travolto, con le istruzioni per venire al Roxy Bar. Bo nvi mi aveva detto già tutto due mesi prima, quando avevo acceso la mia telecamerina nel suo studio, dove voleva mostrarmi quello che mi avrebbe lasciato in eredità. Mi aveva anche predetto che se ne sarebbe andato sulla strada. Io ci giocavo per sdrammatizzare, anche se poi ho cercato di riagganciare legami che lo tenessero ancorato a questa terra. Non esistono coincidenze, per questo sono andato a vedere quali canzoni sono state fatte al Roxy Bar la sera in cui Bonvi è morto. I Timoria hanno cantato “Senza far rumore”, Irene Grandi “In vacanza da una vita”, i Dancalia “Vita”, Ornella Vanoni “Rapiscimi” ed “Eternità”, Gino Paoli aveva concluso con “Senza fine”. Nel corso del programma, poi, io stesso mi ero sorpreso per come mi ero arrabbiato con Irene Grandi perché indossava una maglietta che pubblicizzava un whisky. Non sapevo che non ce l’avevo con lei, ma con quell’alcool che aveva minato la vita di Bonvi e che l’aveva ucciso, usando un ubriaco alla guida di un’auto. Ho recuperato tutte le cartelle di Blob, firmate da Bonvi. Le ho rivendute al triplo del prezzo. Quando ho portato l’assegno a Magnus, a Castel Del Rio, lui non sapeva nulla di questa iniziativa. Era imbarazzato, si è commosso per le attenzioni che Bonvi aveva avuto per lui. Sulla scrivania, dove stava ultimando i disegni del Tex gigante, Magnus aveva una foto di Bonvi, dove aveva scritto dietro: “Il Conte Bonvi, ucciso dal Drago, non è tornato dalla Spedizione – Fortezza di Alamut”. Me l’ha regalata. Un paio di mesi dopo, anche Magnus ha lasciato la fortezza di Alamut, ucciso da un altro Drago.
Pagina 11 – Miti della Musica
Con l’IMAIE abbiamo diviso uno spazio al MEI di Faenza. Ci siamo resi conto, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanti ragazzi credono nella musica. Per questo lo spazio Miti della Musica continuerà sempre più ad ospitare artisti emergenti, sia in esibizioni dal vivo registrate al Casting che nei videoclip che ci arrivano. Sperando di ottenere presto altri spazi.
Pagina 12 BACKSTAGE
Questi sono gli spezzoni che non sarebbero mai andati in onda se non in un DVD, intimo come questo. Yoko Ono era nervosissima prima dell’intervista con me. Aveva chiesto 5 minuti di silenzio e di era seduta sul letto in meditazione, poi aveva cominciato ad accendere e spegnere sigarette in continuazioneŠ Julian Lennon, grazie a Roberto Bassanini, aveva reminiscenze italianeŠ Paul Mccartney mi aveva detto che nessuno è stonato. Poi mi ha chiesto di cantare con lui e si è ricreduto – Io e Bonvi ci punzecchiavamo sempre.
Pagina 13 – La Canzone
ROSSANA CASALE, ANDREA GRIMINELLI, ALEX BARONI – “Happy Xmas (The war is over)”
Tutti gli anni, a Natale, veniva Rossana Casale a cantare la canzone di John Lennon. Nel 1997 lei era incinta e il pubblico ha preteso un bis.
Pagina 14 – Ciao
Ogni DVD è sempre pieno di contenuti che hanno un peso, una storia, un amore, un’emozione. Lasciano tracce indelebili. Per questo il ciao finale è quasi sussurrato.
Red Ronnie