Il successo della battaglia avviata al MEI 2005, proseguita con il Concerto per la Legge sulla Musica organizzato a Milano al Rolling Stone lo scorso mese di marzo con Romano Prodi, attuale leader del Governo, alla presenza di Paola Maugeri, Giordano Sangiorgi, Caterina Caselli, Gianni Maroccolo, Roy Paci, Simone Cristicchi, Beppe Carletti dei Nomadi, Dolcenera, Eugenio Finardi e La Crus e di tanti altri artisti che hanno aderito come Folkabbestia, Yo Yo Mundi, Jolaurlo, Deasonika, Il Parto delle Nuvole Pesanti, Ameba 4, Roberto Durkovich, i Ratti della Sabina, Marco Notari, Equ, Punto G, Trenincorsa, Gianmarco Martelloni e tanti altri , la raccolta di firme , oltre 5 mila, effettuata durante la Festa della Musica del 21 giugno 2006 insieme a tante altre associazioni, il documento con i 10 suggerimenti per rilacniare il settore musica in Italia, firmato nella stessa giornata da AudioCoop, Assomusica, Arci, Assoartisti, Fimi, Pmi e Superclub , è arrivato ad un suo primo segno reale e concreto mai avvenuto prima nel nostro paese.
Infatti , il Governo Prodi , attraverso successivi incontri con i rappresentanti del Governo, aveva preso degli impegni precisi in materia, nell’ambito del dialogo istituzionale avviato con gli operatori: e’ così che nella finanziaria varata in questi giorni è stato incluso il riconoscimento di un credito d’imposta a favore delle imprese discografiche che sostengono investimenti produttivi e promozionali su registrazioni fonografiche e videoclip musicali di artisti emergenti alla loro prima o seconda opera.
Il provvedimento si applica alle aziende musicali di piccole e medie dimensioni il cui fatturato annuo non supera i 15 milioni di euro, fino a un massimo (come da regolamento UE) di 100 mila euro di credito spalmati sull’arco di tre anni. Cio’ significa un primo significativo investimento a favore delle piccole e medie industrie discografiche italiane e a tutte le indies che hanno investito nei giovani artisti emergenti. In attesa che si arrivi al provvedimento definitivo non tardiamo a segnalare l’importanza di una tale iniziativa che offre un grande valore culturale e un grande riutorno economico complessivo alle piccole e medie imprese discografiche e ai loro giovani artisti per la prima volta nel nostro paese.
Nel frattempo segnaliamo anche che è stato depositato presso la Commissione Cultura della Camera un primo testo di Legge per la Musica.
Il MEI, tra i “motori” di tale attività e sensibilizzazione, non puo’ che essere soddisfatto di un provvedimento che valorizza la produzione discografica realizzata in Italia dalle piccole e medie imprese a favore dei nuovi talenti indipendenti emergenti, capace così di guardare al futuro.
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