Riportiamo una sorta di “lettera aperta” o se meglio credete di appello che Giulio Tedeschi di AudioCoop rivolge al direttore artistico del Festival:
“Sul sito di Rockol leggiamo, su un articolo uscito di recente, i diversi interventi dei rappresentanti delle associazioni di discografici italiane in merito al prossimo Festival di Sanremo.
Oltre a renderci disponibili, come è naturale nelle altre occasioni in cui sarà necessario un parere, segnaliamo solamente che auspichiamo che il Direttore Artistico del Festival di Sanremo abbia ben presenti le nostre oltre 100 realtà indies italiane in genere mai rappresentate al Festival di Sanremo e che fotografano spesso una delle realtà piu’ vive e dinamiche della nuova musica italiana -magari diversa dal pop omologante proposto in tali occasioni- che tra l’altro ha radunato migliaia di operatori e persone a Faenza la scorsa settimana riscuotendo un enorme successo. Ci sembra una lacuna grave da colmare se si vuole parlare di un festival che rappresenta la nuova musica italiana compresa quella prodotta dalla piccola e media industria discografica indipendente italiana. Vedere già magari dei plausi preventivi quando ancora non c’è attenzione verso queste nuove realtà non ci sembra di buon auspicio verso l’attenzione forte che invece è necessaria a favore della crescita di tutte le nuove tendenze musicali del paese che rappresentano tutte , senza esclusioni, i nuovi modelli di una nuova canzone italiana che al momento ci pare non sembra trovare ospitalità al Festival di Sanremo”
info: www.audiocoop.it