Incontriamo Gianni Bini in occasione della fine dei lavori del nuovo studio.
Gianni è da anni attivo come dj e produtorre nel panorama della house Italiana e mondiale e vanta collaborazioni con i “big” riconosciuti del genere (Alex Neri e Planet Funk).
Al suo attivo molti successi, molte produzioni e di recente il “grande salto” con la costruzione di uno studio nuovo di zecca al centro della Versilia nella sua Viareggio.
Tra una frittura e uno spaghetto abbiamo trovato il tempo di fare una chiacchierata con la compagnia e la complicità di amici comuni.
Gianni a destra e il socio e collega Paolo Martini a sinistra.
ZioMusic: allora Gianni lo studio è pronto, ed è nuovo di zecca! Mi dicevi che è veramente una tua creatura, e visitandolo si percepisce un ambiente vivo, voluto. Raccontaci qualche cosa in più.
Gianni: sì , in effetti hai proprio ragione, lo sento proprio una mia creatura per una serie di ragioni che vanno dal fatto di aver scelto la location, curato tutti i progetti insieme all’ing. Giovannozzi (e ne approfitto per ringraziarlo!) e curato ogni piccolo particolare sia acustico che di design.
Molte sono le persone che hanno lavorato a questo progetto, tra tutte sicuramente non posso non ringraziare Adriano 12 senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile!
Gli ambienti sono essenzialmente 5: due regie una di 45 mq , l’altra di 16mq, una sala di ripresa di 33mq, una zona relax oltre a servizi ed uffici delle nostre label discografiche.
L’arredo è essenziale e molto lineare, abbiamo scelto il legno come materiale principe sia per il calore che dà agli ambienti che per le sue proprietà acustiche usando per lo più acero e vengè.
ZioMusic: uno studio importante che nasce per lavorare conto terzi ma anche per le produzioni della tua etichetta la Ocean Trax. Di cosa si occupa la Ocean e in che generi musicali ti senti più a tuo agio?
Gianni: la Ocean Trax è una label “house oriented” relativamente giovane, nata nel 1996 ma che ha già almeno 170 pezzi in catalogo. Si è imposta sia in Italia che all’estero proponendo e cavalcando quello che è stato il filone house di fine anni ’90 nel quale si usavano samples anni ’70 o comunque si cercava di dare quel tipo di suono alle produzioni, mischiando il tutto con vocalità tipo black soul gospel.
Tra le produzioni più rappresentative della OT citerei House of Glass-Disco Down, Goodfellas-Soul Heaven, Soul Provider-Rise, Eclipse-Makes me love you e molte altre…
Nel 2004 in concomitanza dell’affermarsi del movimento electro, abbiamo deciso di creare una sub-label, la Ocean Dark, che proponesse proprio quel sound e lo sviluppasse insieme ai produttori e collaboratori…in soli 2 anni la OD è sicuramente tra le label più rappresentative in Italia ma non solo di quel suono “cool” che viene proposto dai top DJ’s italiani ed europei.
ZioMusic: insomma sei uno di quelli della “prima ora” in fatto di house e affini. Adesso tutti con pochi euro in teoria possono produrre un singolo o un disco, ma alla fine i prodotti che funzionano escono grazie all’apporto di seri professionisti come te. Cosa ti senti di dire in questo senso ai giovani producer?
Gianni: il fatto che la tecnologia consenta di creare musica con piccoli investimenti (un PC una scheda audio) non fa di loro dei produttori, il mio consiglio è quello di sviluppare le competenze nel creare musica imparando ad usare e conoscere l’hardware prima del software dove possibile, ricordando che tutta la musica che ci ricordiamo è stata “suonata” e “ mixata” da professionisti che hanno perso mesi per creare quel suono che oggi si pensa di poter imitare perfettamente con un plugin.
Personalmente non sono per niente contro la digitalizzazione delle produzioni, penso però che occorrano buone conoscenze ed esperienze delle tecniche di registrazione e creazione del suono.
ZioMusic: con il tuo socio Paolo Martini (dj-producer) avete scritto un sacco di successi. Com’è cambiato il modo di produrre da quando hai cominciato ad oggi? Mi riferisco anche ai meccanismi discografici oltre che tecnico/produttivi.
Gianni: le nostre strade si sono unite nel 1996 come dicevamo poc’anzi. Ma separatamente avevamo già accumulato anni di esperienza partendo dalla metà degli anni 80’.
Quindi possiamo dire di aver visto e vissuto ormai 20 anni di musica. E’ naturale che le cose siano cambiate in tutto questo tempo, sia dal punto di vista tecnico e tecnologico che da quello più espressamente produttivo. Oggi come oggi è soprattutto il modo di promuovere i pezzi che è cambiato rispetto al passato quando si usava il vinile “promo” da far girare nei clubs o nelle radio.
Internet, che ha rivoluzionato la vita di tutti noi, e non solo il modo di approcciarsi alla musica, rappresenta uno straordinario veicolo di promozione a basso costo; circuiti come myspace.com o youtube.com danno la possibilità a chiunque, cono poco sforzo ed a costo zero, di farsi conoscere.
Il rovescio della medaglia sta nel fatto che, culturalmente, i giovani vedono la musica come qualcosa di gratis e non danno il giusto peso al lavoro che c’è dietro ed al danno che fanno scaricando un album da eMule.
Quindi no ai CD a 23€ ma no anche alla pirateria spicciola.
Ti piacciono i Trikobalto?! OK ascoltali…scaricati pure qualche brano se vuoi, ma se davvero sei convinto allora vai almeno su iTunes e, con 9,99€, acquistati l’album!(Gianni cita spesso i Trikobalto perchè erano presenti alla conversazione N.d.R)
Dal punto di vista tecnico, le differenze sono abissali con le tecniche degli anni ’80, ma il concetto rimane più o meno lo stesso….non c’è più il nastro ma c’è l’hard Disk, molto dipende da che musica si va a produrre…se parliamo di Dance il fatto che esistano GByte e Gbyte di librerie di drums e suoni certamente evita, come si faceva in passato di usare expanders o di perdere molto tempo nel campionare ogni volta qualche singolo suono di cassa o charleston da vinile….nel pop tutto questo è meno evidente ma la direzione sembra essere comunque quella di affidarsi a robuste librerie di suoni da mischiare con riprese live…
ZioMusic: so che hai una porta di una sala ripresa che funziona da mandata aux… A parte gli scherzi, ci dici qualche cosa su questo “trucchetto” creativo che hai usato?
Gianni: eh eh….non si dovrebbero mai svelare i segreti….!!!! Scherzi a parte, ho cominciato da pochissimo a produrre nell’”House of Glass studio”ed ancora sto sperimentando tecniche di ripresa diverse tra loro che mi serviranno a capire i diversi comportamenti dello studio In relazione al tipo di suono o di strumento che si va a registrare.
in particolare, avendo a disposizione ambienti vari ed irregolari (es. corridoi, disimpegni ecc…) con l’ausilio di microfonazioni “panoramiche” sto ascoltando di volta in volta la risposta di ogni zona dello studio.
Le porte, a cui tu alludi, funzionano in effetti come mandate aux o come gates…ma tu non dirlo a nessuno…ok?!
ZioMusic: ero in studio da te in occasione di alcune riprese per l’album dei Trikobalto.
Vedevo il tuo modo di lavorare molto sereno ed il clima rilassato che si respirava. Voglio dire, va bene protools, convertitori e outboard da migliaia di euro, ma la differenza la fanno ancora le persone. Che ne pensi?
Gianni: beh, questa considerazione vale un po’ per tutti i tipi di lavoro.
La mia opinione è che se in un qualsiasi ambiente di lavoro si riesce a creare una buona atmosfera, tutti renderanno sicuramente di più, nel caso specifico, la sensazione che hai avuto, e che peraltro ho anch’io, è dovuta al fatto che fin da subito con la band si è creato un ottimo feeling, tutto questo si ripercuoterà sicuramente nell’album.
Per fortuna quindi, l’aspetto umano comunque prevale su quello tecnologico…
ZioMusic: passiamo alle note dolenti. La dance, più di altri settori nella musica, ha accusato tutto lo scossone del digitale, del donwloading, della inadeguatezza del digital right management. Tu che pensiero hai in proposito?
Gianni: ok, cercherò di essere sintetico (ma non ci riuscirò!!!).
Intanto occorre chiedersi perché l’industria della dance ha sofferto più di altre per questo avvento di nuove tecnologie e modi di fruire della musica. Essenzialmente l’utenza “dance” è sempre stata composta perlopiù da DJ’s o aspiranti tali.
Negli anni molti fattori hanno giocato contro tutto questo mondo.
Per cominciare, il costo esagerato dei vinili specie di quelli di importazione, per non parlare dei promo per i quali i dj italiani hanno da sempre “litigato”.
In seconda analisi la crisi economica che stiamo vivendo, lo si voglia o no, e che riguarda molti settori e non ovviamente solo quello musicale si è riverberata anche nelle attività legate allo spettacolo innescando una reazione a catena che ha costretto molti dj’s a lavorare a cifre bassissime costringendoli a “risparmiare”, scaricandoli, i pezzi dance.
Questa recessione ha ristretto le possibilità per i dj’s emergenti di affermarsi, cosa che, alla lunga, ha scoraggiato i giovani dall’intraprendere questo tipo di carriera visti come dicevo poc’anzi gli elevati costi per i dischi.
Troppo comodo quindi scaricare da e-mule o simili tutto quello che serve per una serata in discoteca.
Se si vuol tentare di risollevare questa gravissima crisi, basterebbe colpire TUTTI ma proprio TUTTI di dj’s che utilizzano CD masterizzati, non solo uno ogni 2 anni…ma permettere loro assolutamente di suonare mp3 acquistati legalmente.
ZioMusic: uno studio e una struttura che hanno richiesto un bell’investimento. Quindi sei ottimista per il futuro della musica nei prossimi anni?
Gianni: sono molto preoccupato, specie per le nostre labels, ma mantengo un atteggiamento comunque ottimista per il futuro. Sicuramente questo è un periodo di transizione tra il vecchio ed il nuovo modo di concepire il music business, speriamo che duri il meno possibile!
ZioMusic: Gianni, a brucia pelo, i progetti tuoi e della Ocean.
Gianni: essenzialmente lavoreremo per incrementare la visibilità di Ocean Trax e Ocean Dark all’estero per potenziare il numero di downloads legali attraverso i vari siti di riferimento come Beatport, Traxsource, DJDownload ecc. aumentando la qualità delle nostre produzioni. A Maggio è uscito il nuovo Bini&Martini dal titolo Low Frequencies e siamo sempre al lavoro su nuove produzioni, seguiteci!
info: www.oceantrax.com
Aldo “hucchio” Chiappini
ZioGiorgio.it staff