Audio-Technica prende una decisione storica per l’azienda giapponese. E’ di questi giorni infatti la notizia della presentazione dei primi microfoni a nastro mai prodotti da Audio-Technica, l’AT4080 e l’AT4081 Bidirectional Active Ribbon Microphone.
Sviluppati da zero con l’obbiettivo di arricchire ulteriormente la Serie 40, l’AT4080 e l’AT4081 offrono un suono morbido e caldo, come ci si aspetta da un microfono a nastro, ma naturale e preciso, con la giusta quantità di dettagli per venire incontro alle richieste molto esigenti delle registrazioni di oggi in studio, applicazioni broadcast e sound reinforcement.
Questi microfoni contengono ben 18 nuovi brevetti per sviluppare ulteriormente il concetto di microfono a nastro, combinando una durata maggiore ad un’alta capacità in fatto di SPL.
L’AT4080, che a prima vista sembra un classico condensatore ‘side-address’, è raccomandato per applicazioni vocali, ottoni, archi, strumenti acustici, over-head di batteria, orchestre, ensamble e cabinet per chitarra.
L’AT4081, che invece ha uno chassis simile a quello dei condensatori a penna, è ottimizzato per archi, sassofoni e altri ottoni, strumenti acustici, over-head, orchestre e cabinet per chitarra. Inoltre con il suo profile sottile riesce a massimizzare le possibilità di posizionamento.
Entrambi questi microfoni sono adatti sia per riprese in studio che live.
Entrambi i microfoni hanno una ripresa di tipo laterale e, oltre che ad avere un trasduttore attivo a nastro, hanno pattern polare bi-direzionale (figura a 8). I magneti N50 al neodimio restituiscono un suono potente e la costruzione a doppio nastro permette di reggere anche SPL elevate.
A differenza dei microfoni a nastro tradizionali questi due modelli necessitano alimentazione phantom a 48 V. L’alimentazione non è però utilizzata per i trasduttori bensì per l’elettronica attiva che i microfoni contengono e che rende l’uscita quasi equiparabile a quella di un microfono a condensatore.
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