Facendo qualche ricerca tra i prodotti delle varie aziende in quella fascia di prezzo ci siamo imbattuti nella serie “Comfort” del produttore americano Washburn. Il distributore italiano Master Music a nostra richiesta ci ha gentilmente messo a disposizione i due modelli amplificati di questa nuova serie di chitarre acustiche, il modello di tipo “Dreadnaught”, la Washburn WCD18CE (che viene proposto anche nella versione non elettrificata) e la Washburn WCG18CE “Grand Auditorium”, con una cassa armonica un po’ meno profonda della Dreadnaught con spessore del body da 7,5cm a 8,5cm anzichè da 10,5cm a 12,5cm.
A parte la forma leggermente diversa, le specifiche delle due chitarre riguardo legni e hardware sono praticamente identiche:
- tavola in abete massello selezionato
- fasce e fondo in mogano
- manico satinato in mogano
- scala 25,5”
- tastiera e ponte in palissandro
- filettature alla paletta ed al manico
- rosetta in abalone
- meccaniche cromate pressofuse
- elettrificazione Fishman Isys+ 301T
- finitura natural
- corde D’Addario
Prima impressione
La prima cosa che colpisce l’occhio sono le parti “asportate” sia sullo spigolo superiore del fondo (circa in corrispondenza del plesso solare) come anche sul bordo destro della parte superiore del top (dove di solito si poggia il braccio/gomito destro, sempre che non si sia mancini). Grazie a questa forma più ergonomica le chitarre Comfort risultano appunto più “confortevoli” sia in posizione eretta che da seduti, invitando a una postura più corretta. Anche stando seduto in posizione di estremo relax sul divano le Comfort risultano più “comode da indossare” delle acustiche con forma tradizionale.
Per il resto il design è molto classico e senza fronzoli, con spalla inferiore mancante, per raggiungere anche i tasti più alti. Il finish del top è tenuto naturale e mette im mostra le venature della tavola in abete massello. Il mogano scelto per le fasce e il fondo ha delle sfumature molto belle. La forma del manico satinato, sempre in mogano, piacerà anche a tanti chitarristi elettrici, perchè è stretto (42.8 mm), poco bombato e piacevole al tatto. Anche la tastiera in palissandro risulta poco curvata, con un radius di 14”. I tasti sono ventuno. La manufattura delle chitarre è buona, come lo sono anche le rifiniture per delle chitarre entry level “Made in China” e dal costo ridotto (si parla di circa 240,00 Euro cad. in negozio).
Il marchio Fishman è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Sulle chitarre Comfort elettrificate viene utilizzato un Isys+ 301T dell’azienda americana (con origini italiane!) specializzata in trasduttori e sistemi di amplificazione per strumenti acustici. Oltre alle possibilità di regolare volume, bassi e acuti, l’Isys+ 301T è dotato anche di un accordatore digitale, uno switch di fase (Phase), che serve a migliorare la risposta sulle frequenze basse a volume ridotto e domare i feedback a volumi alti. Un led rosso invece si illumina quando il livello della batteria diventa troppo basso per alimentare il preamp.
Le corde montate in fabbrica su questi nuovi modelli di chitarre acustiche sono D’Addario EXP Coated Phosphor Bronze, a me pare una muta 012-053 (o 56?). Suonano molto brillanti e sono un po’ “durette” per il mio gusto. So che per muovere una tavola in legno massello una muta con corde un po’ più spesse è quasi d’obbligo, ma personalmente con queste “012” ho fatto un po’di fatica, in particolare sulla Grand Auditorium che era settata con una action un po’ impegnativa.
In prova
Visto che descrivere un suono è sempre molto riduttivo, vi ho registrato delle demo audio, prima con il modello Dreadnaught, poi con la Grand Auditorium, utilizzando due AGK 414, preamplicate in modo estremamente pulito da un Prism MMA-4xR per captare il suono "nudo e crudo" in acustico. Dalla uscita jack del Fishman sono invece entrato direttamente in uno dei preamp della RME Fireface 800, che funge anche come scheda audio per il sistema DAW (Nuendo) che utilizzo. Non ho applicato nessun tipo di equalizzazione o effetto sulle singole tracce. Sul master c’è un leggero limiting, più che altro per recuperare un po’ di guadagno.
Washburn WCD18CE – Modello tipo "Dreadnaught"
Ognuno dei due brani originali che ho creato e inciso sono ascoltabili in quattro file audio diversi:
1. un mix del segnale ripreso sia con microfoni e pick up + base ritmica (fatto con BFD e Stylus RMX)
2. un mix del segnale ripreso sia con microfoni e pick up, senza base ritmica
3. ripresa solo con microfoni
4. ripresa solo con pick up
Il primo brano Morning Song è un giro semplicissmo in strumming con qualche frasetta in flatpicking.
Il prossimo brano si chiama Big Hopper ed è tutto fatto in fingerpicking.
Qui invece due brani eseguiti con la Washburn WCG18CE Grand Auditorium.
Per le versioni diversi dei file vale il sistema di prima.
Il primo si chiama Cash’n’Roll, brano suonato tutto in strumming.
Washburn WCG18CE -AUDIO DEMOS
L’ultimo brano si intitola Gimmi some Moore. Per farvi sentire come suona la Grand Auditorium sui tasti alti ho prima registrato un arpeggio e poi ho sovvrainciso la parte solistica.
Valutazioni
Ho testato le due chitarre per un paio di settimane un po’ in tutte le situazioni.
Tenerle nelle mani da una sensazione piacevole, non solo per le migliorie ergonomiche, ma anche perchè a livello di peso le chitarre sono bilanciate bene.
La suonabilità del modello Dreadnaught è buona, ma al suono acustico manca un po’ di carattere. Il volume c’è, come anche il sustain ma non ci sono bassi veri, invece sono molto presenti le frequenze medie (basse) e acute.
Come mi aspettavo il sistema Fishman, composto da pick up piezo + preamp funziona benissimo. Avere poi un accordatore già incorporato nella chitarra e il fatto che schiacciando il tastino "tuner" per attivarlo automaticamente muta l’uscità del segnale lo trovo molto comodo. Ho provato a suonare con le due chitarre anche a tutto volume in sala canto dove ho un impianto voce con due floor monitor da 150 watt. Tutte le acustiche con un corpo di risonanza a un certo punto innescano, ma devo dire che le Comfort
se la cavano egregiamente. L’inserimento del "Phase" per ridurre la sensibilità al feedback qualche volta aiuta, qualche volta no.
Le meccaniche non sono proprio il massimo. Girando le chiavette durante l’accordatura ogni tanto c’è qualche rumorino un po’ molesto. Ma la tenuta dell’accordatura è ottima, anche dopo qualche bending un po’ violento.
Le tastiere sono di buona fattura, le chitarre sono "intonate" e le ottave al dodicesimo tasto risultano precise.
Il suono acustico della Comfort versione Dreadnaught lo definerei "onesto" per una chitarra che costa meno di 250,00 euro. Bilanciando bene il mix tra acustico e pick up si possono ottenere delle soluzioni soddisfacenti anche in studio.
Grazie al sistema Fishman la Grand Auditorium con il suo corpo più snello può dare il meglio nelle applicazioni live e per registrarsi magari qualche demo in casa. Peccato per l’action un po’ importante, anche se credo che con una sistematina si può sicuramente raggiungere un set up migliore.
In conclusione
Le chitarre Washburn della serie Comfort sono degli ottimi strumenti entry level. I punti di forza sono il design "confortevole", un valido sistema di preamplificazione e innanzitutto il prezzo ridotto.
Info: www.master-music.it
Info: www.washburn.com
Guido Block
Redazione ZioMusic