Se spesso la Les Paul è associata ad un timbro quasi umano, morbido e caldo, aggressivo ma seducente, nel caso della nuova Gibson Paul Landers Signature Les Paul siamo proprio all’opposto. Il chitarrista dei Rammstein ha infuso nella sua chitarra tutta l’atmosfera acida e graffiante della Berlino Est degli anni di piombo.
E’ una chitarra carica a pallettoni, pronta a sopportare senza problemi i riff da fonderia tipici dei metallari tedeschi. Non potevano quindi mancare tra le modifiche del caso i pickup attivi EMG 60 e 81, manico e ponte, con un singolo controllo di volume, niente tono non è consentito ammorbidire il suono a questa belva in gabbia.
Essendo una Les Paul il corpo non poteva che essere in mogano, pieno, niente camere tonali da fricchettoni, con un top in acero per dare quel morso in più al suono sulle frequenze alte. Il manico è incollato, in mogano con profilo anni ’50, e sormontato da una tastiera in obeche scuro. Per stare al passo con le mode del metal attuale è stata scelta una finitura completamente nera satinata con rifiniture argento. Paul Landers, da buon tedesco di origini russe, non vuole paillettes e lustrini, quindi niente fronzoli, niente intarsi sulla tastiera e niente battipenna. Una chitarra per uomini scolpiti nella pietra e forgiati nel metallo, con però un bel gruzzolo da circa 3,500 dollari nel portafogli, l’unica cosa che sarà più leggera quando avrete questa chitarra tra le mani.
Info: www.gibson.com