Addio a Jim Marshall

Anche se la maggior parte della gente non ha mai sentito la sua voce reale, tutti quanti abbiamo conosciuto la voce della sua anima, quel ruggito profondo e graffiante che Jim Marshall ha donato alla musica rock.

Apparentemente un gentleman mite dai modi affabili, Jim Marshall non ha solo trovato la soluzione per chi, come Pete Townsend degli Who, gli chiedeva più volume per la sua chitarra elettrica ma ha forgiato uno strumento che ha messo le basi per un nuovo linguaggio nella musica e nell’arte.
C’è un dibattito filosofico profondo sul fatto se le invenzioni siano figlie dei tempi che cambiano oppure siano essere stesse promotrici di cambiamento. Non voglio addentrarmi ora in una discussione del genere. Tuttavia Jim Marshall ha dato alla musica qualcosa che ha poi cambiato la mente delle persone. Quel suono ha scatenato pensieri, agitato proteste, generato sogni per miliardi di persone. Quello che alcuni all’epoca chiamavo solo ‘rumore‘ era invece una tavolozza di colori completamente nuova con cui dipingere i propri sentimenti in musica, riuscendo ora a interpretare anche le tonalità della rabbia, dell’aggressività, del dissenso da cui nasce il rock.

Jim Marshall ha reso possibile tutto questo con un’idea, un’idea come se ne sono viste poche dopo quella. A 88 anni scompare un’icona, proprio nel giorno in cui si celebrano i 18 anni dalla scomparsa di una giovane stella cadente, Kurt Kobain, che attraverso i colori creati da Marshall si è fatto interprete del malessere esistenziale di un’intera generazione, segnando un solco tra la musica prima e dopo di lui. Quel ‘rumore’ simbolo della nostra civiltà meccanica, del nostro tempo frenetico ed industriale, nasconde tra le sue armoniche taglienti qualcosa di magico, frequenze che eccitano il nostro animo in modo primordiale.

Jim Marshall probabilmente non immaginava tutto questo quando la notte, nel suo laboratorio, provava valvole e disegnava circuiti come un alchimista con i suoi preparati, ma questo fuoco, questa ribellione musicale che arde ancora oggi non sarebbe stata che paglia secca senza la sua geniale scintilla.

 

 
Luca “Luker” Rossi

Redazione ZioMusic.it

 

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