Ligabue ed RCF alla Royal Albert Hall

La notizia, a dire al verità, la sapevamo da qualche tempo ma come professione impone non abbiamo detto nulla fino all’ultimo aspettando di sentire, curiosi, il verdetto di pubblico – sempre il più importante – e degli addetti ai lavori.
E già, perché entrare alla Royal Albert Hall e confrontarsi con i Mostri Sacri che si sono esibiti su questo palco (vi risparmio l’elenco perché comprenderebbe praticamente …tutti ndr) non è cosa da tutti i giorni.
La novità per il settore specifico poi è che nelle date di giovedì 4 e venerdì 5 aprile Luciano Ligabue e il suo staff hanno scelto come sistema di diffusione audio un impianto RCF.
Le voci di corridoio – o meglio di regia – ci informano che le persone fidate dell’Artista, che da sempre sono il manager Maioli ed il fratello Marco Ligabue anch’esso musicista, si sono dimostrate molto soddisfatte della prova, sia per l’innegabile successo di pubblico (Sold Out e biglietti introvabili da giorni ndr) sia per la qualità espressa dal sistema RCF, il che ci fa presagire che si tratti di un’avventura appena iniziata quella con RCF…
I nostri “infiltrati” poi ci hanno raccontato di un mix sempre molto equilibrato e intelliggibile, cosa che non fatichiamo a credere visto che Alberto “Mente” Butturini era in regia FOH.

Ligabue - 4th April 2013

La location della Royal Albert Hall non è semplice e, com’è noto, è soggetta a risonanze fastidiose nello spettro delle frequenze medio-basse. Per questo motivo, come ci spiega poco sotto Emanuele Morlini, è stato scelto l’utilizzo dei subs in configurazione cardioide. Nella sala londinese sono stati installati i seguenti sistemi RCF:

liga_london2Main center 16 ttl 55
Side left 14 ttl 55
Side right 14 ttl 55
Xtra side left 12 ttl 33
Xtra side right 12 ttl 33
Flown subs 14 tts 36 cardioid
Ground subs 6 tts 56 cardioid
Front left 2 ttl 33
Front right 2 ttl 33
Front sides 2 tt 2
Front center 2 tt 1
Stage monitors 4 tt 45 sma
Side monitors left 3 ttl 33 +  1 tts 28
Side monitors right 3 ttl 33 + 1 tts 28

Tutti i sistemi sono stati forniti e messi in opera dal rent Nitelite di Newcastele dei fratelli Moore (foto sx: courtesy of Nitelite Rent), con la supervisione e il supporto tecnico offerto da RCF e dall’ing. Emanuele Morlini.
Lo staff tecnico del rent si è dimostrato molto soddisfatto della resa acustica del sistema raccogliendo i sinceri complimenti della crew resident della Royal Albert Hall, location prestigiosa, ma non certo semplicissima da un punto di vista acustico.
Jamie Moore, che si è occupato della messa in opera del sistema, ha dichiarato: “siamo assolutamente soddisfatti dalla qualità acustica espressa dal sistema RCF, considerando poi che abbiamo montato il giorno stesso della prima data il risultato è stato sorprendente”.
“Siamo entrati alle sette del mattino ed al pomeriggio eravamo già pronti per il soudcheck, questo significa inequivocabilmente che il sistema è facile sia da montare sia da ottimizzare” ha aggiunto Moore.
“Come proprietario di un service poi vorrei porre l’attenzione sul fatto che finito il concerto ed iniziato lo smontaggio, dopo circa due ore e mezzo il camion con l’impianto era già chiuso e pronto per partire. Senza considerare che abbiamo perso minuti preziosi mentre aspettavamo che scendesse un’americana delle luci che creava intralcio…”.

Ligabue - 4th April 2013

Emanuele Morlini che ha seguito il progetto fin dall’inizio ha dichiarato: “la soddisfazione è grande perché non era scontato ricevere i complimenti della crew tecnica della Royal Albert Hall, fatta di persone abituate ad ascoltare sistemi audio ed Artisti ai più alti livelli”.
“Credo che i meriti siano da dividere equamente ma Alberto Butturini ha fatto un lavoro egregio e per me è stato molto semplice lavorare al suo fianco. Alberto sa bene quello che vuole e va sempre diritto al punto della questione facendo richieste chiare e concrete. Il service poi ha montato alla velocità della luce, incredibile!”.
A nostra domanda diretta ha aggiunto: “credo che una delle scelte vincenti sia stata la gestione dei subs, sia quelli a terra sia quelli in array, tutti in configurazione cardiode. Abbiamo ottenuto un impianto praticamente muto dietro e quindi molto pulito. Questo ha aiutato non poco il lavoro del fonico, dei musicisti e dell’Artista”.

In conclusione facciamo notare che non è raro ormai trovare marchi di sistemi audio italiani nelle più prestigiose location del mondo e, ci scommettiamo, le novità non finiranno qui…

Info: www.rcf.it

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