Musikmesse 2013 – Recording e Studio

Si parte con un nuovo Musikmesse 2013 all’insegna di ZioMusic.it, per rimanere sempre aggiornati sulle migliori novità a livello mondiale nel mondo degli strumenti musicali e della musica suonata in studio e live.

In questo articolo ci dedicheremo proprio al mondo dello studio di registrazione ed a tutte quelle novità che riguardano hardware, registrazione e tutto quanto tra aggeggi magici e tecnologici possiamo trovare in questo nuovo appuntamento tedesco.
Vi diciamo subito che, nonostante sia un Musikmesse che risente un po’ della flessione del mercato, le case hanno portato in Germania molte novità interessanti, per cui è stato davvero difficile scegliere le migliori per voi tra le migliaia, non scherziamo sono davvero migliaia, di nuove proposte.

Mixer e Live Gear

Fermento in casa Allen & Heath per l’uscita del nuovo mixer digitale Qu-16 che porta attraverso un design innovativo le migliori caratteristiche già viste nei mixer GLD e iLive in un formato professionale e versatile. Il Qu-16 è montabile a rack ed il suo design a 16 input mono più 3 input stereo TRS con effetti integrati e touch-screen lo rende ideale per l’ambiente live e le installazioni ma anche molto indicato per lo studio di registrazione grazie allo streaming audio USB e il controllo MIDI delle digital audio workstation. Si tratta di un prodotto che riteniamo molto all’avanguardia. Allen & Heath, dopo le uscite di mixer digitali concorrenti degli anni precedenti, sembra aver ben esaminato le esigenze degli utenti in questo settore del mixing, sintetizzando un mixer potente, con una serie di funzioni mirate che lo portano a nostro giudizio tra i migliori in commercio: i preamplificatori AnaLOGIC, 16 bus, 4 mandate effetti stereo, fader motorizzati, registrazione e playback su e da USB drive, effetti iLive, uscita AES, compatibilità con il sistema ME Personal Mixing e controllo remoto tramite la app QU-Pad su iPad.

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Proprio il sistema di personal monitoring per il live, o la registrazione live in studio, ME Personal Mixing è una delle novità migliori di questo Musikmesse 2013 per la musica dal vivo. Il dispositivo ha un’interfaccia molto intuitiva. Provandolo per una decina di minuti abbiamo potuto realizzare un nostro personal mix efficace senza aver letto una riga di manuale. Ci sono 16 canali di mixing con volume, pan ed equalizzazione; ci sono tasti mute e solo e group mix; recall di preset salvati precedentemente ed un microfono integrato per la ripresa dell’ambiente esterno per non sentirsi troppo isolati con il monitoring in cuffia. Siamo convinti che le orchestre lo ameranno e che, se accoppiato con un buon sistema wireless, anche le band una volta provato non potranno più farne a meno.

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Sempre da Allen & Heath, infine, l’ICE 16 costituisce una soluzione plug&play per la registrazione live multi-canale digitale da banco analogico. Questo registratore a rack, che è anche un’interfaccia 16×16 USB/Firewire, può immortalare 16 canali in diretta delle vostre prestazioni live direttamente su USB drive. Anche qui A&H ha colto nel segno  con una unità che soddisferà i fonici ma potrà essere usata tranquillamente anche dalle band per avere live registrati in alta qualità senza la necessità di avere profonde conoscenze del mondo audio pro.

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Interfacce

Il mondo delle interfacce sta vivendo un momento a due velocità, con tutte o quasi tutte le case che si stanno portando su prodotti home studio e più accessibili, che in questo periodo hanno sicuramente più appeal rispetto a modelli di punta con molti canali e funzioni ma anche molto più costosi.

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Focusrite esce con un prodotto molto atteso nell’ambiente studio di registrazione: RedNet, il nuovo sistema di prima fascia per la distribuzione e conversione A/D dell’audio in studio via Ethernet. Basato sul diffuso sistema di audio networking Dante, RedNet è il primo formato a poter costruire un network IP di interfacce audio per la registrazione in studio.
Impressionante lo sforzo della casa rosso Ferrari, sono ben 6 i moduli disponibili, più una scheda PCIe per l’interfaccia con PC o Mac a 128 canali I/O e meno di 3ms di latenza. RedNet1 è un convertitore A/D-D/A professionale da 8 canali con 119dB di dinamica e sampling fino a 192kHz. RedNet2 porta il formato di RedNet1 a 16 canali. RedNet3 interfaccia il proprio sistema audio pre-esistente via AES/EBU, S/PDIF o ADAT al network RedNet con 32 canali I/O e pieno controllo remoto da software. RedNet4 aggiunge al sistema RedNet 8 preamplificatori hi-end mic/line Focusrite con conversione A-D ed uscita su singolo cavo Ethernet. RedNet5 invece connette il sistema da Pro Tools HD, con fino a 6 unità collegabili ad un sistema Pro Tools HDX e supporto fino a 192 canali. RedNet6 è pensato per i sistemi audio digitali su larga scala collegando il sistema RedNet a qualsiasi setup MADI/AES10. Supporta fino a 64 canali in MADI coassiale o ottico ed è completamente bidirezionale.

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Con RedNet, Focusrite compie un salto di qualità sostanziale. La qualità eccellente dei suoi convertitori e interfacce ora è stata condensata in un sistema scalabile che può gestire da 8 a 192 canali completamente controllabile da remoto. Eccellente.

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Per chi necessità di un’interfaccia all-in-one, Scarlett 18i20 espande il concetto delle Scarlett più piccole fino a 18 canali in entrata e 20 in uscita con connessione USB 2.0 verso PC e Mac per registrare e mixare anche un’intera band in alta qualità grazie agli ottimi preamplificatori di casa.
Per chi invece di canale pre ne desidera uno solo, ecco il Red 1 500 Series, che segna il ritorno della serie Red questa volta in formato 500 per essere inserito nel proprio ‘Lunchbox’. I preamp della serie Red sono diventati molto noti per la loro qualità e non hanno bisogno di ulteriori presentazioni.

Una delle aziende più ‘calde’ del momento per l’hardware da studio è certamente la canadese Radial. Tra i maggiori responsabili della rivincita attuale del formato 500, quest’anno abbiamo scelto tre novità Radial che possono realmente fare la differenza.

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Il Radial PZ-DI è una direct box progettata per strumenti acustici e da orchestra. Diversamente da altre DI qui si può adattare l’impedenza alla sorgente in modo da ottimizzare risposta in frequenza, dinamica e feeling con lo strumento. Sentito su una chitarra acustica ci ha lasciato davvero senza parole.

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PS4 Cherry Picker è invece uno switcher passivo per distribuire un solo canale verso quattro preamplificatori differenti e poter fare una reale comparazione A/B senza ricablare o aggiustare continuamente i livelli. Per chi ama costruire il suono in studio e sperimentare diversi preamp, questo PS4 è un must-have.
MS4 Gold Digger è ancora meglio secondo noi. Si avvera la possibilità di una reale comparazione di diverse microfonazioni di una stessa sorgente in tempo reale. Con il Gold Digger si possono tenere collegati fino a quattro microfoni, per registrare una chitarra elettrica ad esempio, adattare il livello di ciascuno e scegliere la sonorità che più ci convince. Un sogno per i tecnici di studio.

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Apogee, azienda californiana legata da sempre in modo esclusivo al mondo Mac, segue questa tendenza verso modelli con un numero di canali limitato. I suoi prezzi rimangono tuttavia consoni alla qualità, decisamente alti.

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Due le novità che ci hanno più convinto di questo marchio: l’interfaccia Apogee Quartet, 4 input e 8 output di qualità professionale, con routing iper-flessibile, class-compliant per utilizzo anche con iPad ed un design degno di un prodotto Apple combinato ad una portatilità che la rende un’opzione certamente tra le migliori nel suo campo; il modulo Symphony 64 ThunderBridge invece porta finalmente le potenzialità della connessione Apple Thunderbird a disposizione di chi già possiede il convertitore top di gamma Apogee Symphony I/O. Le prestazioni della connessione Thunderbird abbinate alla pulizia dei convertitori della Symphony sono anche qui quanto di meglio si può avere per la registrazione audio in ambito Mac.

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Altra azienda che da sempre ha portato avanti il concetto di compattezza e portatilità è Tascam. Al Musikmesse 2013 Tascam si presenta con due piccole interfacce USB 2.0, la US-322 e la US-366.

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Il lavoro ben riuscito qui è stata la combinazione dei preamplificatori microfonici delle interfacce di fascia alta Tascam con una sezione DSP integrata presa dei mixer della stessa azienda. Queste due interfaccine che stanno in una mano sono quindi dei piccoli studio tascabili. La differenza tra le due interfacce è solo nel numero dei canali, 2×2 la US-322 mentre 6×4 per la US-366.

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Sempre alla stand Tascam in bella mostra l’High Definition Audio Master Recorder DA-3000, praticamente un registratore stereo per applicazioni in studio, live o da archivio. Il registratore cattura sia  PCM audio come anche Direct Stream. Pratico e dritto al punto. Scommettiamo che piacerà parecchio ai fonici live.

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Ci ha stupito piacevolmente la SPL Crimson (e non solo perchè si chiama come lo studio del nostro Luker). E’ la combinazione di interfaccia di registrazione, mixer e controller monitor per lo studio. 10 canali in entrata e 20 in uscita, pre microfonici alimentati a 30V in Classe a componenti discreti e due uscite monitor per la comparazione A/B. Il tutto ad un prezzo molto competitivo per questo marchio, circa 549 euro.

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Sound Performance Lab presenta con lo slogan “il convertitiore digitale più analogico” al Musikmesse anche Madison. Un’interfaccia MADI con 16 canali in+ 16 canali out, che combina la conversione di segnali ad altissimo livello con il processamento MADI, apprezzato dai professionisti broadcast e live da tanti anni e ormai diventato uno standard che sta emergendo in modo sempre più significativo anche nei home, project e commercial studios. Made in Germany (piace molto al nostro Guido Block)!

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Anche RME Audio si è buttata sul MADI, presentando ben due nuovi prodotti compatibili con questa tecnologia di trasporto. Il nuovo mic preamp digitale Octamic XTC continua la pluri-premiata serie Octamic, e fornisce in una unità rack 8 preamp di altissima qualità. Ci è piaciuto particolarmente che sia pronto all’uso senza nessuna necessità di installazione di driver, la compatibilità con l’Apple iPad e la possibilità di usarlo anche in stand-alone.

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Con il MADIface XT invece viene presentata per la prima volta a livello mondiale un’interfaccia audio che supporta sia porte PCI-EX che USB 3.0. Driver eccellenti e un nuovo processore ProAudioCore permettono anche a 192kHz una potenza di calcolo notevole. Il risultato è una latenza estremamente ridotta, di soli 32 sample! Anche il processing simultaneo è impressionante. Si parla di ben 394 canali (196 input und 198 output). Tanta roba!

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Monitor

Passiamo invece al mondo monitor da studio. Un ambiente che negli ultimi due anni freme per la concorrenza tra Adam, marchio di provata e consolidata qualità, e Eve, fondata da uno dei due soci fondatori della stessa Adam separatosi due anni fa.

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Adam continua la sua strada completando le sue già nutrite fila di monitor di qualità molto elevata con l’aggiunta di un bel subwoofer, il Sub 15, creato per fare da complemento alle sue serie più professionali come la serie AX e SX. Grande pressione sonora e linearità spinta anche ad alti volumi.
Per mantenere queste prestazioni elevate nella serie SX è stato aggiunto il nuovo amplificatore esterno per monitor passivi, EA-SX. Tutta componentistica di primo livello che punta ad un trattamento in potenza del suono a bassissima distorsione.

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Adam ha poi prodotto da qualche tempo anche un serie F che porta il suo logo a prezzi inferiori, a partire da circa 200 euro. Questi modelli hanno lo stesso tweeter a nastro che ha reso celebre Adam ma il driver del woofer è meno lineare ad alti volumi ed il cono è in carta piuttosto che in Kevlar.

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Eve, che mostra in modo fiero il dente avvelenato verso la casa rivale, produce dei monitor molto interessanti, certamente di alta qualità che, onestamente, ricordano sotto diversi aspetti in monitor Adam, tweeter a nastro compreso.

La mossa intelligente di Eve di quest’anno è stata quella di portare nel loro modello più grande il monitoring a 4 vie. Due i modelli SC-407 e SC-408 con i woofer più grandi rispettivamente da 6.5 e 8 pollici. Molto potenti, circa 800W e con una resa netta e precisa, sono tra i prodotti che più ci incuriosiscono e che vorremmo poter testare per voi.

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Nella fascia media si colloca PreSonus, con due novità nel campo monitor: Eris e Sceptre. Mentre gli Eris sono un modello di monitor buono e piuttosto convenzionale, circuitazione attiva a 2 vie da 130W complessivi; la vera novità sono gli Sceptre, monitor a due vie con progettazione coassiale, una tecnica estremamente complessa da realizzare tecnicamente che, ponendo woofer e tweeter sullo stesso asse (praticamente uno dentro l’altro), evita all’ascoltatore di ricevere sfasate le due gamme di frequenze che arrivano dai due diffusori. Questi monitor, oltre all’amplificazione in Classe D da 200W e un processore DSP per l’adattamento all’acustica della stanza, suoneranno quindi molto nitidi e con una marcia in più rispetto a modelli di fascia media della stessa categoria.

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Per chiudere con il monitoring e pensare magari a chi vuole qualcosa di buona qualità ma ad un prezzo nettamente inferiore, segnaliamo gli ultimi monitor Samson. La serie Media One è un formato entry-level, che parte a meno di 100 euro la coppia, che però ospita anche la compatibilità Bluetooth che consente di usarli quindi anche da stereo casalingo mandando i pezzi wi-fi da cellulare, tablet o computer. La serie Resolv invece guarda un po’ più in alto, già a chi desidera monitor da home-studio ma spendendo poco meno di 100 euro a diffusore. Qui la costruzione è decisamente più solida e curata e la resa sulle basse frequenze, grazie anche alla porta bass-reflex, ne risulterà certamente migliore.

 Microfoni

Anche se il nuovo microfono di Beyerdynamic TG D50d è stato studiato per essere il massimo in termini di multifunzionalità, sicuramente si presta maggiormente per tutti gli strumenti a percussione grazie al corpo corto e compatto ed al supporto antivibrazioni incorporato. La capsula dinamica e di grandi dimensioni è in configurazione cardioide. Particolarità: il D50d possiede due equalizzazioni, la prima lineare e la seconda che riduce la zona delle frequenze medie per meglio adattarsi appunto a suoni percussivi.

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La prima versione del microfono per voce d:facto dei danesi DPA aveva già impressionato cantanti come Sting per la sua grande performance come microfono da palco, ma anche da studio.

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Adesso il DPA d:facto II si presenta con una capsula supercardiode ancora più performante e garantisce il sound DPA anche in combinazione con sistemi wireless come Sennheiser , Sony, Lectrosonics, Shure e Wisycom, grazie a un sistema di adattatori dedicati. Come prezzo siamo un po’ altini, a sentire il product manager lo street price dovrebbe aggirarsi intorno ai 650 euro.  Prossimamente sugli schermi di ZioMusic.it con una prova approfondita!

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Già l’anno scorso eravamo rimasti piacevolmente impressionati dai microfoni dell’azienda austriaca Lewitt, sensazione che si è ulteriormente consolidata quest’anno. Tra i vari modelli per studio e live, che si poteva provare in cuffia allo stand di Lewitt nel padiglione 8.0, ci è piaciuto molto il MTP 940 CM, microfono a condensatore con grande diaframma, che si propone per ambedue le applicazioni. I features ci sono tutti: un range di dinamica di 135dB (SPL 144dB vs rumore 9dB-A), tre pattern polari selezionabili (cardioide largo, cardioide, ipercardioide), filtro passa alto e pad a tre scatti (0dB, 6dB e 12 dB).

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Sommatori e Preamplificatori

 

Per chiudere un prodotto sfizioso per tutti gli user di DAW che cercano il leggendario sound delle console SSL, ma non vogliono rinunciare al grande vantaggio di lavorare “in the box”. SIGMA fornisce i benefici timbrici di SSL SuperAnalogue ma permette automazioni da qualsiasi DAW grazie alla tecnologia di controllo MDAC, già usati nelle studio console Duality e AWS. SIGMA ha 16 canali input flessibili che possono diventare fino a 32 canali in fase di mixdown.

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Sempre SSL ha pensato bene di presentare a dir poco il leggendario Stereo Bus Compressor, negli anni ’80 pezzo centrale delle console G-Series nel ormai popolare formato a rack API 500. Alleluja!

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