I sistemi laser per lo spettacolo stanno cambiando il volto dell’industria dell’intrattenimento. La più potente sorgente di luce conosciuta sta diventando sempre più importante con la trasformazione dei concerti dal vivo in veri spettacoli multimediali. L’integrazione di diverse tecniche e tecnologie vede performers, luci, video, laser e fuochi artificiali fondersi e unirsi in una singola forma di espressione, con metodi di lavoro che necessitano di totale sincronizzazione, lavoro di squadra, creatività e professionalità.
ZioGiorgio Network ha chiesto a tre aziende considerate player fondamentali del settore laser di aiutarci a capire meglio cosa si intende quando si parla di laser, come si può identificare un sistema laser di qualità, perché questi sistemi non sono pericolosi quando utilizzati correttamente e cosa ci possiamo aspettare nel futuro dal mercato del laser per intrattenimento professionale. Abbiamo fatto le stesse domande a tre rappresentanti delle corrispettive aziende, ecco cosa è emerso…

I partner dell’intervista (da sx a dx): – Norbert Stangl, Sales & Marketing Director Laserworld Group (CH), Ryan Hagan, Director ER Productions (UK), Alberto Kellner, President Laser Entertainment (IT)
I sistemi laser per lo spettacolo sono cambiati molto negli ultimi dieci anni. Quali sono state le principali evoluzioni tecniche e quale sarà la prossima frontiera in questo senso?
Norbert Stangl (Laserworld Group): Gli ultimi anni hanno visto un rapido sviluppo della tecnologia laser per lo spettacolo. Circa 10 anni fa sono iniziati i primi cambiamenti, con una drastica riduzione dei prezzi delle sorgenti laser a stato solido di livello base, che a sua volta ha portato alla riduzione delle dimensioni dei proiettori, della complessità dei sistemi e all’incremento della presenza dei laser nel mercato di massa. I sistemi laser per lo spettacolo di vecchia generazione erano essenzialmente costituiti da sorgenti laser a gas, di difficile settaggio e impiego.
Nel 2010 i prezzi sono di nuovo calati drasticamente. A causa dei cambiamenti nello sviluppo dei proiettori video, i diodi per laser blu da 445 nm (royal blue) sono diventati molto più economici. Prima, questo laser blu era piuttosto costoso, pertanto il mercato di massa faceva affidamento su soluzioni più economiche. Dal 2010 è diventato possibile implementare diodi royal blue affidabili e ben visibili anche in sistemi meno costosi – con un conseguente incremento dei volumi di vendita e un’ulteriore diminuzione dei prezzi.
Uno dei più recenti cambiamenti significativi consiste nello sviluppo dei diodi per laser verde nel 2012. Dato che il colore della luce (lunghezza d’onda) emessa dai diodi (laser a semiconduttori) dipende dal materiale in cui è realizzato il semiconduttore, sono stati necessari diversi anni di lavoro prima di ottenere lo spettro del verde. Laserworld integra i diodi laser in diversi sistemi di illuminazione laser, quali la Serie Pure Micro Pure Diode. I laser a diodi verdi, con lunghezza d’onda pari a 520 nm, si caratterizzano per elevata visibilità, luce verde ricca e potente e color fading lineare. Esiste ancora un limite nella potenza massima ottenibile dai singoli diodi (circa 150 mW), tuttavia disponiamo di una considerevole esperienza nella produzione di moduli array accurati (lo facciamo da anni con il rosso e il blu), così da potere unire diversi diodi in un singolo array ad alta potenza.
Riteniamo che assisteremo ad un ulteriore sviluppo delle sorgenti a semiconduttore nel futuro prossimo. Questo sviluppo porterà al raggiungimento di potenze maggiori per una singola sorgente laser. Come produttori di sistemi laser per lo spettacolo professionale, contribuiamo e sosteniamo lo sviluppo di proiettori laser e ci concentriamo sulla riduzione delle dimensioni dei sistemi. Solo pochi giorni fa, Laserworld ha messo sul mercato due nuove serie, RTI ATTO e RTI FEMTO. Entrambi i sistemi sono estremamente piccoli e, allo stesso tempo, molto potenti: ad esempio, le dimensioni di RTI ATTO RGB 2.5 sono di soli 20 x 20 x 10 cm mentre la potenza di uscita garantita si attesta a 2.300 mW. Ulteriori informazioni sulla serie RTI ATTO sono disponibili a questo link.

RTI ATTO in azione
Ryan Hagan (ER Productions): Per noi di ER Productions la principale evoluzione tecnica dovrebbe riguardare affidabilità e dimensioni. I laser sono sempre stati uno strumento difficile da utilizzare correttamente, ma oggi la situazione è cambiata di molto. Altri fattori come l’impiego di acqua e le enormi sorgenti di energia utilizzate rendevano i sistemi decisamente inefficienti, ed oggi con le politiche ‘verdi’ delle principali nazioni non è più possibile utilizzare tali tecnologie obsolete. L’introduzione di piccoli sistemi raffreddati ad aria ha reso gli spettacoli laser tanto creativi quanto il classico lighting design. Oggi possiamo essere versatili e creare effetti incredibili con molta più facilità di prima. Possiamo partecipare a tour, festival e spettacoli televisivi senza gravare sulla produzione con costi importanti. Il risultato finale è che siamo in grado di aggiungere valore alla produzione e il pubblico può godere di nuovi stimoli visivi. Anche il settore controllo ha fatto passi da gigante. Siamo, infatti, in grado di collegare in rete diversi proiettori laser e controllarli singolarmente. Molti sono i software disponibili. Il settore è in continua evoluzione. Chiaramente lo sviluppo ha un costo ed è facilissimo restare indietro quando la tecnologia si muove così in fretta.

I laser per lo spettacolo oggi sono molto compatti (Foto: ER Productions)
Alberto Kellner (Laser Entertainment): Lo sviluppo più importante nel settore del laser per lo spettacolo è stato il cambiamento da sistemi operanti con gas raffreddato ad acqua ed elevati consumi di energia elettrica (fino a 50 kW @380V) ai laser a diodi a stato solido, molto compatti, robusti e più affidabili, raffreddati ad aria e caratterizzati da consumi considerevolmente inferiori (anche meno di 1 kW @230V). Queste nuovi sorgenti laser hanno anche reso possibile un “gamut” colore più ampio ed efficiente, grazie alla modulazione diretta dei diodi RGB, eliminando nel contempo la necessità di utilizzare molti componenti ottici, il che a sua volta è risultato in un incremento della luminosità a pari potenza di uscita. Il passo successivo consiste in una migliore integrazione, velocità e semplicità di impiego e programmazione, con una conseguente riduzione importante nei tempi necessari a creare contenuti. Sono già stati compiuti i primi passi in questa direzione grazie all’uso di software più potenti e interfacce uomo/macchina più semplici, ma si può fare ancora molto.
Come posso identificare un sistema laser di qualità elevata?
Norbert Stangl (Laserworld Group): I sistemi laser per spettacoli di fascia alta si caratterizzano per la qualità delle elettroniche di controllo, per la tipologia e la configurazione della sorgente laser e le relative specifiche del fascio, il sistema scanner, e il setup della scocca. RTI, la nostra filiale in Germania, investe ingenti risorse nello sviluppo delle proprie elettroniche, utilizzate anche nei prodotti SwissLas. Tutti i sistemi laser di Laserworld sono equipaggiati con sorgenti laser a diodi, DPSS e/o OPSL. Ogni tipo di sorgente ha pro e contro, perciò la scelta del sistema – e da qui la definizione di “qualità” – dipende sempre dal tipo di applicazione per cui il sistema sarà impiegato.
a. Sorgenti Laser: Esistono tre tecnologie comuni impiegate nei sistemi laser per lo spettacolo:
DPSS Laser – Diode Pumped Solid State Lasers
Questi sistemi sono utilizzati solo per generare laser verdi, e trovano applicazione in sistemi sia consumer che professionali. La tecnologia DPSS è nota e consolidata ed è stata impiegata nella maggior parte dei sistemi laser per lo spettacolo. La qualità delle sorgenti DPSS è estremamente variabile. I laser DPSS blu e rossi sono stati utilizzati in passato, ma non hanno mai avuto molto spazio nel nostro settore, a causa della scarsa affidabilità.
OPSL – Optically Pumped Semiconductor Lasers
Questa tecnologia è stata fornita da Coherent. Le sorgenti OPSL presentano un buon comportamento nel fading colore e una buona divergenza, ragione per cui sono usati principalmente in applicazioni estremamente professionali o quando servono verdi di potenza elevata. Sfortunatamente, però, sono anche piuttosto costosi.
Diode Lasers – Soluzioni a Semiconduttori
I laser a diodi vengono utilizzati da anni per creare luce rossa e blu. Come già ricordato, di recente sono stati sviluppati anche prodotti per luce verde. Grazie all’elevata affidabilità e ai costi relativamente contenuti, le soluzioni a diodi vengono utilizzate nei settori semi-pro, professionale e high end. La bassissima divergenza e il diametro piccolo rendono le soluzioni a diodi adatte a qualsiasi tipo di spettacolo. Ulteriori sviluppi sono attesi nel futuro prossimo.
b. Le specifiche del fascio sono essenziali
Oltre ai generici pro e contro delle diverse tecnologie, la qualità del fascio di un sistema laser può essere determinata dalla sua divergenza, ovvero l’apertura del fascio su una data distanza. Minore la divergenza, migliore il fascio. Se un fascio non si allarga troppo rapidamente, conserva la sua potenza e può raggiungere distanze maggiori. Disporre di un fascio più accurato è anche un vantaggio nel settore delle proiezioni video. TUTTAVIA: alcune aziende non danno informazioni corrette ai clienti dichiarando il cosiddetto “semi-angolo di divergenza” – ovvero, metà del valore di divergenza reale. Sul nostro sito spieghiamo ulteriormente questo concetto.

‘Attraction’ Show 2013, Beijing National Stadium “Bird’s Nest” (Foto: Laserworld)
c. Sistemi Scanner (Galvos)
Il sistema scanner è responsabile della deflessione del fascio utilizzata per creare “il pattern/l’immagine”. Consiste di due motori dotati di specchi (assi x e y) che si muovono molto velocemente e deviano il raggio laser per “disegnare” un pattern. La qualità del sistema di scanning dipende dalla qualità dei motori, dal peso e dalle dimensioni degli specchi – l’inerzia è un fattore cruciale che influenza anche la velocità realmente ottenibile. Più velocemente ed accuratamente si muovono gli scanner, più sono adatti ad applicazioni professionali. La velocità, di norma, è dichiarata in “kilo points al secondo” (kpps) – dato che fornisce un’idea della qualità del sistema, ma non informazioini esatte al 100%. Esistono molti altri fattori informativi sulla qualità reale di un sistema scanner. Tuttavia, le elettroniche del driver restano il fattore decisivo in termini di qualità – pertanto avere motori veloci non porta vantaggi se il driver è di qualità scarsa. Il Laserworld Group utilizza sistemi di scanning high end della Cambridge Technologies, nonché soluzioni proprie per le linee di prodotti professionali. Ovviamente, utilizziamo elettroniche speciali high end per i driver, rigorosamente Made in Germany.
d. Setup della scocca
Una scocca resistente e basse necessità di manutenzione sono essenziali in un sistema laser per lo spettacolo. La dura vita “on the road” o fattori ambientali possono distruggere rapidamente un sistema laser. Laserworld ha creato la propria Sealed Housing Technology diversi anni fa per dimostrare ai clienti i vantaggi derivanti dall’impiego di scocche chiuse e “dust proof”. I nostril prodotti professionali nascono con rating di impermeabilità IP65 come standard, quindi possono essere utilizzati senza problemi in tutto il mondo. Qualora le condizioni siano più restrittive, sono anche disponibili soluzioni con rating IP 68 per clima controllato.
Ryan Hagan (ER Productions): Molti sono i fattori visivi per sapere se hai un buon sistema laser per lo spettacolo o no. Il fattore principale è la qualità del fascio, seguita dall’allineamento. Si può dire che uno aiuti l’altro. Un fascio grosso non è desiderabile. Più il fascio è grosso, più serve potenza. Il leader del settore è senza dubbio Coherent, che produce i moduli TRIPAN. Sono prodotti OPSL. Installiamo questi diodi in tutti i nostri sistemi, in quanto hanno caratteristiche di fascio veramente notevoli. Per esempio, magari hai un laser che produce 30 Watt, ma il fascio prodotto può non essere buono. Posso garantire (l’ho visto sul palco di un festival) che una delle nostre unità TRIPAN dichiarate a 5 Watt è più luminosa di una sorgente da 30 Watt di bassa qualità. È solo difficile convincere un cliente che un laser da 5 W è confrontabile con uno da 30 W. Altro fattore da tenere in considerazione è quando il laser produce il bianco. Ha un buon allineamento o si vede l’alone dei diodi che producono il bianco, o sono separati? Se i laser sono settati sul bianco e vedi un fascio rosso, blu o verde, allora sono allineati male, o l’allineamento interno non è perfetto. Ci sono molti sistemi laser sul mercato che non hanno un buon allineamento, il che non influenza solo il bianco, bensì il bilanciamento di tutti i colori.

Lorenzo Jovanotti “Backtour 2013 Lorenzo negli Stadi” (Foto: Laser Entertainment)
Alberto Kellner (Laser Entertainment): I sistemi laser di alta qualità possono essere identificati grazie ad una serie di caratteristiche ben definite:
- la qualità comprovata e testata dei diodi laser. Personalmente, preferisco i prodotti europei e americani, rispetto alle imitazioni orientali, che spesso non raggiungono gli stessi livelli di prestazioni, tralasciando le considerazioni su affidabilità e assistenza post-vendita;
- la potenza di uscita è uno dei fattori da tenere in considerazione, ma non è il più importante. Quando si deve scegliere un buon proiettore, infatti, si devono valutare diversi parametri:
- ci si deve assicurare che la potenza dichiarata sia reale, perché sfortunatamente poche aziende dispongono di apparecchiature professionali per misurare la potenza;
- bisogna verificare che il livello di potenza dichiarato, specialmente per i sistemi RGB multicolore, sia ben bilanciato, o si rischia di avere proiettori dominanti (blu o verde), che risulterebbero totalmente inefficienti se si necessita di immagini dai colori soft o bianche;
- bisogna verificare la collimazione del fascio laser misurato in milliradianti (= mrad); minore è questo valore, migliore sarà la collimazione del fascio e, perciò, migliore sarà la percettibilità sulle lunghe distanze, nonché la qualità generale della grafica proiettata;
- bisogna verificare che la parte ottica del proiettore utilizzi galvanometri di qualità e velocità elevate, in grado di garantire un’ottima risoluzione grafica (noi preferiamo i prodotti originali Cambridge Technology), e che il proiettore disponga delle tecnologie attive e passive per la sicurezza richieste dalla legislazione italiana ed europea;
- bisogna scegliere un sistema di controllo professionale che consenta di ottenere le prestazioni più elevate dal proiettore scelto. Spesso vedo proiettori di buona qualità che non vengono impiegati al meglio a causa dell’utilizzo di sistemi di controllo amatoriali o non professionali;
- bisogna verificare che le aziende produttrici e i distributori garantiscano un servizio di assistenza tecnica che non obblighi a spedire il proiettore in un’altra nazione, e che servizi di supporto quali la sostituzione del prodotto siano attivi in caso di malfunzionamento;
- infine, bisogna valutare la professionalità e le capacità del dealer/installatore; un’ulteriore garanzia per il cliente è l’iscrizione del distributore alla ILDA (International Laser Display Association), che impone un rigido codice etico riguardo le relazioni con i clienti e il mercato in generale, e riconosce la professionalità, la serietà e le competenze tecniche dei suoi membri.
to be continued…
Non perdetevi la seconda parte! Prossimamente su questi schermi!
info: www.laserworld.com
info: www.er-productions.com
info: www.laserent.com
Guido Block
ZioGiorgio Network
[…] Vi siete persi la prima parte del nostro report sui sistemi laser per lo spettacolo? Non preoccupatevi, lo trovate QUI. […]