Luca Carboni Fisico e Politico Tour: illuminotecnica

Luca Carboni è un Artista di livello e con un repertorio di sostanza ed è “semplicemente” per questo motivo che il concerto di Firenze è stato veramente evocativo ed emozionante. Il genere è quello delle canzoni d’amore, è vero, ma tra le quali ci sono brani indimenticabili e struggenti. Ci siamo stupiti di quante hit  il cantante Bolognese abbia sfornato negli anni ed alcune con arrangiamenti e soluzioni ritmiche che ancora oggi appaiono all’avanguardia e decisamente più interessanti della maggior parte del materiale che si sente nel mainstream italiano.

Nel 2013 Luca ha festeggiato i trent’anni di carriera, un traguardo che ha voluto salutare insieme a tanti colleghi ed amici artisti nel dicembre scorso con un evento al PalaDozza di Bologna.
Visto il successo ottenuto è stato deciso di prolungare l’esperienza di questo concerto-evento con un tour nei palazzetti ricalcando, anche se con una produzione ridimensionata, lo schema dello show che prevedeva l’apparizione di molti ospiti musicali. Alla data di Firenze sono saliti sul palco tra gli altri l’amico di sempre Ron e il bassista Saturnino. Lo spettacolo era impreziosito da una scenografia creata da un’idea dello stesso Carboni e che Jò Campana ha saputo rendere molto efficacemente, forse per una certa affinità di gusto ed intenti con il concept di base che si sviluppava attorno ad un palco diviso esattamente in due zone scenografate diversamente (fisico e politico ndr), ricreando una asimmetria intrigante ed originale.
Il pomeriggio è stato altrettanto piacevole, caratterizzato da prove molto lunghe ed articolate, ma in un un clima sereno e rilassato. Nei momenti meno concitati abbiamo realizzato le interviste che seguono, tranne quella al Lighting Designer Jò Campana che non ha seguito fisicamente il tour per impegni precedentemente presi, lasciando il comando della console luci a Arturo “Emanuele” Tramontano.

carlo bottos

Il Direttore di Produzione Carlo Bottos.

La prima intervista a Carlo Bottos, Direttore di Produzione.

ZioGiorgio.it: Carlo, bentrovato. Siete appena alla prima data del tour…

Carlo Bottos: è la prima data della “reprise” del tour Fisico e Politico che ha debuttato con la data-evento del 20 dicembre 2013 al PalaDozza di Bologna, evento organizzato per i trent’anni di carriere dell’artista.

ZioGiorgio.it: è una produzione che non ha molti giorni di allestimento e prove, come vi siete organizzati?

Carlo Bottos: è una produzione diciamo “combo”, anche se c’è tutto quello che serve. Soprattutto è stato previsto un importante lavoro di pre-produzione, partendo dal progetto luci di Jò Campana fino a tutta la contribuzione video curata da Marino Cecada e lo stesso Luca Carboni. Anche se lo show di dicembre era proporzionalmente più grande molte cose sono state ereditate da quella situazione, quindi non siamo proprio partiti da zero…

ZioGiorgio.it: anche in questo caso un solo bilico ed un solo giorno per fare tutto. Da dove si parte per allestire?

Carlo Bottos: partiamo dal montaggio del palco ed è fondamentale cominciare dal centro per poi sviluppare la scena ai lati, proprio perché c’è da rispettare questa divisione tra la parte di sinistra dove campeggia lo schermo a LED e la parte destra, quella della band e più “scenografata”. Una volta impostato il set poi si procede spediti.

ZioGiorgio.it: che bella giornata ho passato. Non sempre si respira un clima così rilassato e nello stesso tempo ho visto tanta dedizione al lavoro, vedi il soundcheck di quasi due ore! Qual è la ricetta vincente per tenere tutti buoni dal punto di vista di un Direttore di Produzione?

Carlo Bottos: intanto credo che tutto parta dallo spessore artistico e dall’umanità di Luca e di tutta la band. Sono persone con le quali è facile lavorare, persone veramente piacevoli. Per Luca è sempre molto importante il momento del Soundcheck. Deve essere seguito e tutte le figure chiave devono essere focalizzate e concentrate. Però sa quello che vuole e, come hai visto, ha sempre un modo molto accomondante di fare richieste.
Per il resto credo che dal punto di vista del Direttore di Produzione occorra essere sempre il più possibile disponibili, precisi e puntuali nel svolgere il proprio lavoro. E’ importante essere molto attenti nel valutare le richieste di tutti e fare qualsiasi cosa affinché tutto si svolga senza intoppi.

ZioGiorgio.it: come gestisci le comunicazioni con i tecnici, artisti, committenti? E’ sempre un aspetto delicato del tuo lavoro immagino…

Carlo Bottos: scrivo mail dettagliate ma con poche informazioni base, per non confondere le acque. Insisto in particolare su tutto quello che riguarda la logistica e le tempistiche di montaggio e smontaggio. Un errore di comunicazione sul venue o un orario sballato possono veramente creare problemi seri…
Cerco di dare la giusta importanza a tutte le figure coinvolte, un modo per far sentire ognuno giustamente importante e considerato. Poi la mia frase finale ad ogni mail è “resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento”.

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L’inizio dello Show a Firenze

 

ZioGiorgio.it: Jo’, un palco asimmetrico, il bianco ed il nero, fisico e politico. Vuoi spiegarci meglio il concept?

Jo’ Campana: com’è facilmente intuibile, il concept è fortemente legato al nome del progetto musicale di Luca, che ha suggerito questa disposizione asimmetrica del palco proprio per sottolineare uno sbilanciamento di fondo che caratterizzasse il set in maniera dichiarata.
Da una parte la sezione “politica”, dal look tecnologico e contemporaneo più vuota, asettica, dotata di ledwall e connotata da un pvc bianco, mentre accanto un’altra sezione a fare da contraltare e quindi moquettata di nero, più densamente popolata di musicisti e di strumenti, con truss di controluce a vista e corpi illuminanti al posto dei led, insomma la parte più fisica. Ho fin da subito apprezzato e condiviso l’idea dell’artista ritenendo che questa potesse essere la vera chiave di volta anche perché sono un convinto sostenitore delle scelte che in qualche modo si possono definire “estreme” e il netto ed evidente splittaggio del palco andava decisamente in questa direzione.

ZioGiorgio.it: so che Luca Carboni è un “creativo”, oltre ad essere musicista dipinge e si occupa di altre forme artistiche. Questo ha generato una collaborazione particolare?

Jò Campana: specialmente in gioventù ho ascoltato molto i dischi di Carboni (di cui conservo ancora molti vinili) ma, non avendo mai avuto la possibilità di collaborare con lui, ammetto che non ero a conoscenza di queste sue passioni parallele e che si sono rivelate molto funzionali alla riuscita di questo spettacolo. Parecchi contributi che scorrono sul ledwall sono stati creati o forniti da Luca stesso e denotano a mio parere una profondissima sensibilità artistica. Io a livello di luci non ho fatto altro che interpretare col mio gusto le varie ambientazioni musicali, a volte più di stampo puramente autorale, altre volte accentuandone la potenzialità ritmica. Fortunatamente con Luca è nata fin da subito una forte empatia artistica e credo che questa componente abbia giovato alla buona riuscita del concerto. Confesso che, causa altri impegni lavorativi, mi è spiaciuto molto non poter fare questo tour, mi sarebbe piaciuto assai! A proposito di contributi ci terrei inoltre a citare il grande lavoro svolto da Marino Cecada, il video designer che, oltre a proporre alcune sue idee e spunti grafici, ha sapientemente tradotto nel concreto tutte le richieste fatte da Luca.

ZioGiorgio.it: uno schermo a Led, qualche Truss sempre sul back del palco, fasci e poco altro. Un altro tour dove l’ingegno e la creatività si rendono a maggior ragione necessari…

Jò Campana: ultimamente mi ritrovo spesso a fare questi discorsi con il rischio di diventare noioso persino a me stesso. Bisogna sempre essere in grado di fare un distinguo tra le varie tipologie di produzione. E’ ovvio che alcune situazioni (vedi quella che sto vivendo adesso, Ligabue negli stadi) ti consentono maggiori investimenti e margini di manovra decisamente più ampi sotto tutti i profili, così come è altrettanto ovvio che a volte devi fare di necessità virtù senza però che questo rappresenti necessariamente un limite. Ecco, potrei citare questo tour di Luca Carboni come un tipico e sano esempio di circolo virtuoso nel quale una precisa idea di base a supporto di un cantautore di valore e dotato di un suo personalissimo linguaggio possa rappresentare una chiave vincente per la realizzazione di un ottimo spettacolo. Detto così può suonare un po’ semplicistico ma, premesso che deve esistere una valida materia prima sulla quale poter lavorare (cioè un’artista e il suo repertorio) ritengo che alla fine gli ingredienti per una buona ricetta siano sempre gli stessi e cioè creatività ed una forte idea di fondo con dei professionisti che la sappiano sviluppare in modo coerente.

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Arturo Tramontano, che tutti conoscono come Emanuele alla consolle luci.

Poco prima del concerto riusciamo a fare due domande all’operatore alla consolle luci Arturo Tramontano.

ZioGiorgio.it: come sono stati gestiti i contributi video da GrandMA? E’ tutto in timecode…

Arturo Tramontano: i contributi video sono gestiti dal media server Arkaos e sono tutti in timecode esatto.

ZioGiorgio.it: quali sono le difficoltà maggiori che si incontrano nell’allestimento di questo tour?

Arturo Tramontano: a dire la verità non incontriamo grandi difficoltà, il disegno e molto elastico, solo alcune volte montiamo il ledwall a terra perché alcune location non ci permettono l’appendimento. Per il resto nulla di complicato.

ZioGiorgio.it: qual è il tuo approccio tipico al lavoro di posizionamento e puntamento dei fari una volta terminato l’installazione nelle varie location?

Arturo Tramontano: la programmazione di questo spettacolo è stata già pensata in virtù di alcuni problemi che avremmo incontrato come il peso, la profondità e l’altezza. Proprio per questo il direttore di produzione ci ha fornito tutti i disegni CAD delle location in modo che noi della squadra luci potessimo essere sempre informati e consci di quel che avremmo trovato. Il mio approccio al missaggio però, nonostante alcune volte ci siano delle differenze rispetto allo standard di allestimento dello show, è comunque sempre mirato a ricercare il giusto tempismo di effetti e cambi, rispettando sempre le dinamiche della canzone.

Aldo Chiappini
ZioGiorgio Staff

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