Pioneer vende la divisione DJ per mezzo miliardo

E’ di qualche giorno fa la conferma che Pioneer, società giapponese tra i leader del mercato negli ultimi vent’anni nel campo dell’home audio-video e DJing, ha ceduto anche la sua divisione DJing al gruppo KKR. Una settimana fa era toccato alla parte audio-video essere ceduta ad Onkyo per dare il via alla drastica ristrutturazione del gruppo che, a quanto dichiarato, è intenzionata a concentrarsi solo sul settore “car entertainment” (car audio, navigatori, appradio, lettori, amplificatori).

pioneer DJ mix deck

Tornare ad essere competitivi nel mercato degli apparecchi per DJ avrebbe richiesto notevoli investimenti”, spiega il presidente Pioneer, Susumi Kotani, durante la conferenza stampa in cui è stato fatto l’annuncio. “In questo momento non possiamo permetterci questo tipo di investimenti e contemporaneamente anche aumentare il nostro impegno nel mercato dell’elettronica automobilistica”.

La cessione ha fruttato a Pioneer circa 424 milioni di euro (59 miliardi di yen), che mantiene comunque una piccola quota della nuova società, il 15%, ora di proprietà di KKR. Il marchio rimarrà Pioneer DJ, poichè questo nome ha un valore storico e di marketing all’interno del settore, ma certo diverse cose cambieranno, poichè il nuovo proprietario sarà il fondo KKR (Kohlberg Kravis Roberts) che è di fatto una società di private equity che investe nel mercato a 360°.

pioneer CDJ-350_DJM-350_angle

Il mercato DJing in questi anni ha subito una trasformazione radicale, con l’avvento di nuove tecnologie digitali e nuovi attori importanti che hanno sfornato prodotti best-seller come Native Instruments, Serato, Reloop, Numark e Allen&Heath, solo per citarne alcune. Pioneer negli anni ’90 aveva realizzato profitti notevoli con i suoi mixer e lettori come i DJM e CDJ, che avevano marcato un nuovo livello di riferimento. Quando queste tecnologie, come la riproduzione via CD, sono andate via via in declino, la reazione dei giapponesi è stata lenta. Evidentemente Pioneer ha valutato ormai troppo grande il distacco dalle nuove concorrenti per poter affrontare con i propri capitali questa sfida.

Info: www.pioneer.eu

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