Finale 2014 – Lezione 2 – Per lo strumentista

Inizia con questo articolo una prima serie di mini tutorial tematici che svilupperanno le funzioni fondamentali di Finale 2014 attraverso gli ambiti musicali di utilizzo. Vedremo insieme:

  •  Finale 2014 per lo strumentista
  •  Finale 2014 per il docente di musica e per gli studenti
  •  Finale 2014 per il compositore: dal trio alla grande orchestra
  •  Finale 2014 per la musica vocale: dal cantante solista al coro sinfonico
  •  Finale 2014: trip and tips

Finale 2014 per lo strumentista: la prima scrittura.

Le problematiche che insorgono durante una trascrizione sono talvolta complesse. E’ fondamentale dunque, sin dall’inizio, spendere alcuni minuti per avere una situazione chiara del lavoro da svolgere. Correggere e modificare il progetto in itinere è sempre più faticoso e talvolta macchinoso. Certamente non mi riferisco solo alla consapevolezza di quanti strumenti impostare o quali note inserire nella vostra partitura bensì a tutti quegli elementi “secondari” ma indispensabili che, se non conosciuta la loro collocazione all’interno del software, possono rallentare o addirittura ostacolare il vostro progetto: simboli grafici, segni di dinamica, agogica, indicazioni di testo e, non ultimo, la presenza o meno di strumenti traspositori. Rispondere a questi quesiti vi permetterà di avere una visione complessiva ancor prima di cominciare, senza incappare in grosse ed inaspettate difficoltà. Il tempo perso a studiare un manoscritto è ampiamente ripagato in fase di trascrizione. Seguite sempre un ordine, un metodo logico.
Nonostante le necessità di ogni musicista siano molteplici e influenzate, durante una trascrizione, anche dalla tipologia di strumento che si vuole trascrivere, molte di esse risultano tuttavia riconducibili e accorpabili in macro-problemi che, una volta risolti, restituiscono un ventaglio di risposte molto ampio.

Dopo aver utilizzato “l’impostazione guidata” e aver creato tutti i pentagrammi necessari alla vostra partitura, collegate una master keyboard via midi (attraverso un cavo usb o un convertitore midi-usb) e verificatene il riconoscimento da parte del software attraverso il menu Midi /Audio:

L’utilizzo di una master (da 25 tasti o oltre) vi permetterà di accelerare notevolmente la fase di inserimento note, senza ricorrere all’utilizzo del mouse.
Verificate inoltre l’ordine dei pentagrammi, la presenza di eventuali strumenti traspositori e apportate le necessarie modifiche alla vostra “carta da musica” andando in “Gestione della Partitura” (voce presente nel menu Finestre). Qui potrete spostare, cancellare o aggiungere altri strumenti, verificarne l’assegnazione del suono, la loro trasposizione, la chiave ecc… Questa finestra racchiude sicuramente alcune delle più importanti funzioni del programma. Ecco come aggiungere, spostare o eliminare degli strumenti in partitura:

Una volta pronto il vostro “foglio virtuale” potrete finalmente procedere all’inserimento delle note. Finale presenta tre modalità di inserimento: inserimento semplice, inserimento rapido ed Hyperscribe.
L’inserimento semplice, dal nome stesso, non comporta grandi competenze per la sua piena comprensione ed il suo successivo utilizzo, tuttavia potrebbe risultare (in particolare per l’inserimento e la costruzione di grandi organici orchestrali) abbastanza lento e macchinoso. Accantonato momentaneamente l’inserimento hyperscribe (uno scriba sicuramente hyper ma che necessita di qualche conoscenza preliminare affinchè possa risultarvi efficace e privo di errori) vi suggerisco di sperimentare l’inserimento rapido (definito anche “modalità speedy”). Una master keyboard e il tastierino numerico del computer vi permetteranno di scrivere agilmente in ogni rigo (anche a più voci) senza incorrere in errori e gravi rallentamenti:

 

E’ ora giunto il momento di inserire le dinamiche, l’agogica, e tutte quelle indicazioni indispensabili perchè il vostro spartito sia davvero “musicale”.
Finale permette un inserimento di tutti questi elementi in modo abbastanza intuitivo e immediato: analizzate le librerie di simboli contenute in queste finestre per capire come e soprattutto dove i vari simboli sono stati distribuiti all’interno del programma:

 

Durante tutto il lavoro di trascrizione alternate le varie Visualizzazioni schermo che Finale possiede. Questo vi permetterà di ultimare il lavoro in meno tempo e con minor fatica. La visualizzazione lineare risulta sicuramente la più comoda durante l’inserimento delle note mentre la visualizzazione pagina vi sarà indispensabile nelle fasi successive fino alla vera e propria impaginazione. E per chi lavora non solo con la partitura ma anche con le librerie di suoni (Garritan fra tutte) la visualizzazione studio vi permetterà di avere un vero e proprio software daw a vostra disposizione con mixer, funzioni sul canale, volume separati, scelta del vst desiderato ecc…

C’è ancora molto da dire…. alla prossima.

 

Beppe Bornaghi
Responsabile Finale Italia

Info: Finale Italia

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