Tavolo Legalità e Sicurezza: CCNL e Decreto Palchi

Il 16 dicembre 2014, presso la fondazione ATER di Bologna il Tavolo Legalità e Sicurezza, si è riunito per una giornata dedicata al nuovo CCNL per i lavoratori dello spettacolo in cooperativa, al Decreto Palchi e le relative linee guida e ad un approfondimento sul Jobs Act insieme ad alcune proposte per promuovere il lavoro nello spettacolo e nella cultura. Erano presenti circa 40 partecipanti tra organizzatori, cooperatori, presidenti, consulenti, sindacalisti e tecnici.

Il Tavolo Legalità e Sicurezza è un gruppo spontaneo formato da un insieme di soggetti che operano nel campo dello spettacolo, che in soli tre anni ha ottenuto una serie di risultati interessanti come la collaborazione alla stesura del CCNL, linee guida sul decreto palchi, ridefinizione delle classi di rischio in collaborazione con INAIL, collaborazione con Legacoop per aspi e circolari e con Cgil per quanto riguarda la sicurezza, audizione col ministero per la lotta al lavoro nero delle false associazioni, organizzazione del corso sicurezza di ATER assieme a Agis, Assomusica, Metis, Doc, Freecom, Legacoop e Cgil.

Massimo Faggiotto, formatore e consulente nel settore sicurezza sul lavoro, ha illustrato il Decreto Palchi, in vigore da luglio 2014, riuscendo finalmente a dare una lettura organica di coordinamento tra il testo del nuovo decreto con il T.U. Sicurezza. Dalla sua esposizione vengono confermate le critiche al decreto che il Tavolo Legalità e Sicurezza aveva fortemente voluto al fine di far riconoscere la specialità dell’allestimento dello spettacolo dal vivo.

“Molte istanze del Tavolo effettivamente sono state accolte, ma il decreto palchi è comunque considerato un’occasione persa, anche per la necessità di inserire la parte relativa alle fiere, evidentemente voluta in vista di EXPO”, ha dichiarato Enrico Massaro, coordinatore del Tavolo con Chiara Chiappa. Infatti, se il Decreto del Fare aveva previsto una normativa specifica di settore, il conseguente Decreto Palchi emanato si è limitato invece a semplificare alcune procedure, non certo a promuove la sicurezza dei lavoratori.”

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Sono state trattate importanti tematiche sull’identificazione del committente, sulla formazione “eventuale” dei rigger, sull’obbligo di redigere Pos o DVR realistici e non per pura burocrazia e la difficile individuazione degli obblighi in base all’altezza delle strutture da realizzare. Per questo motivo Massimo Fagiotto ha ribadito “Esiste un principio per cui i lavoratori hanno diritto alla sicurezza sempre, e che comunque, la responsabilità viene sempre individuata in base all’art. 299 del T.U. 81/08 e alla effettività dei comandi”.

Durante la mattinata è stata stilata una proposta di buone prassi per la sicurezza, che consiste in una check list di adempimenti come la scheda evento con individuazione del committente e organigramma “effettivo” dei capisquadra e aziende presenti in allestimento, verbale di coordinamentoregistro dei lavoratori presenti con ccnl applicato e orari di inizio e fine lavoro, contratto di appalto, registro degli infortuni piano di produzione comprensivo di cronoprogramma/diagramma di Gantt per aree produttive.

Enrico Massaro, ha voluto anche proporre un ulteriore passo in avanti verso una sana regolamentazione del settore spettacolo: “E’ necessario individuare i principi fondanti del protocollo, come fatto da ESA per gli Stati Uniti e riflettere sulla forma associativa da dare a quello che finora è stato chiamato Tavolo legalità e Sicurezza”. A tal proposito Cgil e Legacoop hanno ribadito il loro appoggio alle azioni del tavolo o della forma associativa che si verrà a creare, rispettandone l’indipendenza e mettendo a disposizione servizi e ospitalità se richiesta.

Alla ripresa dei lavori nel pomeriggio è intervenuta l’On. Alessia Rotta, giornalista, membro della commissione lavoro della Camera dei Deputati e responsabile comunicazione del PD. Ha brevemente illustrato alcuni dei principi stabiliti nel Jobs Act di interesse per i lavoratori precari dello spettacolo come maternità, NASPI, Voucher e malattia per precari, ed ha esposto il nuovo testo di legge sul welfare dello spettacolo a cura della sottosegretaria senatrice Teresa Bellanova e Elisabetta Rampi. La sua presenza era comunque finalizzata a raccogliere le istanze dei lavoratori dello spettacolo dal vivo.

Infine Chiara Chiappa ha illustrato per sommi capi il contenuto del CCNL firmato lo scorso 6 novembre 2014, evidenziandone le novità più importanti come il lavoro intermittente per tutti i lavoratori artisti, tecnici insegnanti e allestitori, apprendistato stagionalepaghe giornalierelavoro a distanza e telelavoro.
Rispetto all’obbligo di applicazione del nuovo CCNL, Chiara Chiappa ha dichiarato “ai sensi della legge 142/2001 tutte le cooperative devono applicare almeno le retribuzioni minime tabellate. Le cooperative che sceglieranno di non applicare il nuovo CCNL e riferire i rapporti di lavoro dei soci al solo regolamento non potranno applicare nessuna delle novità inserite nel nuovo contratto (lavoro intermittente, lavoro a distanza, apprendistato, ecc…)”.

La riunione è terminata con una considerazione unanime sul fatto che la firma del nuovo CCNL potrà essere il punto di partenza per definire finalmente tariffe professionali minime settore.

Al termine dell’incontro Enrico Massaro ci ha svelato i prossimi obiettivi del Tavolo Legalità e Sicurezza: “E’ ora di chiedere al governo di definire il settore musica spettacolo e cultura come un settore industriale strategico. Associazionismo e volontariato, a mio avviso, non possono essere gli unici soggetti ad occuparsi di questo settore”.

La Redazione

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