Per quello che riguarda l’amplificazione del basso ho trovato al NAMM 2015 alcuni prodotti molto interessanti. Va detto che ormai quasi tutti gli amplificatori da basso si presentono con lo stadio finale in switching digitale. I vantaggi sono troppo ovvi: grande potenza, efficienza praticamente al 100%, ma peso e ingombro ridotto.
Nexus si chiama la nuova testata digitale da 1000 watt di Laney, che però ha all’interno anche due valvole preamp AX7. La sezione eq offre anche il controllo semi-parametrico sulle medie, con possibilità di scegliere anche la campana (tipo shape) dell’intervento, molto utile. Inoltre ci sono delle features sfiziose, come la sezione di effetti incorporati, con riverbero, chorus, octaver e harmonizer, che vengono controllati da potenziometri con doppia funzionalità, cioè girando a sinistra aumenta un tipo di effetto, girando a destra invece l’altro. Il potenziometro del volume è un push/pull che così diventa anche mute, come anche il controllo rotativo chiamato “Touch”, che gestisce la compressione.
La testata può essere abbinata ai nuovi cabinet 4×10”, 2×12” e 1×15”, che hanno un gran suono, essendo però leggerissimi. Su insistenza del product manager, ho dovuto alzare personalmente uno dei cabinet e devo ammettere che il rapporto volume cassa vs. peso è stupefacente. Potenza inaudita e basse belle rotonde, ma ferme. Best compliments.
Hartke si è fatta vedere con ben tre testate nuove al NAMM, la HA 5500, la LH 500 e la LH 1000 e il nuovo bass cabinet Hydrive 210, con due dei loro tipici altoparlanti ibridi (cartone/aluminio) da 10 pollici che distinguono il marchio apprezzato da grandi bassisti come Victor Wooten e Billie Sheehan.
La serie dei combo Kickback è stata aggiornata con un design che promette più potenza e peso ridotto, grazie agli amplificatori da 500 watt digitali incorporati. Disponibile in due versioni, KB12 e KB15, con rispettivi speaker da 12” o 15”, permette come si capisce già dal nome di posizionare i combo in modo inclinato, utile per sentirsi il suono più addosso. Nuovissima la serie di combo HD, sempre con amplificatori digitali e disponibile con 5 potenze diverse: 15, 25, 50, 75 e 150 watt.
Nuova testata digitale da 500 watt anche per Warwick. Piccola nelle dimensioni, la LWA 500 offre però tutto quello che serve: sul panello frontale controlli di gain, basso, low mid, high mid, treble, compressione, mute, ingresso line in, uscita cuffia e volume. Sul retro oltre all’uscita D.I. bilanciata, si trovano un’uscita per collegare l’accordatore, un’uscita line out, un loop send/return con potenziometro dry/wet abbinato per poter decidere la quantità di effetto da applicare, un microswitch per decidere se far uscire dalla D.I. il segnale pre o post eq e un microswitch per il ground-lift. Ribadisco: è veramente incredibile che cosa riescono a fare adesso queste testate digitali, e la Warwick LWA 500 ne è una prova esemplare.
Anche TC Electronic si è presentata al NAMM con una testa(tina) digitale e una serie di nuovi cabinet. Oltre ai classici controlli di gain, basso, low mid, high mid, treble, troviamo sul pannello un interruttore per il mute e i controlli rotativi per due canali separati TonePrint, la tecnologia di effettistica innovativa di TC. Sul retro si aggiungono un ingresso per il pedale di controllo, una porta USB, uno switch per attivare l’UTL, un ingresso analog in, l’uscita cuffia e l’uscita direct-out bilanciata. I nuovi cabinet da abbinare sono ben quattro: 4×10”, 4×12”, 2×10” e 2×12”. Vale anche qui la stessa cosa che ho detto per la testata Warwick, per di più grazie ai TonePrint viene offerta una tecnologia unica per controllare timbriche diverse e effetti.
Markbass non ha portato niente di nuovo ad Anaheim e lo stand era alquanto piccolino. Si vede che si tengono le novità per la fiera di Francoforte.