NAMM 2015: le hot-news sulle tastiere 2015

Tre dei più importanti produttori di synthesizer/tastiere, Roland, Korg, Nord e il costruttore del padre di tutti i synth, l’azienda americana Moog hanno presentato nuovi prodotti da tenere sott’occhio, al NAMM Show 2015.

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Chiamare “stand” lo spazio enorme che occupava Roland nella zona centrale del secondo piano del Anaheim Convention Center sarebbe un eufemismo. Negli ampi spazi delle tre demo room la faceva da padrone un synth molto piccolo, ma con un grande suono. Grazie anche al bravissimo dimostratore, che forse non aveva neanche 18 anni. E’ il nuovo JD-Xi e mi è proprio piaciuto molto. Essendo riuscito ad entrare la domenica mattina un po’ prima del solito, sono riuscito a farmi fare una demo privata, che ha svelato tutta la potenza di questo synth piccolo ma cattivo, con suoni belli e “cicciosi”. Veder lavorare questo ragazzo con grande abilità con lo step sequenzer (nel JD-Xi ci sono tutti i suoni della 808) e i vari potenziometri degli oscillatori, filtri, vocoder e compagnia bella, mi ha fatto scappare un sorriso di ammirazione.
Quando poi si è segnato sul suo iPhone con vero interesse anche il nome del gruppo che gli ho suggerito di ascoltare con attenzione, perché non lo conosceva, non ho potuto trattenere una vera risata. Chissà cosa penserà quando ascolterà per la prima volta “Autobahn” dei Kraftwerk!

Korg Kronos

La nuova Kronos, workstation di ultima generazione di Korg, dovrebbe mettere d’accordo da subito tutti. Per quello che sono riuscito a capire in fiera, è una roba potentissima! La prima cosa che faccio sempre quando devo provare una tastiera è ovviamente ascoltare i pianoforti. Beh, sono a dir poco strepitosi.
Per la Kronos Korg ha svillupato una nuova tecnologia. Non si parla più di campioni nel senso tradizionale. La chiamano Virtual Memory Technology (VMT), grazie alla quale si riesce ad eseguire samples di grandi dimensioni direttamente dal disco interno a stato solido! Spippolando un po’ a caso, mi è sembrato di capire anche che il processo di ricerca e navigazione sia molto fluido. Comunque quello che conta è che i suoni risultano estremamente vivi e potenti.
Abbiamo a che fare con una tastiera veramente importante. Complimenti!

Nord_electro5_2

Sembrava impossibile, ma alla fine ce l’hanno fatta. Come mi spiegava il product manager dell’azienda svedese Nord il nuovo Nord Electro 5 è arrivato appena due giorni prima di partire per il NAMM. La memoria è stata aumentata notevolmente e adesso è possibile splittare facilmente i suoni e creare dei multi-layer bellissimi. Tutti gli effetti adesso sono in stereo, e il workflow ancora migliorato fa della Electro 5 una tastiera molto performante per il settore live.

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Quando i synth modulari sono stati introdotti per la prima volta rappresentavano un vero confronto con l’ignoto per musicisti e pubblico. Con la concezione della musica tradizionale in mente, gli ascoltatori e i musicisti facevano fatica a capirne il vero potenziale. Forse c’era anche la paura che questo nuovo strumento potesse togliere lavoro ai veri strumenti e quelli che li suonavano. Di fatti il Moog Modular Synthesizer uscì di produzione più di 30 anni fa, e da quel giorno l’utilizzo a livello artistico è stato limitato all’uso di collezionisti ed università. Per fortuna adesso, dopo cinquant’anni Moog ha ricominciato a produrre di nuovo questi gioielli, con tre modelli: System 55, System 35 e il Model 15. Aspettiamo di vedere cosa ci combineranno i musicisti.

 

 

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