La band britannica Dry The River ha attraversato il Regno Unito durante la seconda metà di febbraio per promuovere il loro ultimo album Alarms Of The Heart. Lee McMahon ha scelto un sistema Yamaha QL1 per la gestione sia del P.A. che dei monitor.
“Ho dovuto prendere in considerazione la possibilità di caricare il set di controllo audio in un furgone insieme al backline, quindi la combinazione QL1 e Rio3224-D è stata la scelta ideale”, afferma Lee. “Il tour transitava in luoghi dove lo spazio era molto limitato, così ho scelto una soluzione di dimensioni ridotte. La dimensione del Rio3224-D mi permetteva di inserire il tutto in 6 unità rack, compresi i trasmettitori IEM, in modo da non consumare spazio prezioso. I proprietari dei locali erano inoltre molto felici di vedere le dimensioni della console quando usciva dal furgone!”
Con poco tempo a disposizione per la pre-produzione e utilizzando i P.A. a disposizione nelle varie location per tutto il tour, Lee aveva bisogno anche di una console che gli avrebbe permesso un setup rapido e un mixaggio di qualità.
“Con Yamaha File Converter, ho convertito il file dello spettacolo nel formato QL/CL, adattato poi utilizzando l’editor offline QL. Al primo soundcheck ho caricato lo show nel QL1 e lo spettacolo era pronto – il che significa che la giornata era estremamente priva di stress e sapevo esattamente cosa stavo facendo”, afferma Lee.
Lee ha gestito tutta la distribuzione verso gli altoparlanti attraverso le matrici della console, comprese le uscite left, right del P.A., sub e fill. Con Rio3224-D ha gestito tutti gli ingressi e le uscite del palco, con gli I/O del QL1 utilizzati per le mandate e ritorni degli effetti.
“Dante fornisce una interconnettività solida e mi ha dato il valore aggiunto per essere in grado di effettuare le registrazioni multitraccia di ogni spettacolo senza unità rack aggiuntive o interfacce audio”, continua. “Ho semplicemente collegato il mio computer portatile alla porta Dante secondaria della console, collegato gli ingressi Rio3224-D in Dante Virtual Soundcard (DVS) e premuto record in Reaper. E’ stato facile.
DVS mi ha anche permesso di fare il soundcheck virtuale prima che la band salisse sul palco, il che significa che ho un buon punto di partenza”.
La più grande difficoltà per Lee è stata la qualità e la quantità variabile di P.A. presente nei vari locali, sempre di dimensioni diverse. Oltre al QL1, l’app StageMix di Yamaha è stato un grande aiuto per domare ogni spazio.
“StageMix è stato estremamente utile. Durante il soundcheck lo uso muovendomi nella stanza. E’ ottimo anche per la distribuzione, in quanto sono in grado di regolare i master verificando delay e polarità mentre sono lontano dalla console,” continua Lee. “Durante lo spettacolo, il mio iPad è posizionato a destra del QL1 e utilizzo StageMix per regolare gli effetti in maniera indipendente dalla console – essenzialmente ho una serie di fader virtuali in più.”
Lee ha ricevuto molti commenti positivi su come la band suona, soprattutto nei piccoli locali dove spesso risulta difficile offrire un mix di alta qualità.
“La coerenza, la familiarità e l’affidabilità delle console Yamaha è sempre rassicurante e QL1 ha tutto questo e di più”, dice. “Essere in grado di operare rapidamente è ancora più semplice. QL1 è un piacere da usare tutti i giorni, la band è soddisfatta del mix negli in-ear più che mai e hanno molto meno a cui pensare tra soundcheck e spettacolo. Il tutto si traduce in un concerto migliore per tutti.”
Info: www.yamahaproaudio.com