Il suono di Jimi Hendrix è uno degli argomenti che un chitarrista nel corso della sua vita sentirà riproporre o discuterà centinaia di volte. Dalla chitarra, alle corde, agli effetti, i microfoni, le tecniche di registrazione, di ripresa, i miti, gli errori e chi più ne ha più ne metta; tutti questi fattori hanno contribuito a creare qualcosa che spesso a sentirne parlare sembra tanto misterioso quanto la magia nera.
Jimi Hendrix è però anche un’icona, un mito, una figura commerciale che vende moltissimo e che nei decenni si è fusa in modo indissolubile con quella della sua chitarra preferita: la Stratocaster.
Non ci stupisce quindi vedere questa operazione Hendrix portata avanti da Fender in una fascia di mercato medio-bassa a cui solitamente questi strumenti reissue sono negati.
“Il suo particolare stile nasce durante gli anni ’60” ci spiegano da Fender, “quando, a causa della scarsità di strumenti pensati per i mancini, Jimi si trovò a dover capovolgere un modello per destri, invertendo le corde, e trovandosi, di fatto, con i bassi che avevano maggiore porzione di corda tra capotasto e meccanica, con un conseguente aumento (leggero) della tensione e un suono più compatto, e i cantini una minor porzione di corda (sempre tra alberino e capotasto), il che rendeva più agevoli quei bending e quei vibrati profondi che divennero parte integrante del suo stile; senza contare il particolare contenuto armonico che il pickup al ponte invertito, con l’angolo opposto rispetto alla tradizione, riusciva a rivelare.”
“Da quel momento, l’identificazione di Jimi con la Stratocaster diviene praticamente totale: l’uomo e la chitarra, a volte torturata, bruciata sul palco, divengono una cosa sola, sublime simbiosi in uno stile chitarristico unico, eclettico e seminale come nessun altro” continuano da Fender.
Oggi, il mito di Jimi Hendrix, la sua leggenda, rivivono attraverso uno strumento che ricostruisce, adattandole ai destrorsi, le caratteristiche che rendevano così unica la Strat nelle mani del virtuoso chitarrista di Seattle: la Jimi Hendrix Stratocaster, infatti, ha paletta reverse, per ricreare la stessa tensione sui bassi che rendeva unico e compatto il sound di Jimi, mentre i cantini più morbidi favoriscono bending e vibrati.
Allo stesso modo, i pickup American Vintage ’65 “grey bobbin”, anch’essi invertiti, riproducono fedelmente la configurazione originale di una chitarra per destri nelle mani di un mancino.
Questa Strato, non ce lo nascondiamo nonostante il nostro amore per questa chitarra, è un’operazione commerciale bella e buona. Portare una Strato mexican con i setting e la configurazione di Jimi Hendrix equivale a creare un ibrido da quello che già al tempo fu un ibrido. Tuttavia al prezzo di 810€ può essere l’opportunità per chi ha un basso budget di avere una chitarra che, in qualche modo, va alla ricerca di un suono divenuto epico ed intramontabile.
Info: www.fender.com