Fender ha lanciato in questi giorni una grande operazione di svecchiamento di uno dei suoi amplificatori famosi. Con la nuova linea Bassbreaker la casa americana ha prodotto degli ampli per chitarristi che amano le saturazione tipiche di oltre oceano, il suono robusto del Bassman ma anche quelle sonorità versatili che vanno dai puliti rotondi ai crunch pieni di armoniche.
Non credo sia un caso il nome scelto da Fender. Bassbreaker sembrerebbe infatti l’unione tra la parola “Bassman” e “Bluesbreaker” che invece fu uno dei più famosi amplificatori che la concorrente Marshall produsse da metà anni ’60. Questa serie desidera quindi essere un ibrido tra le sonorità inglesi e quelle americane? Anche l’aspetto sembrerebbe confermarlo.
Il più piccolo combo di questa nuova serie è il Bassbreaker 007 Combo, che come un agente segreto si è infiltrato tra le linee ‘nemiche’ per carpirne i segreti.
Si tratta di un combo valvolare animato da una coppia di valvole 12AX7 per la preamplificazione ed una singola valvola EL84 nel finale, per una potenza complessiva di 7W in Classe A.
I controlli sono quelli familiari a tutti, con potenziometri per basse, alte e medie ed una quarta opzione per cambiare lo stile vintage con uno un po’ più aggressivo. Questo switch infatti agisce da boost sulle alte per aumentare il gain e aggiungere più armoniche in questo range di frequenza.
Il combo si sfoga su di un singolo cono da 10″ 8-Ohm Celestion Ten 30, ma i chitarristi che vogliono di più possono aggiungere un cabinet Fender BB-112 o BB-212 formando un mini-stack leggero e portatile.
Tra i dettagli degni di nota notiamo l’uscita line output che permette di connettersi ad un ampli più grande oppure direttamente ad una interfaccia per la registrazione. Questa uscita infatti bypassa il cono e consente di registrare anche senza una microfonazione diretta.
Fender scherza un po’ sulla natura ibrida tra il britannico ed il Made in USA di questa serie. Già lo ‘007’ nel nome dice molto, ma la frase sibillina “l’agile Bassbreaker 007 Combo fornisce deliziosi crunch agitati, non mescolati”, dice tutto il resto.
Chissà se i cugini britannici l’avranno presa con il loro solito aplomb.
Info: www.fender.com