Fondata nel 2004 da George Petersen, storico dell’audio, ed ospitata nel NAMM Museum of Making Music, la TECnology Hall of Fame è un riconoscimento che vuole rendere onore e tramandare anche ai più giovani il contributo fondamentale che certi dispositivi audio hanno avuto nella storia della musica e della tecnologia audio.
Ogni anno una commissione di oltre cinquanta esperti di audio tra cui autori, educatori, ingegneri e professionisti scelgono un certo numero di candidati che potranno essere ammessi in questa prestigiosa lista.
Quest’anno entrerà a far parte dell’Olimpo dei prodotti audio del passato (devono avere almeno 10 anni) una delle più famose, utilizzate ed emulate unità di delay/riverbero di sempre: il Roland RE-201 Space Echo.
Il Roland RE-201, creato dalla casa giapponese nel 1973, non fu il primo delay a nastro, ma è stato scelto perchè fece fare a questo tipo di delay il salto di qualità che lo resero il più celebre nel giro di pochissimo. Roland aggiunse controlli sofisticati come la velocità variabile del nastro, un mixer a tre input, dodici modalità di delay e un riverbero integrato. Completamente un altro livello rispetto ai concorrenti dell’epoca.
Fu sviluppato da Ikutaro Kakehashi, la cui compagnia Ace Tone produceva organi, rhythm machine e delay a nastro. Quando Kakehashi nel 1972 fondò la Roland, uscirono a breve i primi modelli delay/echo RE-100 e RE-200, ma fu solo nel ’73 che uscì il modello RE-201, destinato a divenire il preferito di artisti come Bob Marley, David Bowie, i Pink Floyd e molti altri.
Ancora oggi queste unità a nastro sono molto ricercate. C’è che spende migliaia di euro per accaparrarsi le poche unità originali funzionanti e chi invece si ‘accontenta’ di utilizzare una delle molte emulazioni digitali che sono state messe in commercio sotto forma di plug-in. Insomma il suono di questo delay è ancora ben presente in centinaia di dischi che escono ogni anno.