Clay Paky incontra il LD Ken Billington

Il seminario di illuminazione scenografica di Ken Billington, unico in Italia, anche sotto il profilo dell’importanza, ha visto la partecipazione di Lighting Designer, Direttori della fotografia, profesionisti ed operatori del settore.

L’evento Lights-Up fa parte di un format creativo pensato da Clay Paky per condividere una serie di storie esemplari e di case histories di successo qui in Italia e nel mondo. Di recente si è svolto in Turchia un evento con Patrick Woodroffe (LD impegnato con la musica, la moda, l’arte e l’architettura), il 18 novembre in Spagna con Al Gurdon (specializzato in grandi produzioni televisive e music shows tra cui MTV Awards, Eurovision Song Contest e cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici di Londra 2012) e per finire, appunto, in Clay Paky con Ken Billington.

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Billington, nato nel 1946, è davvero uno straordinario testimone di come la luce sia cambiata nel corso di 45 anni. Con ironia, racconta di aver cominciato ad interessarsi di lighting design alla sorprendente età di nove anni e da allora di non aver mai più smesso. Dopo aver lavorato anni presso il teatro del gruppo amatoriale delle scuole superiori, cominciò a frequentare i corsi del “Lester Polakov Studio and Form of Scenic Design” e assiduamente i teatri di Manhattan “Dove restavo seduto ad osservare, anche per intere giornate, tutto quello che accadeva. Fino al giorno in cui mi rivolsi alla persona che avevo seguito con maggiore attenzione, per chiederle di lavorare con lei. Avevo 19 anni e nessuna qualifica, ma la leggendaria e innovativa LD Tharon Musser mi prese con sé”.

Il musical A Chorus Line, illuminato da Tharon Musser, è stata la prima produzione di Broadway ad utilizzare una consolle computerizzata. “Tharon Musser mi mise al lavoro presso l’American Shakespeare Festival a Stradford nel Connecticut, e in seguito, per diversi anni, divenni suo assistente a Broadway, fino a quando mi spinse a cominciare a lavorare per mio conto”.

A 22 anni, Ken Billington diede l’avvio alla sua personale carriera professionale tra produzioni teatrali e liriche, televisive, architetturali e parchi tematici, conquistando riconoscimenti e premi. Ma Billington deve certamente la sua fama alle 96 produzioni di Broadway che ha illuminato e tra cui spiccano Sweeney Todd e Chicago, il più duraturo musical della storia.

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Il musical Don’t Bother Me, I Can’t Cope del 1972 fu la prima produzione di Broadway curata personalmente da Billington. L’esposizione del metodo e la lettura degli schemi tecnici, sono quasi sembrati in contrasto con l’idea di una creazione libera e personale di un disegno luci.

Molto più semplicemente “il complesso lavoro di documentazione cartacea risponde tanto alle esigenze di produzione dello spettacolo, quanto alla richiesta di efficienza imposta dagli enormi investimenti dell’industria del teatro di Broadway che scoraggiano ogni processo creativo del tutto improvvisati. Lavoro che non interferisce con i personali processi emotivi di creazione ed elaborazione delle diverse ambientazioni luminose dello show. Se si rendessero necessari dei nuovi interventi per migliorare lo show o per rispondere con maggiore precisione alla visione del regista, tutto il materiale cartaceo verrà immediatamente adeguato”.

Quando ha iniziato a lavorare a Broadway, tutto era elaborato e controllato manualmente. Nel corso degli anni, Ken Billington non solo ha accolto con favore la crescente rivoluzione elettronica nel settore delle apparecchiature, ma è stato in prima persona impaziente promotore della evoluzione e della diffusione delle nuove tecnologie luminose a Broadway grazie alla collaborazione attiva con le aziende.

Lo scorso Novembre, Ken Billington è stato inserito nella Theater Hall of Fame a Broadway. A corollario del Seminario di Ken Billington, gli ospiti hanno potuto prendere parte alla dimostrazione delle innovazioni più interessanti di Clay Paky, hanno partecipato alla scoperta della Biblioteca della Luce ancora in piena espansione e alla visita guidata del MoMS sorto recentemente in Azienda: il Museo dell’Illuminazione Scenografica Moderna che attraverso sale tematiche e interattive, ripercorre le tappe più significative che l’industria dell’illuminazione dinamica ha affrontato dalla metà del secolo scorso ad oggi.

Info: www.claypaky.it

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