Partendo dal presupposto che non abbiamo molto da condividere che non sia già stato detto e riportato nelle live news dalla fiera, proviamo a passare in rassegna quelle che sono state le novità più interessanti o attesa di questo PL+S, che non è stata certamente un’edizione entusiasmante nel settore specifico del sound reinforcement, e non solo…
Per l’ennesimo anno di fila a farla da padrone sono stati i vari sistemi a “colonna” più o meno grandi e più o meno originali e che spesso trovano differenze solo per numero di “gadget” e prezzo. Ne esistono ormai per tutti i gusti e per tutte le tasche, ad ognuno il suo…
In fatto di sistemi “large format” ha fatto il suo debutto sul mercato il nuovo Sub di L-Acoustics KS28, una notizia che farà felici gli utilizzatori di questo marchio nel mondo dato che le specifiche promettono di aumentare ulteriormente le prestazioni rispetto al precedente SB28 rimanendo in un peso abbastanza contenuto. Ci troviamo di fronte ad un classico doppio 18’’ con il sistema di raffreddamento LVent – brevetto dell’azienda francese – e pilotato dal nuovo finale processato LA12X. Lo vedremo ed ascolteremo presto…
Siamo ben felici di apprendere che l’azienda APIA Audio ha lanciato sul mercato il Sub RMSFORCE basato su M-Force di Powersoft, una tecnologia rivoluzionaria che avevamo accolto con grande entusiasmo fin dal suo ingresso sul mercato. Qui è declinata all’ennesima potenza, su un bel “bambinone” con doppio 22’’ che sarà tutto da ascoltare. Anche in questo caso, probabilmente presto…
Ad onor del vero non può non fare notizia anche il lancio di VERO (notare il deprimente gioco di parole ndr), un nuovo Line Array proposto da Funktion One. Lo stesso Tony Andrews ci ha parlato con toni entusiastici – ovviamente – del suo nuovo sistema che viene proposto come pacchetto completo, dai box, ai finali, ai cablaggi fino a fly-cases, coperture water proof comprese. “Ci abbiamo messo sei anni per uscire con questo nuovo sistema perché abbiamo disegnato con perizia moltissimi componenti…” ci confessa Tony, mentre ci mostra alcuni particolari del rigging decisamente ben fatti e funzionali, almeno alla vista ed al tatto. I cabinet sono di diverse tipologia a seconda della dispersione orizzontale (60°, 90°…), e tutto il sistema, sub compresi, è pilotato da amplificatori Lab-Gruppen PLM 20K44.
Non ci piace in generale parlare di “suono”, intenso come qualità in senso assoluto, ma chi si è fatto notare certamente nel piazzale dedicato all’ascolto dei sistemi da concerto è stato il nuovo AiRAY di CODA Audio. Forse un setup azzeccato, sicuramente la presenza dei moduli mediobassi posti dietro all’aray, ma fatto sta che in molti sono rimasti impressionati dalla qualità del sistema nato dal reparto R&D di questa azienda che negli ultimi anni ha dimostrato di saper azzardare e sperimentare, centrando a quanto pare un primo risultato.
Si tratta di un sistema tre vie con doppio 12”, due driver da 6” e copertura orizzontale variable tra 90°, 120° o 105° asimmetrici per i top, doppio 15” per i sub in array (comunque compatti e utilizzabili come medio-bassi) e classico ground sub 2×18” a completamento del tutto. AiRAY può contare su due tecnologie proprietarie di CODA come DDPDriver (Dual Diaphragm Planarwavedriver) e il sensore AiCOUPLER dedicato al controllo della linearità di fase del subwoofer tramite DSP dedicato.
Da dB Technologies abbiamo assistito alla prima mondiale di VIO, una nuova serie line array che segna un nuovo percorso per l’azienda bolognese. Di fatto è il primo sistema realizzato in legno e punta con decisione ad una fascia di mercato alta. Il modulo array VIO L210 è un cabinet simmetrico equipaggiato con doppio 10” e driver in guida d’onda da 1,4”mentre il subwoofer sempre attivo VIO S318 ha una particolare architettura che prevede tre altoparlanti da 18”! Siamo rimasti molto colpiti dal low-end prodotto dal triplo subwoofer S318 che produce, da specifica, 2700W RMS e un max SPL di 143dB. Interessante il sistema Phase-Plug, appositamente progettato per funzionare anche come tromba. La parte di amplificazione è affidata al nuovo e potente modello DigiPro 3, con il software di controllo RdNet già in programma. Al PL+S allo stand di dB Technologies si è visto anche il ritorno delle “bestseller” Opera, proposte adesso in tre nuove versioni. Abbiamo anche notato che tutti i nuovi prodotti dell’azienda sono caratterizzati da un nuovo logo aziendale, con un design “black”, più moderno, semplicistico e…rock.
Emenaule Morlini, nel video a seguire, ci ha illustrato le novità proposte al PL+S 2016 da RCF. Nel comparto line array “large Format” di sicuro interesse il nuovo HDL 50-A, che va a completare – verso l’alto – la famiglia HDL. E’ un modulo line array attivo a tre vie pensato per grandi eventi con 2 woofer da 12”, 4 midrange simmetrici da 6,5” e due driver da 2” ed un potente amplificatore digitale integrato da 4400 W. Grazie ai magneti al neodimio avanzati e al nuovo alloggiamento innovativo in compensato leggero e polipropilene pesa soltanto 56 kg. Per saperne di più guardatevi il video sotto!
Nessun nuovo sistema audio da parte di un altro brand molto seguito. Da d&b audiotechnik arriva invece una nuova release software, sviluppata al fine di prevedere l’impatto acustico negli eventi all’aperto ed utile dal momento che l’organizzatore (o chi per lui a seconda della legislazione vigente) deve stesso fornire delle certificazioni adeguate. La nuova release, che gira su PC, modella la propagazione del rumore di fonti complesse come line array e matrici subwoofer, al di fuori dell’area di ascolto del pubblico, e applica i risultati su una carta geografica del terreno in 3D. Si può così calcolare l’impatto “far field” di un sistema di diffusori d&b all’aperto, applicando gli standard ISO 9613-2 e Nord 2000.
Da qualche tempo Pioneer Pro Audio ha fatto il suo ingresso ufficiale nel mercato del touring e il nuovo subwoofer doppio 18″ caricato a tromba XY-218HS sembra avere tutte le carte in regola e, a conferma di ciò, la scelta come sub resident di uno dei club più famosi della storia…
E’ equipaggiato con due diver da 18″ (con bobine da 4 pollici) che “guardano” ai due lati dello chassis con una tromba opportunamente disegnata che riesce a esprimere 139dB RMS con 145dB di picco sulla carta (foto). Il subwoofer è stato pensato per avere un un attacco veloce e per riprodurre correttamenre le frequenze da 33Hz a 150Hz. E’ consigliato da Pioneer Pro Audio per essere abbinato ai diffusori a due vie XY-122 e ZY – 152.
La possibilità di installare una griglia metallica sulla parte anteriore del diffusore, proteggendolo così dal pubblico “indisciplinato” dei club, lo rende particolarmente adatto a questo tipo di impiego. Oltre all’utilizzo in situazioni fisse è stato anche appositamente progettato per dare la massima facilità di trasporto, con maniglie su tutti i lati del cabinet per rendere il carico dentro e fuori dai trucks più semplice.
Clair Bros ha presentato il successore del famoso stage monitor 12AM. Il nuovo 1AM guadagna un driver coassiale con un unica sorgente di emissione sonora che dovrebbe aiutare non poco in quanto a coerenza e fuoco all’ascolto. Verificheremo presto se ha la stessa bella “pacca” decisa ma accomodante del suo antenato.
Novità sostanziale da Clair la presentazione di 1AM+ il primo monitor attivo mai prodotto dall’azienda. Può contare su un woofer, sempre coassiale da 15’’, e un driver da 4’’ e si candida per essere utilizzato in situazioni più “toste”, dove è necessaria maggior pressione sonora: drum fill, wedge bass etc. etc.
Sempre coassiali sono i piccoli diffusori da 8’’ point source 8CX, e 5CX da 5’’ che potrebbero essere indicati per front-fill, piccoli monitoraggi o rinforzi sonori in genere.
Guardando a soluzioni più compatte, segnaliamo Mackie Reach, un sistema progettato per fornire una copertura ultra-wide, sia per un pubblico in sala sia per i musicisti, funzionando così da monitoraggio personale. Espediente tanto semplice quando geniale, anche se ovviamente bisognerà verificarne la bontà sul campo. La tecnologia ARC (Amplified Radial Curve) di Mackie utilizza tre driver ad alta frequenza angolati in orizzontale, che sono accoppiati con i driver per le basse frequenze ad alta potenza distanziati verticalmente. Questi forniscono 150 gradi di copertura, e combinato con il sistema di monitoraggio personale EarShot, si ottiene un totale di 250 gradi di copertura. L’unità dispone anche di streaming wireless integrato tramite Bluetooth, così che gli utenti siano in grado di collegare via Bluetooth i dispositivi iOS o Android, senza la necessità di cavi aggiuntivi. Di Reach ci viene comunicato chiaramente anche il prezzo (una cosa che apprezziamo ndr) e avrà una prezzo di $ 1,249.99, una cifra molto attraente per quegli artisti che hanno bisogno di un sistema efficiente ma compatto in gradi di diffondere ins ala e sul palco.
Novità allo stand FBT con la serie Ventis che comprende Ventis 115, 112, 110, e 206. Tutti modelli sono bi-amplificati, con finali in classe D da 700W RMS per il reparto LF e con amplificatore da 200W RMS in classe H/AB per gli alti. Sono tutte dotate di un processore di segnale digitale con display grafico e driver a compressione B&C, espressamente progettato. Ci sono sembrate ben fatte, solide e…con tutto ciò che serve, ma senza inutili fronzoli. Una spiegazione office nel video sotto a corredo:
Sempre parlando di sistemi compatti, da segnalare anche il sistema KUBIX di NEXT-Proaudio. Abbiamo avuto la fortuna di visitare la sede principale lo scorso anno in Portogallo dove abbiamo potuto dare uno primo sguardo esclusivo al nuovo prodotto KUBIX, progettato come una soluzione di installazione ad alto rendimento per i locali e club.
La famiglia si compone attualmente di 6 modelli di altoparlanti coassiali a due vie: K5 (5 “, esteso LF, passiva), K5 + (5”, ad alta sensibilità, passiva), K8 (8 “, passiva) K8A (8”, attiva 2 vie con DSP), K12 (12 “, passiva) e K12A (12”, attivo a 2 vie con DSP).
Questi modelli full-range sono integrati da subwoofer ad alte prestazioni: K10s (10 “, passiva), K10sA (10”, attiva con DSP), K12s (12 “, passiva) e K12sA (12”, attiva con DSP). Entrambi i modelli sono in grado di alimentare satelliti passivi, come K5, K8 e K12, così come le altre unità della gamma NEXT-proAudio.
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