Se Antares con Auto-Tune ha praticamente inventato la correzione dell’intonazione, negli ultimi anni secondo me è Celemony, con Melodyne, ad aver fatto le mosse migliori per guadagnare il favore di professionisti e non.
Ora con l’uscita di Melodyne 4, Celemony cerca di rendere ancora più totale l’intervento sulle tracce di cui è capace il suo software. Non solo l’intonazione ed il tempo, ma anche il suono ora può essere scolpito con precisione chirurgica nota per nota.
Presentazione
Melodyne 4 Studio, la versione più professionale e completa che recensiamo qui, è l’aggiornamento più importante nella storia della compagnia. Il software infatti è stato profondamente cambiato e migliorato, con diverse aggiunte e upgrade per un lavoro non solo più veloce ma anche più esteso e creativo.
La cosa che subito salta all’occhio, perchè prima non c’era, è il Polyphonic Spectrum Shaper Sound Editor. E’ uno strumento di sound design completo delle tracce per lavorare sull’equalizzazione della traccia e sul suo contenuto armonico andando così ad ottimizzare il suono oppure a stravolgerlo per ottenere versioni synth o robotiche delle voci o fare sound design creativo di qualsiasi fonte.
C’è poi il DNA Direct Note Access, un’altra cosa che si attendeva da tempo, che consente lacorrezione dell’intonazione anche polifonica, su di un numero illimitato di tracce. Da non trascurare è anche il nuovo editor del tempo, che consente di gestire un time stretching precisissimo in multi-traccia, anche di un intero pezzo, nel caso abbiate un pezzo che non potete rifare, magari live, che tira un po’ avanti e indietro.
Il Tempo Editor rileva il tempo e le sue fluttuazioni nelle tracce, soprattutto quando non si registra a click. Anche senza registrare a click quindi si può intervenire con tagli ed editing senza problemi, potendo dare al pezzo poi una sistemata anche sulla scala temporale. Si possono sistemare tracce live che corrono troppo, dare più vita ai sample, o correggere un gruppo che si prende troppe libertà. Le possibilità anche qui sono davvero molte.
La Prova
Personalmente ho subito avuto un grande sollievo nell’aprire tutte le sessioni Melodyne sulle voci separate e vedere finalmente che il programma le riconosce e può visualizzarle tutte nella stessa finestra. Una delle cose più utili in assoluto è di poter fare non solo il Transfer di tutte le tracce in un solo colpo, ma anche di poter passare velocemente da una all’altra nella stessa finestra, o addirittura intonare una traccia avendone un’altra sovrapposta come riferimento. Questo è utilissimo se avete delle voci correlate, tipo un doubling o dei cori. Potete, come ho fatto io in uno degli esempi che trovate sotto, realizzare una copia di una traccia e da questa creare un coro armonizzato nota per nota. Siamo al top.
Nelle prove che ho registrato potete trovare due set di samples. Il primo è relativo ad una traccia piano e voci in cui ho cantato sia voce che cori naturalmente senza troppo stare attento all’intonazione e poi li ho successivamente aggiustati con Melodyne. In questo arrangiamento ho anche aggiunto una copia della voce principale che, tramite il Sound Editor, è stata trasformata in stile megafono e poi posizionata in sottofondo per realizzare delle ripetizioni timbricamente interessanti tramite un delay.
Il secondo set di samples invece è dedicato a tutti coloro che, per esempio, in studio si vedono arrivare il cantante folk chitarra e voce (senza voler generalizzare su tutta la categoria) che canta senza aver la minima idea di cosa voglia dire l’intonazione. Voi esasperati alla quarantesima take decidete di tenere la meno peggio e vi armate di pazienza, e di Melodyne 4 Studio.
E’ chiaro che sarebbe meglio avere delle tracce già ben intonate al 99%, ma questo cantante è proprio un animale da cortile e non va dritto nemmeno a spingerlo. Ecco che con un po’ di lavoro e questo nuovo Melodyne potete tirare fuori un risultato decente, intonato e magari utilizzare la voce corretta per creare un coro che supporti l’esecuzione principale.
In questo caso ho cercato proprio il caso disperato. Il nostro cantante folk ha anche una chitarra scassata e che non tiene l’accordatura. Sarebbe meglio rompergliela in testa, per il bene della musica, ma decidete di portare a casa il lavoro comunque e, con molta più pazienza di prima, utilizzando l’algoritmo polifonico di Melodyne sistemate la chitarra, ottenendo un bell’arpeggio intonato ed a tempo.
Infine, per non farci mancare nulla, ho utilizzato anche il Sound Editor sulla chitarra. Ho creato una copia della chitarra ed ho realizzato una versione synth che ho poi aggiunto in sottofondo con un delay per un effetto ancora più creativo e di riempimento.
Insomma, la morale è che da questo cane di cantante folk avrei dovuto farmi pagare il doppio. Melodyne 4 Studio qui vi salva veramente la pelle.
Conclusioni
Melodyne 4 Studio è la miglior versione di questo software mai realizzata. Io non ho mai amato gli algoritmi automatici di questi software, il risultato nella maggior parte dei casi continua a non essere soddisfacente, ma se vi mettete in manuale la naturalezza del suono ora è molto migliore, anche quando vi spingete un po’ oltre con gli stretch e i cori virtuali.
Certo l’effetto Cher è sempre dietro l’angolo, quindi bisogna fare attenzione e imparare ad usarlo bene, ma ora con le tracce di riferimento e la polifonia migliorata si possono davvero fare magie.
Il Sound Editor non è una cosa che vorrete utilizzare sempre. Appena lo aprite e ci giocate un po’ sembra fantastico, ma dopo un po’ continuerete ad utilizzare Melodyne per il suo classico core-business: intonare le voci. Però saprete sempre che c’è questa possibilità e quella volta che avrete bisogno una soluzione creativa, l’avrete a disposizione.
Vediamo un attimo i prezzi:
- Melodyne 4 Studio (versione completa) – 699€
- Melodyne 4 Editor (versione Studio senza Sound Editor e limitata ad una traccia per volta) – 399€
- Melodyne 4 Assistant (non ha le tracce illimitate e il tracking polifonico) – 299€
- Melodyne 4 Essential (ha solo le funzioni di intonazione principali) – 99€
A mio avviso è un software che qualsiasi studio deve avere oggi. Se settecento euro vi sembrano tante pensate a quanti lavori solo di intonazione delle voci potete prendere e ripagarvi il suo costo, ma soprattutto quanti problemi risolve poter sempre dare un’aggiustata qua e là e non avere l’ansia di una traccia voce sempre poco intonata nel mix finale. Quando non si hanno settimane ma giorni per registrare un disco, è un must, sia per chi ha uno studio professionale che per chi ha un home-studio.
Detto ciò non fate diventare questi software le vostre divinità, sono degli strumenti che aiutano, ma non devono sostituire la tecnica, l’intonazione e men che meno la capacità di un bravo cantante o musicista.
Info: www.celemony.com
Luca “Luker” Rossi
Redazione ZioMusic.it