Acrobati Tour di Daniele Silvestri: l’audio

Lo Zio si è recato a Padova per assistere allo show “Acrobati“, l’ultima creazione di Daniele Silvestri, protagonista di un tour teatrale di 31 date in tutta Italia al quale, visto anche l’enorme successo e il sold-out quasi ovunque, seguirà un’intensa stagione estiva ricca di appuntamenti live. Il tour, organizzato OTR Live di Francesco Barbaro, si è aperto il 28 febbraio a Foligno e si è concluso il 14 maggio a Palermo.
Lo spettacolo è intenso e articolato, suddiviso in due atti, con un cambio di scena a sipario aperto durante il quale i tecnici di Imput, il service a seguito, sostituiscono il fondale e introducono nuovi oggetti che trasformano il palco in un vero e proprio circo. Lo show dura circa 3 ore in cui un Silvestri estremamente divertito e giocoso presenta l’ultima sua opera ed esegue un’ampia carrellata dei più grandi successi, spesso stravolti e ri-arrangiati in modo originale e divertente.

All’interno del Gran Teatro Geox di Padova abbiamo trovato lo staff tecnico del tour immerso in una atmosfera di totale relax in cui si respira aria di professionalità e sicurezza che ha dato vita ad uno spettacolo di alta qualità sia per quanto riguarda gli aspetti visuali che sonori.

Parravicini_2016_04_26 DanieleSilvestri dbT 6808_Abbiamo incontrato il fonico di sala del tour Riccardo Parravicini, reduce da esperienze precedenti con Niccolò Fabi e con il trio Silvestri – Fabi – Gazzè, al suo primo tour con Daniele.

ZioGiorgio: bentrovato Riccardo, com’è composto il PA e la regia F.O.H. di questo tour?

Riccardo Parravicini: è una configurazione semplice, facile da gestire e di qualità nonostante i molti strumenti presenti sul palco. In regia utilizzo un mixer Avid Profile con 96 canali totali in grado di gestire gli otto musicisti con percussioni varie, vibrafono e marimba, due tastiere, chitarre, basso, batteria e voce per un totale di circa 60 canali. Il P.A. è costituito da un impianto d&b Q1 e J-Sub gestiti con sistema virtual. Non abbiamo outboard esterni, tutto è gestito direttamente del banco.

ZioGiorgio: invece per quanto riguarda la scelta dei microfoni?

Riccardo Parravicini: durante le prove del tour abbiamo sperimentato in collaborazione con dB Technologies il sistema wireless Beyerdynamic TG1000 con capsula Beyerdynamic TG V70 W. Daniele ne è rimasto subito soddisfatto, così come me e Stefano Mariani, responsabile della regia di palco. Lo stile canoro dell’artista è particolare e per valorizzarlo a pieno la resa deve essere molto naturale. La scelta si è rivelata essere quella giusta anche per altri aspetti, prima di tutto l’affidabilità dei sistemi. In più di 30 date non abbiamo mai riscontrato un problema.

ZioGiorgio: com’è andata la produzione e come ti sei trovato con i musicisti?

Riccardo Parravicini: l’allestimento durato una settimana in cui ci siamo confrontati su molte cose mettendo a disposizione ognuno la propria esperienza. Molte scelte sono state fatte da Stefano Mariani che collabora con Silvestri da molti anni. Ho replicato ciò che avevano fatto in prova, e tutto ciò che mi arriva in F.O.H. è ben arrangiato e non ci sono state grosse difficoltà.
Daniele è una persona adorabile come del resto tutti gli altri musicisti, parte di essi alla prima esperienza a parte Piero Monterisi alla batteria e Gianluca Visiti alle tastiere che seguono Daniele sin dagli esordi. Per me è la prima esperienza con Silvestri, anche se ho già seguito il trio Silvestri Fabi Gazzè e collaboro con Fabi da molti anni. Mi auguro di prendere parte anche al tour estivo.

ZioGiorgio: un commento finale sul service?

Riccardo Parravicini: Input Studio è un service composto da professionisti giovani e tecnicamente molto bravi, educati e presentabili, cosa che non fa mai male. Non sentire gente che urla sul palco è sempre bello.

Mariani_2016_04_26 DanieleSilvestri dbT 6820_Una delle novità di questo tour arriva dal palco, con un setup particolare che aveva l’obiettivo di semplificare il più possibile la gestione dei suoni provenienti dai numerosi strumenti, tenendo alto lo standard qualitativo. Abbiamo intervistato il fonico di palco Stefano Mariani.

ZioGiorgio: so che segui Silvestri da parecchio tempo, raccontaci il setup del palco.

Stefano Mariani: utilizzo un banco SD8 della DiGiCo praticamente pieno, mi sono rimasti solamente 4 canali per gli ospiti. La novità di questa produzione è data dal fatto che il palco è completamente muto, per mezzo del monitoraggio completamente in-ear e non sono presenti né side né sub. Parte degli in-ear sono stati forniti da Live Zone di Pescara, un paio di musicisti hanno gli Earfonik di Isola dei Liri e altri due utilizzano sistemi Shure.
Lavoro con Silvestri da 13 anni e negli ultimi 2 anni abbiamo deciso di utilizzare sistemi Sennheiser EW300 G3 per tutti quanti comprese le comunicazioni con i backliner e con il personale del service.
Piero Monterisi (batterista ndr), da sempre abituato ad un monitoraggio importante ha apprezzato questo cambio di sistema tanto che ha rinunciato volentieri anche al sub. Questa scelta ha semplificato di molto il lavoro di Riccardo in sala, mentre il mixaggio sul palco è diventato più veloce. Il passaggio agli in-ear è stato indolore e molto gradito dalla band.

ZioGiorgio: Riccardo ci parlava dei TG1000 ma a quanto pare anche tu hai suggerito questo modello. Puoi dirci le tue impressioni?

Stefano Mariani: pensa che ho testato per la prima volta il TG1000 di Beyerdynamic proprio in un tour ed è stata un’ottima scoperta, grazie anche alla semplicità d’uso. La decisione di utilizzare sistemi radio per voci e monitoraggio avrebbe potuto complicarci la vita sul palco, invece il settaggio del TG1000 è veloce, semplice ed intuitivo. Soprattutto, il fatto che questo sistema permetta di selezionare le frequenze in tutta la banda UHF, riduce notevolmente il problema delle interferenze. Nei teatri di questo tour la situazione era abbastanza protetta, ma il full range può rappresentare un grosso vantaggio in situazioni più “affollate”, ad esempio sui palchi outdoor di grandi festival, dove trovare frequenze libere da interferenze è tutt’altro che immediato.
L’artista utilizza un sistema wireless Beyerdynamic TG1000, mentre le altre voci utilizzano TG V50d. Abbiamo poi attinto altri modelli dal catalogo Beyerdynamics: sul basso utilizziamo un microfono M99, dei M88 TG per i fiati e sempre Beyerdynamic MC 930 e TGD57C per la batteria.

ZioGiorgio: so che Silvestri utilizza molti effetti sulla voce. Come li gestisci?

Stefano Mariani: l’outboard è costituito da un Lexicon PCM91 per il riverbero sulla voce di Silvestri e da un SPX990 di Yamaha per l’algoritmo di pitch sempre sulla voce. Utilizziamo parecchi effetti, tanto è vero che fino a poco tempo fa erano presenti fisicamente due microfoni, di cui uno passava per la pedaliera o per un multi-effetto che gestivo io. Recentemente siamo passati ad un singolo microfono che controllo dalla mia postazione con un canale per l’effetto megafono e un canale con pitch 3 semitoni sotto.
In questo tour abbiamo cominciato a giocare un po’ di più con l’effettistica, ottenendo un risultato che si avvicina ancora di più al disco e sembra che sul palco tutti si divertono di più.

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Infine abbiamo avuto l’onore di conoscere uno dei backliner più noti del panorama italiano, Andrea Perez Peretti, autore di numerosi video educativi ricchi di informazioni utili, dritte e consigli direttamente dal backstage dei più noti festival e tour italiani.

ZioGiorgio: bentrovato Perez! Raccontaci, tra un video e l’altro, come hai deciso di affrontare questo tour

Andrea Perez Peretti: il palco è abbastanza trafficato ma pulito: sono presenti il fonico di palco con il suo assistente, un microfonista e due backliner dedicati agli strumenti. Io mi occupo del backline dell’artista, delle percussioni e delle tastiere mentre Giampaolo Diletti cura il secondo tastierista, la batteria, chitarrista e basso.
Ho un workcase con triplo accordatore. Ho un Korg rack che utilizzo per le accordature di precisione e altri due accordatori collegati ad un mini amplificatore che serve sia per controllare le chitarre sia per dare più volume sull’accordatore che utilizzo per le chitarre classiche e acustiche.

ZioGiorgio: come gestisci in particolare il setup di Silvestri?

Andrea Perez Peretti: abbiamo risistemato una sua vecchia pedaliera, dotata di doppio line selector e triplo accordatore. Da qui posso gestire tutta una serie di chitarre collegate via cavo, controllando che la catena effetti per il brano in esecuzione sia corretta e senza la necessità di scollegare e ricollegare il jack. Gli ampli sono tutti fuori scena e senza iso-box in configurazione main e spare con volumi non eccessivi.

ZioGiorgio: quanto ci mettete ad allestire il tutto?

Andrea Perez Peretti: i tempi di allestimento sono veloci, grazie all’ottimo lavoro di ottimizzazione in fase di produzione del tour. Considera che nonostante ci siano 8 musicisti, molte chitarre, percussioni complesse e tante tastiere, in due ore e in estremo relax siamo in grado di preparare il tutto e al termine del concerto in mezz’ora siamo fuori dal teatro.

Walter Lutzu
ZioGiorgio Team

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