Aldo, Giovanni e Giacomo: The best of…

Sono già passati 25 anni da quando il trio Aldo, Giovanni e Giacomo (quante volte mi hanno detto dove avessi lasciato Giovanni e Giacomo ndr…) hanno fatto la loro apparizione nel programma che li consacrò al grande pubblico, il fortunato show Mai dire Gol condotto dall’altrettanto famoso trio della Gialappa’s band.
Per la verità la carriera dei tre attori, comici e registi iniziava qualche anno prima, in teatro, una dimensione che negli anni, nonostante i successi cinematografici, non trascureranno mai. Anche questo tour celebrativo nasce come uno spettacolo teatrale, anche se le dimensioni e l’impostazione della scenografia lo fanno più assomigliare a un concerto rock, con tanto di band live che arricchisce ed impreziosisce gag e siparietti.

Quello che abbiamo visto a Genova è uno spettacolo ben orchestrato e, seppur basato sugli ormai conosciuto sketch storici, sempre movimentato e mai monotono. Sul palco campeggiano tre grandi schermi per le proiezioni live e i contenuti multimediali e nel plot luci non manca nulla che non sia incluso in qualsiasi produzione di livello, compresi alcuni “specials” di grande effetto.
Dal punto di vista audio la “chicca” era la presenza del nuovo sistema NEXO M28, decisamente piccolo e compatto ma dalle prestazioni notevoli.
Tecnicamente lo show è stato ineccepibile, attori sempre ben illuminati, valorizzati e sonoro intelligibile e, quando necessario, sufficientemente coinvolgente. Come ci hanno detto i tecnici qui “l’importante è non far perdere una parola al pubblico e illuminare sempre i tre attori…” , una cosa solo apparentemente semplice ma dove si gioca la riuscita dello show stesso.
Le intervista partono da Daniele Paddeu, Responsabile di Produzione.

ZioGiorgio.it: ciao Daniele, come prima cosa grazie dell’ospitalità. Ti confesso che non quasi nulla di questo tour, e nemmeno so cosa aspettarmi. Vai a ruota libera e inquadraci la situazione.

Daniele Paddeu: è un tour come puoi vedere molto articolato e con dispiego di forze e tecnologie di non poco conto. E’ prodotto da Paolo Guerra che è lo storico Produttore di Aldo, Giovanni e Giacomo, il Produttore Esecutivo è Giuseppe Viggiano, anche lui da sempre al fianco del trio sia nei film, sia in teatro e poi ci sono io che sono in definitiva il Direttore di Produzione ma comunque più incline a gestire la parte prettamente tecnica.

ZioGiorgio.it: ci puoi dire quali sono le aziende alle quali vi site affidati?

Daniele Paddeu: il service è Joint Rent che l’azienda alla quale da sempre si affidano Aldo, Giovanni e Giacomo e che fornisce anche quest’anno audio, luci e strutture. C’è Show Live di Roma con la sua squadra che ci segue per quanto riguarda proiezioni e schermi a LED, regie e sistema Catalyst e La Diligenza di Franco Comanducci per il palco.
Abbiamo una cosa come 50 punti motore, 150 metri di alluminio, impianti e audio e ricco parco luce, tutto fly! Implementiamo con due o tre ground support in giro per l’Italia solo dove si rendevano necessari e siamo su un peso di circa 10-12 tonnellate, anche grazie al fatto che il PA è il nuovo NEXO che è molto leggero e compatto.

aldo giovanni giacomo 1

Daniele PAaddeu, Responsabile Produzione

ZioGiorgio.it: lo schermo e la pedana si muovono aprendosi e peraltro non è l’unica movimentazione. Puoi essere più dettagliato?

Daniele Paddeu: per la pedana abbiamo fatto realizzare i motori ad hoc, uno circolare a perno con spazzole ed gli altri due motori idraulici comandati elettricamente da un pulsante a mano. Quindi tutto ciò che entra ed esce lo si vede con un effetto di buio e fumo da quella pedana, che poi ospita anche la band. Per il resto anche lo scivolo che vedi in stage-right è mobile, come anche diversi pezzi di scenografia che entrano in concomitanza di alcune gag storiche; come non ricordare la montagna di Tor, qui è alta quasi 3 metri.

ZioGiorgio.it: criticità?

Daniele Paddeu: nulla di particolare anche se tutta la parte del rigging, che potrebbe apparire semplice, va gestita per bene. Ci sono diverse strutture che si integrano e come ti dicevo diverse movimentazioni, tanto e vero che gestiamo il lavoro come fossimo in una situazione teatrale, quindi con macchinisti al seguito. Per questo abbiamo deciso di portare in tour quattro rigger professionisti sempre, evitando di prendere personale su piazza, questi stessi rigger durante lo show possono occuparsi delle movimentazioni con più competenza.

Daniele ci introduce Giuseppe Viaggiano, col quale ci intratteniamo a fondo sala per una piacevole chiacchierata.

aldo giovanni giacomo 7

Giuseppe Viggiano, Produttore Esecutivo.

ZioGiorgio.it: Giuseppe Viggiano, produttore esecutivo. Giusto?

Giuseppe Viggiano: esatto, Paolo Guerra è il produttore storico del trio mentre io mi occupo della produzione sul campo, affiancato da Daniele Paddeu.

ZioGiorgio.it: si tratta uno spettacolo completo anche a livello tecnologico. Mai visti in questa veste Aldo, Giovanni e Giacomo o sbaglio?

Giuseppe Viaggiano: ci sono diverse novità, e a questa tornata la più importante è sicuramente l’utilizzo degli schermi video, una cosa che per diverse ragioni non avevamo mai fatto e che, come conseguenza, ha richiesto un’impostazione ripensata dello show stesso, più simile ad uno spettacolo “rock” giusto per capirsi.

ZioGiorgio.it: come mai non sono mai stati utilizzati prima i LedWall laterali? C’è una motivazione particolare legata alla volontà degli artisti?

Giuseppe Viggiano: il trio è certamente più legato ad un concetto teatrale, dove il contatto col pubblico è più diretto, uno schermo video in un certo senso filtra la performance stessa. In passato abbiamo comunque usato degli schermi centrali che servivano a completamento la scenografia, non avevamo una vera e propria regia live. Questo che è il tour celebrativo dei 25 anni di carriera, tocca grandi spazi e ha numeri importanti, quindi si rendeva necessario questo espediente al fine di valorizzare al meglio lo show e permettere al pubblico di godere della mimica e delle espressioni tipiche dei tre comici al meglio. Aldo, Giovanni e Giacomo sono comunque persone con le quali è semplice lavorare, abbiamo avuto un dialogo costante e costruttivo e alla fine questa scelta si è rivelata vincente…

ZioGiorgio.it: tornando al concept dello show, da dove siete partiti?

Giuseppe Viggiano: la scenografia riproduce un un circo/luna park, ed ha una connessione con un progetto che presto gli artisti presenteranno ma del quale posso dire poco o nulla. Comunque, come loro stessi all’inizio dello spettacolo dicono, è stato “Arturo Brachetti che li ha voluti inserire come dei saltimbanchi in questa scena magica”, una dimensione che calza a pennello.

aldo giovanni giacomo 10

Mattia Guerra, Assistente di Produzione e “Factotum”.

Mattia Guerra, seppur giovane, è già impegnato non poco nella produzione. Ci ha spiegato come avvengono alcuni meccanismi che, i più tecnici, non sempre prendono in esame, ma egualmente importanti.

ZioGiorgio.it: Mattia, di cosa ti occupi di preciso nella produzione?

Mattia Guerra: ho un ruolo che abbraccia diverse mansioni, dalla logistica, all’ospitalità di eventuali guest passando per tutte quelle che sono le esigenze degli artisti. Durante la giornata poi mi occupo di controllare biglietti venduti, gestione pass, omaggi em non meno importante, che tutta la crew sia a proprio agio!

ZioGiorgio.it: immagino che lavorerai un sacco per mail, telefono…

Mattia Guerra: sicuramente moltissime mail ma anche cartaceo, sms, chat, tutto quello che può servirmi per coordinare tutto e tutti al meglio. E’ sempre bene usare la mail in modo che le informazioni rimangano scritte ed a portata di mano.

ZioGiorgio.it: soddisfiamo la curiosità di qualche lettore, visto che mi è stata fatta la domanda più volte. Se un VIP, o comunque un personaggio “importante”, volesse venire a vedere lo show, che iter deve intraprende? Insomma, come funziona?

Mattia Guerra: in diverse maniere. Di solito contattano attraverso il loro management o l’ufficio stampa il nostro ufficio stampa di Milano che prende in carico la richiesta e poi la gira alla produzione che gestisce nella pratica gli ingressi e gli inviti. Altre volte siamo noi che assegniamo posti riservati come accade per le autorità, e altrettanto spesso sono i colleghi a contattare direttamente gli artisti perché c’è un legame di amicizia diretto. Ma alla fine siamo sempre noi, cioè io, a gestire la cosa praticamente..

ZioGiorgio.it: tornando a questa produzione specifica, come sta andando?

Mattia Guerra: benissimo direi, praticamente sono tutte date sold-out e lo show sta avendo un grande successo!

ZioGiorgio.it: sei molto giovane e sei già nel settore, ma cosa ti piacerebbe fare in futuro?

Mattia Guerra: vorrei seguire le orme dei mie genitori (che poi sono produttori dello show) ed occuparmi della produzione vera e propria, magari seguendo e facendo crescere in futuro nuovi talenti, portando in scena nuovi spettacoli. Al momento cerco di avere un ruolo più trasversale possibile proprio per capire meglio cosa succede nei vari reparti e imparare l’arte. Spero che questo possa darmi una conoscenza adeguata del mestiere per poi lanciarmi in qualche avventura tutta mia…

Mentre il settore “luce/video” è alle prese con i puntamenti e il set up dei video screen raduniamo il team audio per farci raccontare l’installazione e la gestione del sonoro allo show. L’occasione è ghiotta anche per ascoltare il nuovo NEXO M28 che, qui a Genova, nonostante sembri così piccolo nel grande palcoscenico, fa proprio una bella figura…

aldo giovanni giacomo 2

il Team Audio: da sx Andrea Fantin, Franco Landi, Andrea Villich.

ZioGiorgio.it: team audio, presentatevi!

Andrea Fantini: sono il microfonista e, insieme agli altri colleghi, mi occupo della gestione del PA.

Franco Landi: fonico FoH.

Andrea Villich: mixer di palco.

ZioGiorgio.it: partiamo proprio dal sistema che mi pare di aver capito che gestite ed installate tutti e tre insieme e che rappresenta una novità sostanziale.

Andrea Fantini: è la prima volta del NEXO M28 in tour ed anche in Italia. Posso dirti che è decisamente facile da montare, è molto piccolo ed è molto performante. Oggi abbiamo montato 12 top M28 per lato, tre medio-bassi che sono i B112 per lato montati a terra e quattro sub S118 sempre per lato. Questa è anche la configurazione base del tour, solo per le date di Milano al forum abbiamo una piccola integrazione ma sempre in array, non monteremo mai delay. Quando servono i laterali poi usiamo 4 cabinet di GEOd per lato.
Talvolta usiamo che due casse, sempre di GEOd, posizionate sopra ai medi, giusto per uniformare meglio il fronte sonoro visto che gli array sono molto alti.

aldo giovanni giacomo 4

Una “patchwork” di diffusori NEXO per le basse frequenze e per ottimizzare la diffusione delle prime file.

ZioGiorgio.it: entrando nella venue mi sono reso conto che è decisamente piccolo alla vista, nonostante questo spinge bello forte. Ormai che ci avete fatto un po’ la mano, cosa potete dirci in merito?

Franco Landi: come prima cosa è un sistema molto intuitivo, anche in virtù del fatto che gli interventi che puoi fare da processore non sono poi molti, a differenza di altri sistemi dove succede che hai la possibilità di fare molte cosa, anche quelle che non dovresti. Se ti attieni a quanto predetto dal software e fai le cose per bene hai pochi margini di errore considerando che il rigging è veramente ben progettato e semplifica di molto la procedura di apprendimento.

Andrea Fantini: da parte mia posso dirti che potrei montarlo anche da solo, anzi, più di una volta l’ho montato da solo, basta aver un cavo del motor controller abbastanza lungo. Ovviamente non l’ho detto ai miei due colleghi qui presenti, altrimenti mi avrebbero lasciato da solo! (ridono divertiti ndr)

ZioGiorgio.it: ok, ok! Davanti al palco vedo anche dei front fill, molto piccoli. Di che cosa si tratta?

Andrea Fantini: un altro prodotto di recente introduzione, sono le NEXO ID24 e ne abbiamo due come front fill e altre quattro come monitor nascoste dalle “conchigliette” di scenografia che vedi in proscenio.

ZioGiorgio.it: c’è di fatto una band live che suona, i Goodfellas, quindi siete in configurazione “live” anche voi?

aldo giovanni giacomo 3

Il Midas Pro2C in regia FoH.

Franco Landi: esatto, i musicisti per semplificare sono tutti in IEM e per loro abbiamo adottato una input list abbastanza standard che abbiamo cercato di mantenere entro i 24 canali. Come vedi mixo in regia FoH come un Midas Pro2C che ha tutto ciò che serve internamente e va pure bene.

Andrea Villich: sul palco invece abbiamo un Midas Pro2 e, come ti ha già detto Franco, tutti sono in IEM. I quattro attori, il trio più la moglie di Aldo, Silvana Fallisi, invece è monitorato wedge con le ID24.

ZioGiorgio.it: la cosa più importante dal vostro punto di vista durante lo show?

Franco Landi: prima regola, far sentire tutti, cercando di seguire ogni battuta ed ogni sfumatura. Capisci bene che “bucare” uno sketch è la cosa peggiore che si possa fare in questa situazione, non si può sbagliare. I tre tendono a parlarsi sopra in alcuni casi e le dinamiche vanno dal pianissimo al fortissimo, anche in relazione alla situazione dettata dal momento. Sono molto bravi, ma non recitano sempre nello stesso modo. I compressori solo in parte mi aiutano in questo lavoro, c’è sempre il “ditino” pronto sul fader a sorvegliare.

ZioGiorgio.it: cosa vogliono sentire a livello monitoraggio, sia band che attori?

Andrea Villich: i Goodfellas sono bravissimi, gente abituata a suonare nei locali e per di più qui sono tutti in IEM. Gli attori non vogliono la band nei loro monitor e quando serve il trio sente la band come suono diretto sul palco. C’è solo un momento finale più delicato quando gli attori scendono in sala ed Aldo canta un pezzo dal vivo, in questo caso sia io che Franco dobbiamo cercare di evitare i feedback, ma per adesso è sempre andato tutto per il meglio! Devo dire che anche i Sennheiser HSP4 Headset che usiamo per gli attori ci danno una bella mano.

Finite le intervista “audio”, passiamo al team luce/video e partendo proprio dal video. Valerio Curione si occupa della delicata gestione dei contributi video live e che abbiamo capito esser un punto focale dello show.

ZioGiorgio.it: ciao Valerio, ti trovo nella postazione video, ma di cosa ti occupi di preciso?

Valerio Curione: ho diverse funzioni effettivamente, gestisco la regia video, gli schermi video “live” e il mixer video che ipoteticamente avrebbe dovuto essere governato da una seconda figura ma che nel caso specifico è presidiato sempre da me. Inoltre durante lo show gestisco il controllo camera.

ZioGiorgio.it: nella pratica fai vedere sugli schermi i particolari e i primi piani degli artisti?

Valerio Curione: esattamente, cerco sempre di catturare le espressioni e le mimiche degli attori che altrimenti risulterebbero non visibili da gran parte del pubblico in sala. Puoi immaginarti, in uno show come questo, quando sia importante quest aspetto.

 

aldo giovanni giacomo 8

Valerio Curione, Regia Video Live

ZioGiorgio.it: tecnicamente come sono gestiti i segnali in uscita?

Valerio Curione: io mi occupo, come ti ho detto, dei contributi live, li mixo io stesso e poi mando un solo segnale di uscita alla regia Catalyst che, dal canto suo, smista anche tutta la contribuzione grafica e i video player assegnandoli direttamente agli schermi centrali o ai video laterali. In questo senso l’ultimo anello della catena è proprio la regia del media server Catalyst che decide definitivamente cosa mandare e dove.

Raggiungiamo solo qualche giorno dopo Luca Casadei che non era presente alla data di Genova per impegni precedenti, sostituito in alcune date dal collega Marco Farnesi, intervistato poco sotto.

SONY DSC

Luca Casadei, Lighting Designer dello show.

ZioGiorgio.it: Luca, comincia parlandoci del disegno luci.

Luca Casadei: il disegno luci è stato sviluppato partendo dalla struttura scenografica, dalla scelta degli sketch del trio e da tutti gli oggetti e gli specials che caratterizzano il set.
Una volta avute le informazioni e presa visione della forma del nostro set, le luci sono poi state posizionate per creare i quadri speciali di ogni scena, per illuminare in modo dinamico la scenografia, per garantire una buona illuminazione per le camere. Ci siamo poi concessi qualche effetto.

ZioGiorgio.it: per questo tour c’’è un utilizzo più massiccio del video LED, come hai affrontato questa novità?

Luca Casadei: è stato fondamentale trovare un buon compromesso riguardo le diverse intensità luminose per bilanciare tutti i quadri.
Infatti lo schermo led inferiore serve principalmente per riprodurre le scenografie che caratterizzano il quadro e dovevano essere bilanciate con le luci specifiche di ogni situazione.
Lo schermo superiore viene usato principalmente per il live, come i due schermi laterali, e qui entra in gioco la necessità di avere key light – luci/effetti –  molto ben bilanciato per poter avere una buona ripresa, fondamentale per garantire agli spettatori più lontani una corretta visione di tutti i particolari.

ZioGiorgio.it: è comunque uno show articolato e con dinamiche ed esigenze probabilmente diverse da un concerto rock. Spiegaci se esiste qualche accorgimento particolare da adottare.

Luca Casadei: lo show è programmato tutto in cue list. Gli sketch del trio sono legati da momenti musicali suonati live mentre sugli schermi scorrono immagini di repertorio. Le luci servono per creare atmosfera ma senza disturbare i filmati, ma anche per nascondere i movimenti di scena, così da non svelare in anticipo lo sketch seguente.
Ogni giorno per fare i puntamenti è necessario portare in scena tutti gli oggetti, nelle loro posizioni segnate per poi riprovare tutti i movimenti, compresi quelli della pedana girevole che mostra la band al pubblico. Accorgimenti particolari mi chiedevi? Tanta pazienza!

ZioGiorgio.it: hai scelto qualche fixtures che ti ha aiutato in questo spettacolo?

Luca Casadei: nessun proiettore particolare o innovativo, ma era fondamentale avere dei proiettori con la possibilità di sagomare. Per questo nel plot sono presenti una ventina di Alpha Spot Profile 1200 di Clay Paky, fondamentali per gli specials e la scenografia.
Come hai visto la scenografia ricorda il circo ed il luna park ma era fondamentale “decomporla” perchè ogni sketch ha un ambiente diverso, così con gli Alpha Spot ed alcuni Wash siamo stati in grado di illuminarla in modo da renderla parte dei quadri e delle diverse situazioni.
Per gli effetti adoperiamo 12 Robe Pointe, versatili, veloci e luminosi, perfetti per fare un pò di festa durante i momenti musicali!

ZioGiorgio.it: come mi hanno detto i tuoi colleghi catturare al meglio le mimiche degli attori è quantomeno fondamentale. Come hai garantito sempre una perfetta illuminazione in ogni punto del palco?

Luca Casadei: il palco è pieno di segni che definiscono la posizione degli  attori e degli oggetti e quindi la scena è ben definita nel suo spazio specifico, ogni quadro ha una sua precisa key light, i suoi specials ed i suoi effetti, nulla al caso. Poi però c’è il “fader emergenza”, ovvero un piazzato che copre il palco in modo omogeneo e che entra in gioco se qualcosa non fila nel verso giusto. E’ pur sempre rock’n’roll!

marco_farnesi

Marco Farnesi, operatore alla console.

ZioGiorgio.it: Marco, Luca ci ha già dato alcun dritte in merito al progetto luci, a te chiedo invece come avete organizzato il lavoro sul campo?

Marco Farnesi: Luca Casadei è colui che ha fatto il progetto luci, anche se per impegni precedentemente presi non può presenziare fisicamente a tutte le date. Come prima cosa, viste anche le richieste del regista Arturo Brachetti, abbiamo deciso di fare una cue list unica con circa 110 memorie, così da rendere il tutto più gestibile e razionale. Si rendeva necessario questo tipo di approccio così che sia io che Luca abbiamo una base definita dalla quale poi partire.

ZioGiorgio.it: durante lo show qual è la cosa alla quale devi prestare più attenzione invece?

Marco Farnesi: sicuramente i piazzati bianchi. Bisogna cercare di mantenere una certa omogeneità con l’obbiettivo di non creare zone d’ombra anche perché gli attori si spostano spesso sul palco, non sempre in maniera pre organizzata.

ZioGiorgio.it: che console stai usando?

Marco Farnesi: ho una ChamSys che non è la console che uso abitualmente, ma essendo che Luca usa ChamSys mi sono dovuto adeguare. Comunque è un mixer luci semplice ed intuitivo devo dire e mi trovo comunque bene!

Aldo Chiappini
Editor-In-Chief

© 2001 – 2016 NRG30 srl. All rights reserved

 

Vai alla barra degli strumenti