Baglioni e Morandi sono stati protagonisti di un tour ricco di date con un live composto da 50 canzoni rappresentative degli ultimi cinquant’anni di musica dalla durata di 3 ore, insieme a 21 polistrumentisti accompagnati da un rig luci Clay Paky.
Carlo Pastore, lighting designer del tour, racconta “Ogni Palazzetto ha caratteristiche proprie. Occorreva progettare un palco capace di ospitare i musicisti e gli artisti sul palco indipendentemente dalle dimensioni di ciascuna location. Richiamando l’esperienza all’aperto di Roma, abbiamo riproposto il palcoscenico a gradoni”.
![©_ANGELO_TRANI](https://www.ziogiorgio.it/files/2016/06/Capitani-Coraggiosi-03-1150x748-e1466491185655.jpg)
Foto di Angelo Trani
“Dopo l’esperienza dello scorso anno, siamo tornati ad agire su un palco simmetrico e a sfruttare i piani di calpestio orizzontali dei gradoni, che nella parte posteriore del palco raggiungono l’altezza di 4 metri e mezzo, nonché quelli verticali del fronte dei gradoni utilizzati per fissare gli schermi led. Con la stessa geometria ribaltata a scalare, in soffitta altre fasce verticali utilizzate per i display led, mascherano le americane su cui sono appesi i proiettori”.
Ai fianchi del palco ci sono due pedane, una con pianoforte e l’altra con contrabbasso, dove Baglioni e Morandi ripropongono i loro successi in forma acustica. Due isole collegate da un parterre. Tre gradini e poi si sale sulle scale dei gradoni verso l’orchestra. Gli spazi sono tutti molto costretti. “Dunque mi servivano proiettori poco ingombranti” continua Carlo Pastore “di dimensioni ridotte, che non disturbassero la visione della fascia video che hanno dietro. La prima scelta è stata condizionata dalla dimensione del proiettore. E mi servivano degli spot. Ho chiesto di avere i proiettori Mythos (26), gli Sharpy (42) e gli Alpha Spot HPE 700 (40) di Clay Paky”. L’Alpha Spot HPE 700 è uno spot da 700W estremamente compatto e leggero, pesa solo 22 Kg, è in grado di riprodurre un fascio potente ed è estremamente silenzioso.
“E’ la prima volta che utilizzo il proiettore Mythos in un Tour. L’ho provato durante una data estemporanea con Claudio Baglioni e mi è piaciuto molto: è un proiettore che ha uno zoom incredibile, un ibrido che ha tutto!”. Mythos è un proiettore ibrido che funziona in due modalità diverse e senza compromessi in ciascuno dei modi. “Un grande vantaggio se hai un prodotto ben riuscito. In altri casi no. Tante aziende hanno provato a realizzare un prodotto del genere e non hanno raggiunto alcun risultato. Clay Paky ci è riuscita con un prodotto davvero concorrenziale, all’altezza del marchio.”
In poco tempo Carlo Pastore ha approfondito la conoscenza tecnica di Mythos e commenta così gli aspetti positivi del proiettore: “questo ibrido funziona alla grande, perfetto nella velocità. Il proiettore Sharpy lo conosciamo. Si tratta del tracciante per antonomasia in Italia e nel mondo. Agorà ha fornito il materiale luci.
Il materiale luci è stato fornito da Agorà.
Info: www.claypaky.it