Tegeler Audio Manufaktur non è un nome che sentirete sulla bocca della gente in metropolitana tutti i giorni, e forse nemmeno il sinistro “Schwerkraftmaschine” vi è familiare, ma tra gli esperti questo nuovo compressore e questo marchio di chiara origine teutonica potrebbero aver tracciato la via per l’hardware da studio del futuro.
Schwerkraftmaschine, nome (ammettiamolo) di scarsissima comunicabilità commerciale, è l’ultima visione di Michael Kursch, fondatore dell’azienda tedesca, ed è un compressore che davvero mette assieme il classico ed il tecnologico, attraverso la fusione di un percorso di segnale completamente analogico e valvolare, controllato però in remoto attraverso un comodo plugin digitale.
Il percorso di segnale è quello del ben conosciuto Vari Tube Compressor, tuttavia qui il side-chain è stato rimpiazzato con un chip che calcola la compressione e gli permette di emulare praticamente qualsiasi compressore sul mercato. Il plugin di controllo (AU, VST, AAX) permette di salvare e modificare i settings via DAW, e grazie ai servomotori montati nell’unità i controlli si posizionano ogni volta sui valori dei parametri corretti. Si possono quindi facilmente anche realizzare automazioni dei parametri analogici, un sogno di molti fonici che ora diventa realtà.
Il side-chain filter variabile lavora sia come passa-alto che come tilt-eq, ma anche come mixer che miscela il suono compresso e quello dry, per rendere Schwerkraftmaschine ancora più flessibile.
Se il nome non vi rimarrà facilmente in testa, forse vi rimarrà più stampato nella memoria il prezzo, difficile da dimenticare, perchè a meno di 3,499€ non se ne parla.