Eccoci a parlare oggi di un nuovo prodotto ideato dall’azienda americana Chauvet, che di recente ha affidato ad Audiosales la distribuzione sul territorio nazionale.
Per l’occasione abbiamo avuto l’opportunità di testare la testa mobile Wash Maverick MK2, un prodotto dal nome che sicuramente a molti fa venire in mente il nome di battaglia del tenente Pete Mitchell interpretato da Tom Cruise nel famoso film Top Gun o, per i più smatettoni, il nome che fu dato al decimo sistema operativo Mac OS X. In realtà il termine è sinonimo di anticonformista e dissidente. Andiamo quindi a vedere come si comporta questo cane sciolto!
IL PRODOTTO
A prima vista si tratta di una testa mobile ben curata, dalla scocca resistente e compatta, forse non leggerissimo ma che fin da subito da una sensazione di affidabilità e robustezza. Caratteristiche fondamentali per le fixture che devono sottostare ai duri ritmi di un tour.
Con questa fixture Chauvet ha dimostrato un’alta attenzione verso l’utilizzatore finale con la realizzazione di un display touch ampio, ben leggibile e di semplice utilizzo e di un pannello posteriore dove sono presenti le connessioni DMX in e out 3 e 5 poli, RJ-45 in e out e Powerkon IP65 in e out.
Dando uno sguardo alle caratteristiche, Maverick MK2 può funzionare in diverse modalità DMX, da quella basic a 8 canali fino al tour mode con la possibilità di gestire fino a 146 canali totali. Tra le caratteristiche principali la possibilità di gestire gobos virtuali con tanto di background color, uno zoom con range da 7º a 49º, miscelazione RGBW, una sorgente composta da 12 LED Osram da 40 W e la possibilità di gestire diversi protocolli di comunicazione come DMX, sACN, Art-Net, Kling-Net o W-DMX.
LE SPECIFICHE
- 12 LED (quad-color RGBW) da 40 W, (2.6 A),
- Range temperatura colore: da 2800 a 10000 K
- Beam Angle: da 5° a 36°
- Field Angle: da 7° a 49°
- Zoom Angle: da 7° a 49°
- Zoom motorizzato
- Illuminanza (a 7°): 19,000 lux @ 5 m
- Illuminanza (a 49°): 800 lux @ 5 m
- Strobe Rate: da 0 a 20 Hz
- Move-in-Black
- 4 curve dimmer
- Dimensioni: 323 x 233 x 471 mm
- Peso: 14.8 kg
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Power Connection: Edison plug to Seetronic Powerkon IP65
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Power Input: Seetronic Powerkon IP65
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Data Connectors: XLR 3 e 5 pin
- Protocolli di comunicazione: Art-Net, sACN, Kling-Net, DMX, W-DMX
- Canali DMX Single Mode: 20, 69, 115
- Canali DMX Dual Mode – Function: 8, 20, 26
- Canali DMX Dual Mode – Pixel: 36, 48, 60
- Canali Art-Net Single Mode: 20, 69, 115
- Canali Art-Net Dual Mode – Function: 8, 20, 26
- Canali Art-Net Dual Mode – Pixel: 36, 48, 60
IL TEST SUL CAMPO
Il test è stato eseguito in laboratorio tramite l’utilizzo di una console luci Chamsys con la quale abbiamo verificato le varie funzionalità. Una prima sensazione è quella di avere di fronte una fixture robusta e ben curata, complice anche il connettore IP65 di ottima fattura, la quantità di I/O presenti e i sistemi di blocco pan e tilt estremamente precisi.
All’accensione ci siamo resi conto di avere a che fare con un proiettore leggermente rumoroso, e magari poco proponibile in applicazioni dove è richiesto il massimo della silenziosità, ma al contrario, vista la robustezza, ideale per i ritmi del mercato rental legato alle tournè. Una volta terminate le operazioni di avvio, la fixture è stata collegata ad una console Chamsys MagicQ PC via ethernet e, senza difficoltà siamo riusciti a far comunicare console e faro in un’attimo grazie alle numerose possibilità offerte dal sotto-menù Network Setting della fixture.
Per prima cosa sono state testate luminosità e miscelazione colore data dai LED Osram RGBW. La fixture esprime un fascio abbastanza definito e potente, in linea con quanto dichiarato nella scheda tecnica, mentre i colori risultano molto precisi e abbastanza fedeli agli standard LEE presenti nella console. Inoltre il canale della temperatura colore agisce esternamente sulla miscelazione RGBW. Questa caratteristica permette ad esempio di modificare in brevissimo tempo uno show che deve essere trasmesso in TV, semplicemente settando in cima alla cue list la nuova temperatura colore senza dover mettere mano alle palette colore o alle varie memorie.
Per quanto riguarda lo zoom, risulta molto veloce e preciso anche su valori intermedi, rispettando a fondo quanto dichiarato dalla scheda tecnica. Stessa cosa vale per i movimenti, con pan e tilt messi sotto pressione tramite uno stress test con variazioni rapide movimenti e stop improvvisi, per verificare se la fixture mantiene o meno la posizione iniziale. Ben ideata infine la funzionalità del virtual gobos che, già nella modalità DMX basic, è presente all’interno della fixture una serie completa di combinazioni pronte all’uso con tanto di regolazione della velocità. Pensando ad un utilizzo in tour con tempi di setup e programmazione ridotti, i preset di gobos animati, così come concepiti da Chauvet, sono sicuramente in grado di dare al proprio show quel valore aggiunto in modo veloce e con il minimo sforzo.
CONCLUSIONI
Sicuramente la cura per quanto riguarda l’estetica e una grande attenzione alle esigenze dell’utente finale sono il punto forte di questa fixture. Sin da subito abbiamo notato la presenza di molti semplici accorgimenti che sicuramente rappresentano un valore aggiunto importante per il tecnico professionista. Per quanto riguarda le prestazioni, siamo in presenza di un prodotto magari leggermente rumoroso, ma che sicuramente è in grado di ricavarsi uno spazio importante nelle applicazioni live e touring, dove una buona luminosità e una semplice e funzionale gestione dell’effettistica permettono di stimolare la fantasia dei LD nel creare show sicuramente originali.
info: www.audiosales.it
Walter Lutzu – main tester
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