Come ogni giovedì, siamo in uno studio di registrazione italiano. Oggi siamo a Torino, dove Leonardo Corradazzi ci racconta il suo “Studio”.
ZM: Da dove ha preso origine l’idea di questo studio e come si è evoluto negli ultimi cinque anni?
LST: Lo Studio nasce nel 2006 da un’idea mia e del mio precedente socio. Negli anni siamo passati da un set up prettamente analogico ad uno integrato dove digitale e analogico convivono in armonia.
ZM: Qual è la filosofia dello studio e cosa offrite ai musicisti e produttori rispetto ad altri studi?
LST: La filosofia sta nel nostro logo ed è “hand made music”. Cosa offrano gli altri studi, lo ignoro. Nel nostro studio offriamo professionalità, passione e tanta pazienza, ma soprattutto, offriamo il caffè.
ZM: Digitale o Analogico?
LST: Entrambi. Analogico e digitale non sono antitetici. Possono tranquillamente convivere e ritengo che la loro integrazione dia un risultato migliore di entrambi da soli. Con buona pace degli integralisti…
ZM: Come è stato realizzato lo studio dal punto di vista acustico?
LST: Lo Studio è composto da una Control Room ed una Recording Room. La prima è ottimizzata per fornire l’ascolto più neutro possibile, mentre la seconda ha un’acustica modificabile a seconda delle esigenze del cliente.
ZM: Parlaci delle esperienze più significative e quali sono i progetti futuri?
LST: In dieci anni ho visto di tutto, ma di sicuro non tutto. Le esperienze più significative sono state per me quelle in cui ho imparato da persone più brave di me. Una su tutte: lo staff di Percorsi Audio ad Acquapendente (VT). Progetto futuro? La produzione di uno show live legato alla storia della musica Pop-Rock dagli anni ’50 fino ai giorni nostri. Si tratta dell’adattamento live di un progetto che ho registrato tra il 2013 e il 2014 per la casa editrice Loescher.
ZM: Quattro cose di cui non puoi fare a meno?
LST: Per equità ne nomino due digitali e due analogiche. Pro Tools e i plugins della Sonnox. Il compressore Urei 1178 ed il Neumann U87.
ZM: Riferimenti discografici. Mix dell’anno e mix della vita *
LST: Per l’anno 2016 mi hanno dato particolare soddisfazione i dischi del Sunshine Gospel Choir – Merry Christmas 2 , quello della band Arturocontromano – Pastise e il disco registrato live della Gabriel Delta Band – Hobo. Se devo nominare un brano che mi è piaciuto molto produrre, direi “Ti Auguro” singolo di prossima uscita del cantautore Giorgio Ferrero. Il mix dell’anno è sicuramente l’album Something About Humans and Robots dell’artista Ste G Belforte. Il Mix della vita? Il prossimo…
Info:
Lo Studio
Responsabile: Corradazzi Leonardo
Via Serrano 9A – 10141 – Torino
www.lostudiotorino.eu [email protected]