Quando gli amplificatori digitali modeler uscirono sul mercato, prima i vari Pod di Line 6, poi il Kemper Profiler, l’Axe-FX di Fractal Audio, iRig e successivamente tutti gli altri, il mercato non era ancora davvero pronto a recepire tutte le potenzialità che questi dispositivi hanno permesso di sbloccare. Parlando soprattutto del Kemper, a cui farò principalmente riferimento qui perchè chi scrive ne è un utilizzatore da diversi anni e perchè è stato utilizzato per questa recensione, la capacità del Profiler di emulare tutto l’intero percorso del proprio suono, dai pedali pre-ampli fino alla microfonazione della cassa non è stata compresa a pieno nelle performance dal vivo fino a che non sono arrivati cabinet in grado di restituire con neutralità i profili.
Premessa: perchè un cabinet neutro è meglio
Mentre in studio la comparazione è abbastanza semplice, con il collegamento in diretta che permette un ascolto senza altri intermediari che la scheda audio ed i montor, dal vivo inizialmente il Kemper Profiler veniva ascoltato sul palco dai consueti cabinet per chitarra o dai monitor di palco. L’effetto indiretto era quello di avere una reale discrepanza tra il suono ricevuto dal fonico e quello percepito da noi, con conseguenti errori nelle correzioni e impostazioni dei suoni live.
Il sottoscritto, appassionato da sempre del suono Marshall, prima di provare il cabinet Red Sound RS-LG12 che recensiamo oggi, ha utilizzato principalmente due soluzioni con il Kemper: la prima – più conservatrice – prevede di non utilizzare le emulazioni cabinet del Profiler, uscire verso un finale valvolare Brunetti Silver Bullet e poi andare ad una cassa Marshall 1922, microfonata poi dal fonico come per un ampli tradizionale; la seconda – più utilizzata nelle situazioni a volumi ridotti e con poca strumentazione – utilizzava una o due casse Yamaha DXR10 come monitor e l’uscita XLR bilanciata per il mixer.
La prima soluzione mi da il mio suono rock Marshall ad alto volume e soddisfa anche i fonici allergici al Kemper (si, ci sono ancora) ma non mi permette di usare la varietà di cabinet a disposizione del Profiler; la seconda consente di utilizzare il Kemper in tutte le sue funzioni ma mi ha sempre lasciato uno po’ insoddisfatto per la differenza di resa tra le Yamaha DXR – ottimi speaker come PA o monitor full-range – e quello che arriva al mixer.
Red Sound RS-LG12: cabinet attivo per Profiler System
Come spiega la descrizione dell’azienda fondata dal catanese Mirko Cascio Gioia, “la RS-LG12 è il primo cabinet attivo Made in Italy che rappresenta il cabinet di riferimento per tutti i Profiler System e sistemi digitali: Kemper, iRig, AXE FX, Helix, Eleven Rack e Multiamp.”
Il vantaggio di questo cabinet è quello di essere un diffusore full-range fatto appositamente per la chitarra (e il basso se si vuole) ma in grado di riprodurre con neutralità le differenti emulazioni provenienti dai Profiler. Si tratta quindi di una cassa ‘camaleontica’ che riesce a vestire facilmente i panni di questo o quell’ampli restituendone fedelmente le sfumature.
La cassa monta un finale analogico in Classe A/B con alimentazione analogica, per guidare un woofer Red Sound DC ceramico da 12″ con sistema di emissione definito “TR/OE=Total Response/Only Emission”, che permette un’emissione omogenea nella resa in frequenza e potenza con un ampio sweet spot davanti allo speaker. Questo è importante per avere un ascolto dello strumento sul palco fedele e senza troppi punti morti.
La porta bass reflex anteriore aumenta la resa sulle basse e diminuisce le cancellazioni di fase interne al cabinet, restituendo una banda passante più piatta possibile.
La cassa RS-LG12 è realizzata completamente a mano da Red Sound e devo dire che la cura dei dettagli si nota, a partire dalla solidità dell’insieme, la scelta dei materiali come l’acciaio per la placca posteriore e i rinforzi angolari, la pelle sintetica di rivestimento e la rete protettiva anteriore fissata con borchie in acciaio cromato.
Le dimensioni sono 42 x 50 x 35 cm per circa 18 kg di peso, più o meno equivalenti rispetto ad un cabinet 1×12″ con un peso leggermente superiore a causa dell’amplificazione interna. Per un trasporto più semplice la maniglia è posta – incassata – nella parte superiore del cabinet: molto solida e resistente.
La Prova
La mia prova si è svolta sia in studio che durante alcuni concerti live in cui ho avuto l’opportunità di provare tutte e tre le soluzioni.
Per prima faccio la comparazione con la soluzione live ad alto volume, con finale valvolare Brunetti Silver Bullet e cassa Marshall 1922. Non essendo un grande amante del finale in Classe D del Kemper Profiler PowerHead, utilizzo da sempre la versione a rack senza finale. Considero il Brunetti Silver Bullet uno dei finali migliori di sempre e la Marshall 1922 un cabinet molto affidabile, quindi è inutile dire che il suono del Kemper con questa soluzione per quanto mi riguarda è davvero ottimo a volumi alti. Tuttavia il difetto è la poca versatilità rispetto alle possibilità enormi del Kemper: niente emulazioni speaker e un suono sempre molto Marshall-oriented con medie pronunciate.
Passando in comparazione A/B tra la soluzione sopra descritta e il cabinet Red Sound RS-LG12 ho voluto ovviamente utilizzare sul Kemper prima il mio profilo della Marshall 1922 come cabinet virtuale. La riproduzione del comportamento della cassa reale è stata davvero fedele, con la Red Sound a mio avviso persino superiore per quanto riguarda la definizione sulle frequenze basse. Il secondo vantaggio che ho riscontrato è stato che, mentre la soluzione con finale+cassa reali a volumi medio-bassi perde inevitabilmente di corpo e della tipica saturazione del finale, la cassa Red Sound anche a volumi contenuti mantiene bene queste caratteristiche.
Naturalmente poi, provando le altre simulazioni di cabinet sulla Red Sound, la colorazione della cassa Marshall è venuta meno e tutte le sfumature degli altri ampli profilati sono emerse alla luce in modo evidente con una resa del dettaglio davvero notevole.
La comparazione A/B con le casse Yamaha DXR10, una soluzione abbastanza utilizzata con il Kemper, ha rivelato come le Yamaha, non essendo ottimizzate per questo scopo, non valorizzano altrettanto i profili del Kemper, pur essendo casse full-range. Per farle rendere a dovere ho sempre dovuto agire sull’equalizzazione dell’uscita monitor, soprattutto sulle alte, per evitare quel suono un po’ chiuso e poco fedele all’uscita bilanciata in diretta.
Il cabinet Red Sound invece risulta molto neutro fin da subito, reagisce bene a tutte le regolazioni di equalizzazione e mi permette di sentire con orecchio più critico variazioni più sottili nei suoni, soprattutto sulle saturazioni e sugli effetti di ritardo come riverbero o delay. La prova del nove è stata quando ho utilizzato le ritmiche di batteria integrate nella mia loop station Boss RC-30. Sulla RS-LG12 la resa di cassa e rullante è stata ottima, data la risposta in frequenza piuttosto piatta e la porta bass reflex.
Come potete immaginare non avrebbe molto senso microfonare il cabinet Red Sound con un microfono e poi compararlo allo stesso modo con le mie soluzioni utilizzate in passato sul Kemper. Quello che sentireste è la resa del microfono e di soluzioni non analoghe tra loro o poco adatte a questo tipo di ripresa. Per una prova comparata vi suggerisco quindi di recarvi con il vostro Profiler System da un rivenditore Red Sound e sentire la differenza.
Prima di passare alle conclusioni vi riporto le caratteristiche della cassa Red Sound utilizzata:
• Pensata per l’utilizzo con ogni Guitar Amp Modeling System che necessita di un cabinet amplificato
• Finale di potenza in classe A/B
• Trasformatore di alimentazione in rame avvolto a mano
• Potenza nominale (RMS): 250 W
• Potenza massima: 500 W
• Trasduttore: DC ceramico Red Sound RSDC-12 da 12”
• Risposta: 60 – 16.000 Hz (+/- 3 dB)
• SPL max continuous: 124 dB
• Distanza di ascolto consigliata: > 1.5 m
• Immagine sonora: 160°
• Manopola volume
• Limiter con indicatore a LED
• Pot reflex anteriore
• Chassis in multistrato di betulla
• Dimensioni: 42 x 50 x 35 cm
• Peso: 17.6 Kg
• Rivestimento in similpelle di colore verde
• Utilizzabile con chitarre e bassi elettrici
• Realizzato in Italia in modo artigianale
• Colori: verde
Conclusioni
Dopo diversi anni da utilizzatore del Kemper ed essendo stato tra i primi a recensire in Italia questo tipo di Profiler, posso dire che con il cabinet Red Sound, come d’altra parte hanno avuto modo di dire chitarristi ben più illustri come Luca Colombo, si chiude il cerchio della catena del suono Kemper.
La RS-LG12 attiva è una soluzione ottima e professionale, che permette di sfruttare i Profiler in qualsiasi situazione, anche dove la chitarra non va nell’impianto di amplificazione, con tutte le sfumature dei profili e una resa nello spazio che lo rende un mezzo di ascolto ideale per questo tipo di strumentazione.
Il suo prezzo è di 890€ e credo onestamente che sia un prezzo corretto per questo tipo di prodotto, per la cura del dettaglio e per la quantità di problemi che può risolvere in ambito live.
Info: www.redsounditalia.com
Info: www.soundwave.it
Luca “Luker” Rossi
Redazione ZioMusic.it