Elation Paladin

Durante lo scorso ProLight+Sound di Francoforte, Elation ha esposto per la prima volta in Europa Paladin, una fixture ibrida Wash/Strobo/Blinder che nei mesi a seguire è stata scelta da molti Lighting Designer di caratura internazionale per essere impiegata all’interno di grosse produzioni tra cui l’Eurovision Song Contest di Kiev.

Paladin in azione durante l’ESC 2017

Incuriositi da questa notorietà, abbiamo deciso di osservare meglio le caratteristiche di questa fixture che sulla carta presenta molte feature interessanti ed è completa di tutte le funzioni capaci di gestire e modellare al meglio la luce, ottenendo così effetti che vanno ben oltre il semplice wall-washer. Infatti, oltre al particolare chip-LED 4 in 1, troviamo uno zoom dall’ampia escursione, la possibilità di controllare gruppi di pixel, un sistema di miscelazione colore in abbinamento al particolare design delle lenti che promette ottimi risultati, il fatto che si tratti di un prodotto IP65 e altro ancora.

IL PRODOTTO

Paladin presenta 24 sorgenti LED RGBW da 40W con un sistema di lenti dal design a nostro avviso ben ideato e capace di amplificare e gestire in modo ottimale il fascio proveniente dal singolo chip LED. Esternamente notiamo le due maniglie che di fatto facilitano il trasporto e il posizionamento e un sistema di rigging che permette diverse tipologie di appendimento o posizionamento a terra, in base alle proprie esigenze.

Sul retro, le tre ventole facilmente visibili e ben protette, compongono il sistema di raffreddamento della sorgente, mentre la base della fixture presenta i due powerCON in/out posti alle due estremità per semplificare la realizzazione dell’anello di alimentazione, come del resto succede per quanto riguarda il segnale DMX. Quest’ultimo è dotato inoltre di due prolunghe che consentono il link tra fixture quando sono posizionate vicine una all’altra senza necessariamente utilizzare altri cavi di segnale, mantenendo così il grado di protezione IP65.

Il pannello di controllo permette di accedere a tutte le funzionalità del proiettore e consente di lavorare anche in modalità manuale in modo semplice, veloce ed intuitivo.
Ultima nota che riguarda l’aspetto esteriore è la presenza di una scala di inclinazione in corrispondenza del sistema di regolazione manuale del tilt che permette di replicare in modo preciso il puntamento di più fixture. Per molti può risultare un elemento scontato, ma che denota la particolare attenzione e cura che Elation ha dedicato a questo prodotto, se sommato alle varie feature che andremo ad illustrarvi in seguito.

Dando un’occhiata al manuale, è evidente un’ottima scelta nei confronti del “bilanciamento” tra il numero di canali DMX di ciascun mode e la gestione del pixel mapping. Mi spiego meglio: spesso quando si ha a che fare con una fixture dotata di possibilità di controllo del singolo pixel è un’attimo arrivare ad un numero di canali che spesso complicano la gestione, aumentano le tempistiche di programmazione e il numero di universi utilizzati. All’interno di Paladin invece si arriva al massimo a 6 differenti zone invece di 24, così da portare il numero di canali relativi alla gestione del colore ad un massimo di 24 (i 4 colori RGBW x 6 zone) anziché 96, garantendo allo stesso tempo l’ampia possibilità di gestione di diversi effetti, grazie anche al parametro FLIPSET che consente di variare l’ordine delle 6 zone con 12 combinazioni differenti.

schema della funzione FLIPSET

LE SPECIFICHE
  • 24 LED RGBW 40W
  • 79,252 LUX 7,362 FC @ 2m (6° Full ON)
  • 6,848 LUX 636 FC @ 2m (32° Full ON)
  • Variable Pixel Zone Control
  • 64 Preset Colore e 15 Macro Colore
  • Strobo elettronico
  • Dimmer 16-bit con curva variabile
  • Zoom motorizzato 9° – 25°
  • Tilt Manuale 210°
  • 3 DMX Mode (12, 21 e 33 canali)
  • Refresh Rate regolabile (900-1500, 25,000 Hz)
  • Gamma Brightness regolabile (2.0, 2.2, 2.4, 2.8)
  • Pannello di controllo con 4 tasti
  • Display LCD
  • RDM (Remote Device Management)
  • DMX In/Out 5 pin
  • Power In/Out powerCON TRUE1
  • Lunghezza: 478mm
  • Larghezza: 233mm
  • Altezza: 407.5mm
  • Peso: 20.9 kg
  • Consumo Massimo: 990W

IL TEST SUL CAMPO

Abbiamo testato la fixture all’interno del punto vendita Orione Store di Porto San Giorgio (FM), in compagnia di Germana Sorbi e Gianluca Ponzanetti che ci hanno gentilmente concesso l’utilizzo dello showroom del noto store marchigiano, hanno offerto la propria assistenza tecnica e fornito il sistema di controllo luci per effettuare il test.

Una volta collegato e configurato il tutto abbiamo analizzato ogni funzionalità della fixture, a partire dalla combinazioni di dimmer e zoom, due parametri che forse rappresentano in modo significativo la qualità di questo prodotto. La potenza dichiarata e certificata da un’ente esterno come si può osservare dai report presenti sul sito di Elation c’è tutta, ed è ben chiaro il compromesso tra un CRI non troppo elevato, a vantaggio di un utilizzo come macchina per effetti e compensato da una escursione di zoom da 6° a 32° che permette sia di ottenere un fascio ben definito sia di giocare con effetti strobo e pixel zone control a diverse aperture.

La risposta nell’utilizzo come blinder e strobo è veloce e funzionale, sia sfruttando tutti i 24 LED contemporaneamente, sia agendo sul controllo delle singole zone che danno vita ad un effetto originale soprattutto se combinato con una base colore a bassa intensità dalla quale escono interessanti effetti volumetrici.
Altra particolarità è l’utilizzo nelle modalità DMX basic e standard, che permettono, anche lavorando su un’unica zona o su tre, di richiamare 15 differenti pixel macro regolando speed e fade di ciascuno.
Altro appunto interessante riguarda il sistema di miscelazione colore, a nostro giudizio ben bilanciata e affiancata da 64 macro colore pronte all’uso in cui abbiamo potuto apprezzare anche un ottimo CTO e CTB.

Utile e fondamentale infine la particolare attenzione data all’utilizzo in teatro e televisione, con la possibilità di regolare direttamente dalla fixture i parametri di Refresh Rate e Gamma Brightness, mentre tramite un apposito canale DMX è possibile impostare la curva dimmer richiamando le modalità Standard, Stage, TV, Architectural e Theatre.

CONCLUSIONI

Con questa fixture Elation ha dato vita a un prodotto ideale per l’utilizzo base come Strobo, Wash e Blinder, al quale è stata aggiunta la possibilità di gestire gruppi di pixel, che di fatto fornisce un valore aggiunto a ciascuna delle tre funzionalità, stimolando di fatto la fantasia dei Lighting Designer con un numero di canali DMX non eccessivo, come abbiamo potuto vedere durante l’edizione 2017 dell’Eurovision Song Contest.

Durante una recente visita al centro distributivo europeo di Elation situato in Olanda di cui vi parleremo prossimamente, abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere proprio con Ola Melzig, che insieme al LD Jerry Appelt ha gestito 351 Paladin disposti in matrice dietro all’enorme parete video LED semi-trasparente. Ola ha descritto questa fixture come un elemento essenziale dello show, che si è ben integrata con l’immenso LEDWall, proprio grazie alla sua natura e alla possibilità di essere utilizzata in diverse modalità creando di fatto originalità e innovazione.

Con Paladin, Elation fornisce su richiesta due accessori che vanno ad arricchire ulteriormente le possibilità di utilizzo: una barn door che consente di indirizzare al meglio e “ripulire” il fascio di luce e una egg crate che di fatto ammorbidisce e limita la dispersione permettendo l’utilizzo del proiettore come soft light.

Info: www.audioeffetti.com
Info: www.elationlighting.eu

Walter Lutzu – main tester
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