Ennio Morricone con L-ISA al Forum di Assago

Lo scorso Dicembre, su invito dell’azienda francese L-Acoustics, ci siamo recati al Mediolanum Forum di Assago per assistere al concerto di Ennio Morricone, parte del suo “60 Years Of Music World Tour”. Questa è stata un’occasione per ascoltare in modo “immersivo” le magnifiche melodie e gli arrangiamenti del forse più grande compositore di musiche per il cinema di sempre. L’esperienza sonora è stata merito del connubio tra un’eccellente crew tecnica e il sistema multicanale L-ISA (Immersive Sound Art) di L-Acoustics, che mira ad offrire al pubblico un sound iper-realistico tramite altoparlanti in configurazione multi-array, pilotati da hardware di elaborazione spaziale e strumenti audio basati su software per gestire ogni fase di un progetto audio partendo dal design fino allo spettacolo stesso. L’idea, in breve, è di creare un suono naturale e intelligibile per il pubblico e abbinare ciò che si ascolta a ciò che si vede. Nella pratica, per chi sta “dietro ai bottini”, con L-ISA è possibile stabilire il posizionamento e il movimento intuitivo dei canali di input in 3D, direttamente dal canale del mixer costruendo uno show del tutto nuovo e di grande impatto evocativo. Uno show dove, finalmente, anche l’audio torna ad essere un elemento “creativo” e innovativo.

Al Mediolanum Forum il compositore e musicista ha diretto le sue musiche, affidandosi all’orchestra Roma Sinfonietta, accompagnata da un coro di 75 elementi e dalla voce solista Dulce Pontes, leggenda del fado portoghese, per un totale di circa 180 elementi.

Arrivati al Forum verso l’ora del soundcheck, abbiamo subito apprezzato la particolare istallazione del P.A., con ben 7 cluster frontali appesi, di cui 5 cluster centrali, più due side di estensione, ognuno composto di 12 diffusori L-Acoustics Kara, distribuiti per tutta la larghezza del fronte palco. A completare la configurazione, 2 Side Array e 2 cluster Extra Side composti ognuno da 8 diffusori K2, per coprire i lati e assicurare la diffusione sonora sulle tribune laterali. Per il rinforzo delle frequenze basse, 2 cluster centrali con 4 + 4 Sub KS8, appesi in configurazione End Fire.

Per un sistema del genere non può che esserci un team di musicisti e tecnici affiatati. Uno dei collaboratori più stretti di Ennio Morricone è Fabio Venturi, fonico pluridecorato con tre Oscar (“Il postino”, “La vita è bella” e “The Hateful Eight”, il film di Tarantino con musiche appunto di Morricone), che lavora con il maestro da quasi 30 anni, curando le registrazioni in studio e occupandosi dei mix F.O.H. Abbiamo avuto l’occasione di parlare con lui dopo il soundcheck ed ecco che cosa ci ha raccontato a proposito del sistema multicanale L-ISA.

ZioGiorgio.it: oggi, tra le tante proposte, per quanto riguarda l’audio c’è qualche cosa di realmente interessante. Ci puoi spiegare come funziona L-ISA?

Fabio Venturi: come puoi vedere a differenza delle soluzioni stereo tradizionali, L-ISA utilizza una tipologia lineare di matrici di altoparlanti che vengono distribuite su tutta la larghezza del palco. Questa configurazione frontale si basa su una copertura sovrapposta in modo tale che la maggior parte del pubblico riesca ad ascoltare tutti gli array frontali.

ZioGiorgio.it: quali sono i vantaggi più evidenti per il pubblico e per il fonico?

Fabio Venturi: per il pubblico significa riuscire a distinguere chiaramente gli strumenti e le voci e a godere di un livello di connessione con gli artisti che non ha mai provato prima. L’ingegnere invece ha l’opportunità di localizzare il suono di ogni artista, di tracciare le sorgenti in movimento e di dedicare singoli array a singoli o piccoli gruppi di strumenti, con la certezza che l’intera zona L-ISA sia coperta da tutti gli array. Il risultato è una straordinaria spazialità del suono, che porta nuova energia allo spettacolo. Offrire un evento con questo tipo di “iper-realismo immersivo” lo differenzia dalla concorrenza e gli conferisce qualcosa in più, mentre le nuove configurazioni a più array sono ideali per schermi video o LED super larghi che adesso sono in uso su molti grandi palcoscenici.

Ogni canale della console diventa un oggetto sonoro che può essere posizionato liberamente nell’ambiente, e il fonico può localizzare accuratamente le fonti e tracciare gli artisti sul palco…(F. Venturi)

ZioGiorgio.it: a livello pratico cosa cambia per il fonico?

Fabio Venturi: il missaggio con i tools di L-ISA con una configurazione multi-array frontale di questo tipo rende l’ingegnere libero dai tradizionali vincoli di stereo o left/center/right. Ogni canale della console diventa un oggetto sonoro che può essere posizionato liberamente nell’ambiente, e il fonico può localizzare accuratamente le fonti e tracciare gli artisti sul palco. Le proprietà di ciascun oggetto sonoro sono definite indipendentemente dal layout dei diffusori, pertanto l’intero mix può essere mantenuto in un’ampia varietà di venue e configurazioni di sistema.

ZioGiorgio.it: il concerto di ieri a Bologna è stata la prima volta in cui hai utilizzato il sistema L-ISA?

Fabio Venturi: si, ho fatto un training nella sede di L-Acoustics a Londra, ma come data dal vivo, quella di ieri per me è stata la prima volta.

ZioGiorgio.it: mi chiedevo se non fosse stato un po’ rischioso provare un sistema nuovo di questo tipo in un concerto di tale portata?

Fabio Venturi: effettivamente sì! Quando ci hanno fatto la proposta di provare il sistema L-ISA nelle due date di Bologna e Milano ho accettato con entusiasmo, ma ho richiesto comunque di montare per sicurezza anche un sistema left/right “tradizionale”, come back up.

ZioGiorgio.it: quindi hai potuto fare un confronto A/B tra i due sistemi?

Fabio Venturi: esatto, e visto però che il sistema L-ISA funzionava perfettamente già a Bologna, alla fine quello left/right non è stato utilizzato qui a Milano.

ZioGiorgio.it: quali sono state le tue prime impressioni?

Fabio Venturi: mi sono accorto subito che le voci diventano più intelligibili. Inoltre la precisione, la chiarezza e il dettaglio di ogni strumento migliorano notevolmente. Mi sono anche accorto che serve molta meno equalizzazione e compressione per ottenere una separazione dell’oggetto sonoro nel mix.

ZioGiorgio.it: passiamo a qualche aspetto prettamente tecnico. Qual è la catena dai microfoni ai diffusori?

Fabio Venturi: semplificando parliamo di un interfacciamento a 96khz, 96 tracce dal mixer dentro il processore, la gestione dei vari ingressi tramite pan pot e poi l’uscita verso l’impianto, naturalmente multicanale.

ZioGiorgio.it: qual è, e come cambia il tuo approccio al mix con un sistema come L-ISA?

Fabio Venturi: registro molte colonne sonore e quando si parla del missaggio si pensa già alla spazializzazione, come il 5.1, 7.1 fino al Dolby Atmos, quindi per me non è un mondo nuovo. L’idea del missaggio multicanale esiste già da tempo, la cosa nuova è l’impiego dal vivo e l’approccio mentale, perché nei live normalmente si tende a fare dei missaggi molto chiusi, considerando che se io “panpotto” molto i suoni e chi sta seduto a sinistra non sente quello che esce dai diffusori di destra e viceversa, detto in modo molto banale. Con un sistema come L-ISA si può aprire molto il missaggio, perché chi sta a sinistra sentirà comunque un’immagine stereo. L’apertura è molto ampia, in particolare qui dove abbiamo messo anche i due cluster extra side. Ho potuto sfruttare tutta l’apertura perché non c’è fastidio, non si fa perdere niente a chi sta seduto a sinistra o a destra.

ZioGiorgio.it: quindi, secondo te, quali sono i vantaggi tangibili a livello sonoro oltre la spazializzazione?

Fabio Venturi: innanzitutto la qualità timbrica. Tieni conto che mi arrivano 112 canali, ho giusto due canali destra/sinistra per il synth, e il resto sono microfoni, tutti condensatori, che sono distribuiti poi su 90 casse. Come già detto prima il tutto risulta più definito, ci sono meno interferenze, quindi la timbrica è migliore. Un approccio al mixing che trovo molto interessante e stimolante!

ZioGiorgio.it: perché vedo solo dei sub appesi, dietro il cluster centrale e niente sub per terra?

Fabio Venturi: per fare uscire tutto in maniera uniforme e donare un punto di emissione coerente. La possibilità di appoggiare anche alcuni sub per terra era stata considerata, ma sarebbe stata una scelta che ci avrebbe penalizzato in termini di coerenza del suono.

ZioGiorgio.it: che cosa ti piace di più del sistema L-ISA?

Fabio Venturi: una delle cose più fastidiose con l’orchestra è il fatto di scollare l’immagine dal suono. Abbiamo 180 musicisti sul palco, che con un sistema tradizionale di amplificazione diventa una massa unica, invece con L-ISA si riesce a collocare il suono da dove effettivamente proviene.

ZioGiorgio.it: potrebbe essere perciò molto interessante anche per teatri, musical e applicazioni del genere?

Fabio Venturi: secondo me moltissimo. Di fatto cose di questo tipo si tentano già di fare, e L-ISA potrebbe essere perfetto per queste applicazioni, come per esempio nell’opera, su palchi grandi dove grazie alla spazializzazione il suono sembra arrivare effettivamente dalla posizione dove si trova il cantante o l’attore.

ZioGiorgio.it: poi c’è il tracking…

Fabio Venturi: certo. Basta connettere il controllo di un determinato oggetto in movimento via midi. Ho già provato a farlo “a mano” e funziona perfettamente.

ZioGiorgio.it: i tempi di set-up dell’impianto sono più lunghi rispetto a un sistema tradizionale?

Fabio Venturi: può sembrare, ma non è così. Stamattina sono arrivato alle 10:30 e l’impianto era già montato.

ZioGiorgio.it: per quel che concerne l’interfaccia?

Fabio Venturi: è tutto molto semplice. L’interfaccia grafica ti permette di posizionare le fonti sonore a tuo piacimento, puoi creare delle sezioni o dei gruppi che sposti, aggiusti, allontani, avvicini. Poi tutti i software ormai hanno un linguaggio comune. Perciò chiunque lavori con una DAW si troverà a proprio agio.

ZioGiorgio.it: come funziona il processore L-ISA?

Fabio Venturi: il processore L-ISA riceve un’uscita post fader e post processing per ciascun canale e crea feed di segnale per ciascun gruppo degli altoparlanti frontali. Oltre ad offrire il controllo in tempo reale di qualsiasi input, i parametri possono anche essere memorizzati in sincronizzazione con le tracce audio e quindi richiamati come snapshot, o essere attivati tramite timecode, modificati da sensor input, etc…

ZioGiorgio.it: e quali sono i parametri per ciascun oggetto sonoro che si possono aggiustare?

Fabio Venturi: L-ISA fornisce al fonico cinque parametri per ciascun oggetto sonoro: Pan – posizione orizzontale; Ampiezza – dimensioni percepite, da point source a panoramico; Distanza – profondità percepita e l’applicazione dell’algoritmo di riverberazione appropriato, Elevazione – posizione verticale, nel caso siano montati anche altoparlanti sul soffitto e AUX Send – un classico post-distance aux bus send.

ZioGiorgio.it: quanti sistemi L-ISA avete usato?

Fabio Venturi: un sistema L-ISA come main e un altro come backup. Il trasporto digitale viaggia su Optocore, e la conversione digitale/analogica per il backup viene fatto da un DirectOut ANDIAMO .

ZioGiorgio.it: il maestro Morricone cosa ne pensa di questo nuovo sistema?

Fabio Venturi: gli piace. Ieri è venuto a sentire perché gliel’ho chiesto io. Ha lasciato il suo assistente a dirigere l’ultimo pezzo del soundcheck, ed è stata la prima volta perché di solito non lo fa mai. Era incuriosito, gli è piaciuto ed era molto contento.

Abbiamo assistito al concerto con grande interesse, stando seduti inizialmente in sesta fila verso la sinistra della platea, spostandoci poi però tra un brano e l’altro per poter apprezzare il sound iperrealistico e immersivo anche in posizioni diversi della platea. L’ascolto inizialmente ci ha spiazzato un pochino, ma dopo alcuni minuti si riusciva a cogliere quello che promette il sistema L-ISA, una sensazione “strana”, come se le nostre orecchie e il nostro cervello dovessero abituarsi a questo ascolto “iper-realistico” che si può spiegare e sintetizzare con una maggiore spazializzazione, più definizione nel mix tra gli strumenti e soprattutto la possibilità di percepire il suono da dove effettivamente proviene. In particolare nella seconda parte del concerto, mentre eravamo seduti centralmente, una decina di file davanti al mixer, il sound era veramente avvolgente e immersivo. La qualità timbrica dell’orchestra era molto elevata, con la voce che aveva grande presenza e risultava molto intelligibile. Il volume in generale avrebbe potuto essere un po’ più alto a nostro avviso anche perché, nelle ultime file del forum il rumore delle pompe di calore causavano dei disturbi non indifferenti e si faceva fatica a sentire bene le parti suonate con dinamiche basse.


Inutile dire che ascoltare i più famosi temi musicali di Ennio Morricone suonati da un orchestra e un coro di questo calibro è una grande emozione a prescindere. Il Forum era strapieno e la standing ovation finale con tre bis testimoniano il grande affetto che il pubblico nutre per il Maestro e per la sua straordinaria musica. Anche il sistema L-ISA di L-Acoustics ha contribuito sicuramente al successo della serata, visto e considerato che questa tecnologia in genere si sposa perfettamente con questo tipo di musica, rendendo più intellegibili e fruibili gli arrangiamenti anche molto articolati e regalando quel “qualcosa in più” che forse, anche senza conoscerne i dettagli tecnici, anche il normale pubblico avrà apprezzato. Che alla fine è quello che conta…

Un ringraziamento al team di L-Acoustics e del rent Agorà per l’invito e la perfetta organizzazione.

Ennio Morricone Milano Dicembre 2017
L-ISA L’Acoustics Istallazione Agorà

Crediti:

Project Manager: Giulio Rovelli
Sound Engineer: Fabio Venturi
System Designer: Scott Willsallen
System Manager: Antonio Paoluzi
Per L’Acoustics: Maxime Menelec e Frédéric Bailly
Sistemi di Trasporto: Domenico Cerqua ed Edoardo Michelori

P.A. Man:
Fabrizio De Amicis (Scoglio), Silvio Visco, Daniele Carillo, Nicola Pisano, Pablo Consoli

Technical Supervisor: Angelo “Pavarotti” Camporese

Info:
www.l-isa-immersive.com
www.l-acoustics.com
www.agoraaq.it

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