Panasonic Live Entertainment Road Show: tre tecnologie per un evento unico

A pochi giorni da ISE 2018, con il Panasonic Live Entertainment Road Show 2017 diamo testimonianza di un evento che a nostro avviso ha ben espresso un concetto di integrazione che va oltre la netta divisione tra il mercato dell’installazione e quello dell’entertainment. L’evento è riuscito a mettere insieme il vecchio e il nuovo, aggiungendo dinamicità ai concetti di proiezione grazie all’ausilio di sistemi tracking e gestione del video in grado di aumentare le potenzialità di uno show e di allargare i confini creativi di Show Designer, Lighting Designer e registi.

Lo scorso 12 dicembre ci siamo recati a Milano per toccare con mano le possibilità offerte dai prodotti sviluppati dalle aziende Panasonic, BlackTrax e d3. Un insieme di tecnologie che vanno dai sistemi di proiezione, telecamere e switcher, fino all’utilizzo di MediaServer e soluzioni per il tracking IR.

Cominciamo con Panasonic, a cui va sicuramente dato il merito di essere riuscita a rappresentare in modo funzionale la semplicità con cui è possibile dare una marcia in più agli eventi, mettendo insieme tre tecnologie con l’obiettivo di aumentare le possibilità creative e la spettacolarizzazione senza complicare il workflow.
Abbiamo avuto il piacere di confrontarci con lo staff marketing delle divisioni Visual Solutions e Pro Camera Solutions, con il Country Manager Salvatore Palillo e Hartmut Kulessa, l’European Marketing Manager di Panasonic. 

Hartmut Kulessa con il nuovo PT-RQ32K 4K+.

Tra i proiettori presenti al roadshow, il nuovissimo PT-RQ32K 4K+, un sistema Laser 3-chip DLP da 27000 lumens e tecnologia 4K+ che ha tra le caratteristiche principali l’alta resistenza alla polvere e un particolare sistema di raffreddamento a liquido che assicurano 20.000 ore di funzionamento senza alcuna manutenzione. Completano le caratteristiche la risoluzione 4K+ (5,120 x 3,200), il particolare quad pixel drive system su chipset WQXGA e un contrast ratio pari a 20,000:1.

PT-RZ12K è invece un proiettore laser 3-Chip DLP™ da 12.000 lumen, in grado di combinare le tecnologie di imaging più recenti con il vantaggioso sistema SOLID SHINE Laser di Panasonic, mantenendo così un’alta qualità delle immagini anche dopo un utilizzo continuo di molte ore. La tecnologia laser permette un’enorme flessibilità per quanto riguarda le installazioni, un’alta affidabilità e un ampio range di feature ideali per la proiezione su superfici ampie. La serie PT-RZ12K risulta quindi un ottimo investimento per i rental specializzati nella gestione di eventi e tour.

Presente anche l’evoluto PT-RZ21K, da 20.000 lumen e concepito appositamente per i settori rental, staging, entertainment e grandi installazioni grazie alla sua operatività di 20.000 ore senza manutenzione, alla altissima potenza luminosa, all’assenza del filtro ma anche in virtù del sistema di raffreddamento a liquido e a un altro tema particolarmente caro per il settore rental: la ridondanza. L’RZ21K offre infatti una ridondanza incorporata consentendo una proiezione continua senza interruzioni anche in caso di guasto di un diodo, mentre lo switch verso una sorgente di segnale secondaria garantisce continuità anche al feed video.

L’interazione tra i 3-Chip DLP e il sistema SOLID SHINE Laser Phosphor technology consente di ottenere immagini dai colori vivaci con un’alta luminosità. La sorgente laser passa attraverso i particolari filtri al fosforo intercettando il prisma composto dai tre moduli DLP™ (R/G/B), producendo così immagini luminose, dai colori precisi e ad alto contrasto, anche all’interno di location ampie.

Il proiettore ha un consumo massimo pari a 1200 W (800 W in Normal Mode, 680 W in Eco Mode, 620 W in Long Life 1 Mode, 590 W in Long Life 2 Mode e 550 W in Long Life 3 Mode), con una risoluzione pari a 2.304.000 (1920 x 1200) su singolo chip e quindi un totale di 6.912.000 pixel, supporta segnali RGB XGA–WUXGA e video NTSC/PAL/SECAM, 480p/i, 720p, 1080p/i. Le dimensioni sono 578 x 270 x 725 mm con un peso totali pari a 44Kg.  Sul pannello troviamo infine due ingressi SDI, due VGA RS232 e RGB, DVI, HDMI e LAN.

Presente inoltre anche lo switcher video AV-HS6000, un pannello di controllo GUI semplice e innovativo, studiato per un utilizzo intuitivo e ricco di funzioni. L’unità principale che occupa 3U è dotata di 32 ingressi SDI, 2 DVI e 16 uscite SDI. Inoltre 4 DVE permettono un’ampia varietà di transizioni quando si realizzano video creativi in situazioni complesse e movimentate.

Esistono tre tipologie di pannelli di controllo:

  • C1 e C2 con 24 pulsanti XPT e 4 pagine, permettono una commutazione semplice tra 96 crosspoint in totale. È possibile selezionare tra alimentatore singolo o ridondante.
  • C4, più pannello compatto rispetto ai precedenti, con 26 pulsanti XPT e 4 pagine, per una commutazione tra 64 crosspoint in totale.

Il product specialist di BlackTrax Ermanno Tontini ha eseguito invece una presentazione spiegando applicabilità e funzionamento dei concetti di Automazione e Tracking offerti dal sistema sviluppato dall’azienda canadese Cast Software, già nota per il potente software di previz Wysiwyg.

BlackTrax è un sistema di tracking composto da sensori posizionati sull’artista o su uno o più oggetti di scena all’interno di una scenografia, che vengono seguiti in tempo reale da telecamere ad infrarossi in grado di leggere le coordinate in cui si trovano i sensori e trasmetterle ad un apposito server che rende disponibili questi dati a terze parti come media server o controller audio e luci.

Con questo sistema siamo in presenza di una tecnologia che permette di migliorare la gestione degli aspetti audio, video e luci, limitando l’intervento umano e stimolando di fatto la creatività. Un esempio è l’utilizzo in competizioni di pattinaggio, in cui i proiettori seguono i pattinatori in modo automatico senza necessità di stabilire a priori i movimenti e lasciando loro la libertà di muoversi senza preoccuparsi di essere in luce. Altro vantaggio pratico è certamente la riduzione dei tempi di programmazione e delle prove.

Per quanto riguarda la gestione delle luci, accade che un dispositivo unisce insieme i segnali provenienti dalla console con quelli che arrivano dal sistema BlackTrax, trasmettendo poi il merge di informazioni ai proiettori motorizzati chiamati in causa.
Nel video, seguendo lo stesso principio, i segnali provenienti dal sistema di tracking vanno ad un media server che li elabora e permette di creare interattività col video. È il video a questo punto che segue il movimento dell’artista, azionando diverse clip a seconda della posizione del sensore nello spazio.

Stessa cosa per l’audio, dove è possibile far partire determinati effetti in base alla posizione dell’artista sulla scena o, nel caso di convegni, semplicemente accendere un microfono quando lo speaker si trova in prossimità del podio. Inoltre le tre tecnologie possono coesistere in uno stesso sistema di tracking.

In un evento come questo dove l’integrazione tra sistemi è fondamentale, non poteva mancare la gestione del video. A Milano abbiamo avuto l’opportunità di vedere nel dettaglio il funzionamento dei Media Server d3 Technologies, prodotti dall’azienda londinese Disguise, nota per essere in grado di offrire un servizio completo di realizzazione e gestione di contenuti multimediali, con un panorama di prodotti hardware e software sviluppati internamente.

Il particolare, l’unità gx 2 sulla quale sono stati gestiti tutti i contenuti dell’evento, è in grado di efettuare rendering in tempo reale e di progettare e simulare i contenuti in modo dinamico e creativo. All’interno troviamo una sezione video output con due DisplayPort 1.2 (4096 x 2160 max), una DisplayPort 1.2 (GUI) e la possibilità di inserire schede I/O differenti a seconda delle necessità, oltre a quattro HD-SDI o due 3G-SDI per quanto riguarda gli ingressi. Per quanto riguarda la gestione dei segnali audio abbiamo due uscite e due ingressi XLR bilanciati, oltre ad un output da 1/4″ per le cuffie. Il Server occupa 4U rack da 19″ ed è dotato di una CPU Xeon Quad-Core 3.7Ghz con 16GB di memoria RAM DDR4, due SSD da 80GB e una SSD da 2TB.

Con il Media Server gx 2 è compresa una licenza di utilizzo del software Notch – un importante e potente software che consente di progettare, simulare, renderizzare, modificare e lanciare in tempo reale i contenuti. Durante la presentazione siamo stati colpiti dalla semplicità e la velocità di progettazione e gestione, dati da questo software. In particolare è sorprendente il livello di dettaglio che si riesce a raggiungere in fase di configurazione, simulazione e organizzazione dei contenuti, oltre alla semplicità di interfacciamento con i vari sistemi di proiezione e tracking.

Al termine della giornata di presentazione abbiamo assistito all’esibizione della cover band “Queen Legend”, con un live che ha proiettato i presenti in un’atmosfera di rock puro, degna conclusione che ha permesso ancora una volta di immaginare il concetto di evento in modo nuovo, con tecnologie ancora più creative che permettono tutte insieme di realizzare effetti ancora più sorprendenti, dando spazio alla creatività di Lighting Designer e Show Designer.

Daniela Karakaci marketing manager della divisione Visual Solutions di Panasonic ha dichiarato “Il settore degli eventi live è in continua evoluzione. Oggi i professionisti che ruotano intorno a questo mercato, noleggiatori, designer, progettisti, agenzie specializzate in eventi, sono alla continua ricerca di soluzioni tecnologiche altamente performanti in grado di creare effetti straordinari e al contempo garantire un alto ROI.
La nostra gamma di soluzioni per il live entertainment, di cui al roadshow abbiamo messo in mostra tutto il meglio, risponde esattamente a queste esigenze. L’innovazione raggiunta da Panasonic nei proiettori con tecnologia a laser e nelle telecamere professionali di alta gamma ci permette oggi di offrire al mercato una soluzione completa, che ci posiziona ai vertici del settore”.

Walter Lutzu
ZioGiorgio team

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