Recensione IK Multimedia T-RackS mastering suite

La modenese IK Multimedia, che l’anno prossimo festeggerà l’anniversario dei vent’anni dal primo T-RackS, la suite di mastering che è entrata in breve tempo nel gruppo dei più importanti software di questo campo, proprio a fine 2017 ha lanciato la quinta versione di questa piattaforma. Utilizzata da professionisti in tutto il mondo nel campo audio e broadcast, conta centinaia di brani musicali di successo.

Presentazione

T-RackS 5, che ho testato nella versione MAX, è una suite di mastering molto completa che però va oltre il mastering, potendo utilizzare singolarmente i processori in essa contenuti come plug-in sulle singole tracce in fase di mixing e post-produzione. Può essere quindi utilizzata sotto una DAW o in versione stand-alone per diverse applicazioni. Gli strumenti di metering sono aggiornati allo stato dell’arte per lavorare con i formati e le piattaforme digitali, i plug-in sono emulazioni di alcuni dei processori hardware più famosi di tutti i tempi e non solo, i preset sono numerosi punti di partenza per mastering e mixing in qualsiasi genere.

Per quanto riguarda i processori ci sono quattro novità interessanti che caratterizzano T-RackS 5 rispetto alla versione precedente:

  • Master Match – Un plugin che crea un match tra il suono delle proprie canzoni e quello di 3 tracce reference, permettendo di ottenere un suono professionale anche senza avere conoscenze tecniche approfondite.
  • Dyna-Mu vari-mu compressor/limiter – Basato su un a famosa unità hardware americana usata nei migliori studi del mondo in grado di impartire alle tracce un carattere unico, incollandone tutti gli elementi.
  • EQual digital equalizer – equalizzatore high-end a 10-bande, ultra-trasparente, con curve di equalizzazione basate sui migliori hardware britannici e statunitensi.
  • ONE mastering processor – processore “all-in-one” che include EQ, compressore, harmonic exciter e un low-end enhancer per risultati pro in pochi tocchi.

La nuova interfaccia permette che le operazioni di processing possano completate da una singola schermata. L’interfaccia proprio per questo è stata resa completamente ridimensionabile, per un flusso di lavoro ottimizzato.

T-RackS 5 supporta progetti fino a 192kHz / 32 bit floating point, permettendo di finalizzare e masterizzare per la distribuzione in alta definizione, oltre a supportare tutti i principali formati audio.
Sono stati inclusi strumenti professionali per il metering: un nuovo loudness LUFS meter di precisione, Peak, RMS e Dynamic Range meters, uno spettrogramma, un real-time analyzer, correlation meters e altro ancora per aiutare a visualizzare i problemi legati al contenuto audio non sempre riconoscibili ad un orecchio che non ha anni di mastering alle spalle.

Per quanto riguarda la finalizzazione di un disco, questa suite consente di assemblare i propri album direttamente dalla sua interfaccia così come inserire metadata, ID della tracce, codici ISRC e dati testuali.
Posso dire che fino a qui, IK Multimedia ha fatto davvero tutto molto bene in termini di completezza e versatilità.

La Prova

Proprio perchè si tratta di un software che contiene molte cose non era possibile inserire tutto in questo test. Per questo motivo ho deciso di prendere un pezzo che conosco bene, “Unsuitable” tratto dal mio omonimo disco di qualche anno fa, e rimasterizzarlo utilizzando solo Cubase e questa suite, sia per il mastering stereo finale che per il trattamento degli stems con i singoli processori. La versione originale del pezzo la potete trovare su tutte le piattaforme digitali (ad esempio su Spotify a questo Link).
Vi consiglio di ascoltare il tutto con un buon paio di casse o delle buone cuffie, altrimenti potreste non percepire bene le dinamiche e l’intera gamma delle frequenze.

Quello che ho fatto è stato prendere i processori che mi sono più familiari per andare ad ottimizzare equalizzazione e immagine stereo degli stems, quindi ho sommato le tracce e rimasterizzato il tutto in formato Mp3 a 320kbps quasi esclusivamente utilizzando ONE, una delle novità principali di questa suite quinta versione ed un processore all-in-one, come suggerisce il nome stesso, per trattare Eq, dinamica, immagine stereo e livello della traccia finale.

Ecco le impostazioni di ONE che ho utilizzato per il master. In catena ho aggiunto solo un po’ di Eq per ammorbidire le alte sopra i 12-15kHz.

Negli esempi che potete ascoltare ho messo prima il master finale, quindi ho realizzato una versione dove ho alternato il mix ed il master per farvi sentire la differenza di livello ed allo stesso tempo la maggiore chiarezza e definizione che sono riuscito ad ottenere con il solo ONE.
Nell’interfaccia di ONE a sinistra c’è una sezione di Eq con cui regolare in modo presettato per il mastering Basse (Body), Medie (Focus) e Alte (Air). A destra troviamo Bass Punch per spingere e controllare le dinamiche sulle basse, Analog, un harmonic exciter che aggiunge calore “analogico” al mix, e Transients, per scolpire i transienti rendendoli più aggressivi o più morbidi. Al centro il controllo Width mi da più o meno apertura stereo, cosa che solitamente viene fatta aumentando il contributo delle frequenze medio-alte nel panorama stereo mantenendo le medio-basse più centrali.
I due “manopoloni” poi danno il colpo finale: Push è un compressore di mastering, abbastanza graduale e naturale; Volume permette di alzare il livello della traccia senza aggiungere artefatti al suono e portarla al giusto punto di ascolto per ogni piattaforma.

Per quanto riguarda i singoli stems trattati do una breve descrizione con brevi spezzoni di audio con e senza processing che potete ascoltare sempre nella playlist qui sopra.

Batteria

Tramite l’utilizzo della sezione di Eq del White Channel, emulazione della channel strip della console SSL 9000K, ho reso la batteria un po’ più precisa, riducendone quel po’ di effetto boomy di ambiente sulle medio-basse e dando pizzico di spinta alle medio-alte.

Basso

La stessa cosa ho fatto per il basso overdrive, sempre con il White Channel, per renderlo un bel po’ più nitido e ritagliare maggior spazio alle chitarre per non farli entrare troppo in conflitto. Allo stesso tempo ho tagliato sotto i 44Hz per dare più spazio alla cassa.

Chitarre

Qui ho utilizzato giusto un po’ di “pasta sonora” del British Channel, emulazione della channel strip della console SSL 4000E, per ispessirle un po’, dare un po’ di definizione e restringerne la gamma di frequenze in basso e in alto.

Subito dopo ho aggiunto il Quad-Image per regolare come vedete l’apertura stereo delle chitarre ed avere una maggiore resa ed impatto, senza sacrificare la comprensibilità aggiungendo altri ambienti.

Le Voci

Mi piace molto il comportamento del British Channel, perchè ha un intervento morbido ed i suoi Eq riescono a dare alla voce una bella rotondità e pienezza senza “incasinare” troppo il suono. Qui ho eccentuato le medie per far uscire meglio la voce dal mix e ammorbidito di un pelo le medio-alte. Ho usato anche la compressione per dare un po’ più di controllo per evitare picchi quando la voce è già abbastanza fuori.

Conclusioni

T-Racks 5 è un prodotto molto ben riuscito. Completo e pieno di processori che funzionano bene e davvero in modo simile agli originali (fate le dovute differenze ovviamente tra digitale ed analogico). Si acquista una suite per il mastering e si ottengono quasi quaranta moduli per fare quasi tutto il trattamento delle tracce dall’inizio alla fine.

Una critica la devo fare alla funzione Master Match, che come in altre piattaforme del resto, non mi ha convinto del tutto. Credo vada ancora rifinita perchè il suo intervento è aggressivo e talvolta rischia di sbilanciare un po’ troppo il risultato ottenuto fino a quel punto.

Per il resto trovo T-Racks 5 un’ottima suite ed i prezzi sono in linea, se non inferiori, con quelli della concorrenza. Per di più per chi non vuole andare all-in fin da subito si può acquistare anche i singoli moduli dal Custom Shop o una delle versioni con meno moduli e poi aggiungere ciò che si vuole.

  • T-RackS CS – Custom Shop – gratuita
  • T-RackS 5 – 9 moduli da € 149.99
  • T-RackS 5 Deluxe – 22 moduli da € 299.99
  • T-RackS 5 MAX – 38 moduli da € 365.99
  • T-RackS 5 MAX crossgrade per €299.99

Per me è decisamente un pollice in su.

Info: www.mogarmusic.it

Info: www.ikmultimedia.com

 

Luca “Luker” Rossi
Redazione ZioMusic.it

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