Arturia lancia proprio oggi sei nuovi plugin, inaugurando un nuovo capitolo del suo percorso di modeling di strumenti e dispositivi hardware. Se fino ad ora il brand francese si era concentrato unicamente sugli strumenti virtuali, riproduzioni di molti tra i più famosi synth, campionatori e strumenti a tastiera (come potete vedere nella nostra ultima recensione della V Collection 6), ora escono i primi plugin dedicati ad hardware da studio ed effetti. Nello specifico abbiamo avuto la possibilità di recensirli in anteprima e poter uscire con la prova in contemporanea con l’annuncio dei questi moduli virtuali: sono tre preamplificatori e tre filtri.
La Prova
Di seguito troverete una rapida descrizione dei plugin con la loro interfaccia come appare nella nostra DAW e una serie di sample audio tratti dal nostro test. Vi consiglio l’ascolto con un buon paio di monitor o un paio di cuffie.
Preamplificatori:
1973-PRE
- 1973-Pre – versione virtuale di uno dei preamp più famosi ed utilizzati di tutti i tempi, il Neve 1073, derivato dai preamp delle leggendarie console di Rupert Neve. E’ un must-have per ogni studio, il suo suono è caratteristico e riconoscibile, il suo intervento molto ‘musicale’ e la saturazione dell’input particolarmente utilizzata per chitarre, basso, voci e molto altro. Qui in versione due canali con possibilità di variare il tipo di trasformatore e scelta tra modalità stereo L/R o Mid/Side.
V76-PRE
- V76-Pre – emulo dell’altrettanto celebre Telefunken V76, preamplificatore valvolare storico di derivazione radiofonica che accoppiava due V72 con funzioni extra che lo resero uno standard sia nel broadcast che negli studio. La sua timbrica calda, il suo intervento molto soft e la semplicità di utilizzo ne fanno ancora uno dei miti della registrazione in studio. Anche qui in versione stereo L/R o Mid/Side per una maggiore versatilità.
TridA-PRE
- TridA-Pre – digitalizzazione della sezione preamp ed Eq della console probabilmente simbolo del punto più alto raggiunto dal rock inglese nel periodo di David Bowie, Queen e Lou Reed. La Trident A-Range è rinomata per il suo suono preciso e l’interazione tra le bande Eq e filtri, che permettono in pochi tocchi di ottenere un suono preciso ma rotondo. Anche qui in versione stereo L/R o Mid/Side.
Filtri:
Mini-Filter
- Mini-Filter – riproposizione virtuale del filtro Minimoog, che in questa versione ospita anche uno step-sequencer ed alcune caratteristiche che lo rendono più attuale. Lo si può utilizzare con automazioni o in modo completamente manuale oppure programmare il sequencer ed ottenere effetti e modulazioni tipiche delle sonorità synth analogiche Moog.
SEM-Filter
- SEM-Filter – riproduce il celeberrimo Oberheim SEM aggiungendo caratteristiche e opzioni sequencer tratte dal synth SEM V già realizzato da Arturia. Suono inconfondibile, un classico della sintesi che però può essere applicato anche ad altri strumenti per ottenere un filtraggio classico, creativo o ritmico ed avere restituite sonorità vintage o anche molto moderne secondo quanto si decide di spingere sulla programmazione.
M12-Filter
- M12-Filter – il più complesso dei tre, è la sezione filtri del più famoso synth analogico degli anni ’80, l’Oberheim Matrix 12, utilizzato da Vangelis, Depeche Mode, The Orb e molti altri. Una complessa matrice permette di programmare il filtro in maniera ingegneristica con tre inviluppi customizzabili, una modulazione random e un oscillatore di modulazione, il tutto con forme d’onda e filtri selezionabili. Insomma, una varietà infinita di sonorità possono essere ottenute da questo filtro, applicabile praticamente a qualsiasi strumento o mix per trasformali anche completamente.
Conclusioni
Come non vedere positivamente questo nuovo sviluppo in casa Arturia? Hanno fatto e continuano a fare degli ottimi v-instruments ed ora si confermano con questi preamplificatori e filtri. Per noi che lavoriamo nella musica i plugin non bastano mai, quindi ben vengano se ci aiutano ad ottenere nuovi suoni o una migliore resa per le nostre tracce.
Dei preamp ho apprezzato la resa sonora convincente e soprattutto un carattere ben distinguibile tra i tre diversi modelli. Le funzioni aggiuntive sono poi quello che ci vuole per chi registra oggi. In fondo non ce ne importa nulla di avere una riproduzione che ci faccia faticare come gli originali, vogliamo avere un sound simile ma con la praticità del digitale. Arturia questo continua a farlo molto bene.
Per quanto riguarda i filtri invece c’è tutto un lavoro di scoperta che si può fare per abbinarli man mano a diversi strumenti ed ottenere sonorità creative sempre diverse. Questo probabilmente richiede un po’ più tempo del paio di giorni che abbiamo avuto per questa anteprima per ottenere risultati di alto livello, ma il comportamento dei filtri è coerente con gli originali e la loro versatilità può fare la differenza se si prende la strada giusta su di una traccia o un mix.
Ringraziamo il distributore italiano Midiware per la collaborazione.
Info: www.midiware.com
Info: www.arturia.com
Redazione ZioMusic.it