Premessa: non bisognerebbe mai giudicare un libro dalla sua copertina ma, in questo caso, l’immagine cangiante che trasforma il soggetto ogni volta che si ha tra le mani questo volume fa la differenza! E ci fa capire che stiamo per sfogliare un gran libro, e non solo per le proporzioni generose 24,5 cm x 31,5 cm.
Nato in supporto all’omonima mostra al Victoria and Albert Museum, originariamente ideata da Aubrey ‘Po’ Powell di Hipgnosis Studio (il mitico studio che curò le copertine degli album dei Pink Floyd) in collaborazione con il batterista della band Nick Mason, questo “PINK FLOYD – Their mortal remains” è l’unico libro ufficiale autorizzato dai Pink Floyd per celebrare i loro 50 anni di carriera.
L’audio dell’intera mostra è stato affidato a Sennheiser per volere della band stessa in quanto ha sempre utilizzato i loro prodotti fin dagli esordi della carriera. Ora che finalmente la mostra è arrivata qui a Roma – sarà visitabile fino al primo di luglio – il libro è stato tradotto in italiano dalla casa editrice Skira.
Non è facile riassumere 50 anni di carriera di una band come i Pink Floyd in un libro ma devo dire che la presenza di vari contributi e diversi punti di vista da parte dei loro collaboratori più stretti rendono bene l’idea su cosa sono stati, cosa sono e cosa lasceranno in eredità alle nuove generazioni i Pink Floyd: innovazione, avanguardia, sperimentazione, spettacolarità.
Si parte proprio dagli inizi, dalla prima formazione chiamata Tea Set, il cui nome fu poi cambiato con quello con cui tutti li conosciamo grazie ad un’intuizione di Syd Barrett che volle unire due nomi di due musicisti blues americani.
Passa quindi in rassegna i primi spettacoli dove iniziavano ad essere usati dei primordiali effetti luci e audio (vedi Binson Echorec): in quel periodo avevano capito che questi due elementi, sapientemente miscelati, potevano davvero fare la differenza rispetto a tutto il panorama musicale dell’epoca. Naturalmente non manca una descrizione di “Mr. Screen” soprannome dato al famoso schermo circolare sempre presente nelle loro performance.
C’è ovviamente un’analisi dettagliata dei loro 15 album, compreso The Endless River, dalla data di pubblicazione al progetto e studio per ogni copertina, i brani contenuti e l’impatto che hanno avuto sulla critica e i fans.
Analizzando una band così attenta al messaggio visivo, non solo sonoro, fa riflettere la loro ritrosia a farsi fotografare, soprattutto nelle copertine. E’ infatti più facile riconoscerli dai loro simboli più noti, il prisma di “The Dark Side of the Moon”, Algie il maiale gonfiabile e i martelli che marciano, piuttosto che dalle loro facce.
Immancabili per un libro di questa portata i vari aneddoti curiosi e particolari che hanno saputo contraddistinguere la band inglese nel corso degli anni. Ce ne sono di molto interessanti: la genesi della copertina di DSOTM con la lente prismatica regalata da George Harrison al fotografo Vic Singh; la citazione di alcuni numeri associati a varie città enunciati durante i loro show per “localizzare” precisamente le registrazioni bootleg in un secondo tempo; il famoso effetto Droste (che prende il nome dall’omonima pubblicità di un cacao dell’epoca) sulla copertina di Ummagumma, una figura dentro l’altra che continua all’infinito.
Tutti i passaggi fondamentali del libro sono corredati da un’importante selezione d’immagini (davvero belle) in bianco e nero e a colori che ritraggono i vari momenti della band, sul palco – compresi gli shows di Pompei e Venezia – e in studio, le sessioni fotografiche per le copertine e per gli allestimenti dei tour compresi i vari progetti a matita dei palchi, le fotografie degli strumenti principali – tratti dall’archivio personale della band – utilizzati dai vari componenti della band con le descrizioni a lato che indicano i brani in cui sono stati utilizzati.
Mi piace chiudere citando il giornalista e speaker radiofonico John Peel riguardo il loro concerto ad Hyde Park: “La loro musica era perfetta da ascoltare all’aria aperta, sembrava che riempissero tutto il cielo”.
Non un libro ma IL LIBRO imperdibile che non può mancare al fan PinkFloydiano!
ATTENZIONE:
Per tutti i lettori di ZioMusic.it è attiva una promozione diretta: acquistando il libro sul sito SKIRA le spese di trasporto verso il territorio nazionale sono gratuite.
“PINK FLOYD – Their mortal remains”
• Autore: Vari
• Editore: V&A Publishing Victoria and Albert Museum South Kensington London
• Editore per l’Italia: Skira
• Pagine: 320
• Prezzo: € 55 (iva incl.)
Info: Edizioni Skira
Roberto Rossetti
Vocal Coach / Musicoterapista