Oggi andiamo ad approfondire tutte le caratteristiche dell’ultima “piccola” nata in casa Bose, la S1 Pro, un cabinet auto-amplificato a due vie dalle mille risorse, batteria compresa…
IL PRODOTTO
L’S1 Pro si presenta come uno speaker a due vie utilizzabile in vari modi, da sistema PA per piccoli eventi a monitor da terra, come amplificatore di servizio per lo studio o come sistema musicale primario.
Al suo interno trovano spazio un woofer da 6’’ per le frequenze medio/basse e tre altoparlanti da 2.5’’ per le medio-alte disposti su apposito supporto davanti al woofer, in posizione “array”: questo montaggio così raffinato ha permesso di ottimizzare la dimensione del diffusore, creando al contempo una dispersione sia orizzontale che verticale molto controllata con una buona proiezione del suono in profondità.
L’S1 Pro è caratterizzato da un sistema di rilevamento automatico della posizione che pilota un Auto EQ, il quale modifica la curva generale della cassa in base alla posizione in cui viene installata.
E’ dotato di una sezione mixer molto ampia in cui troviamo:
- 2 canali in ingresso per microfoni dinamici e/o strumenti, dove per ciascuno è previsto un ingresso combo xlr/jack, il selettore per la variazione delle equalizzazioni “ToneMatch”, un reverbero, regolazione di toni alti e bassi e il volume generale;
- 1 canale di ingresso ausiliario che può essere utilizzato tramite streaming Bluetooth o ingresso jack da 3,5 mm.
- 1 uscita linea in formato jack ¼” per il rilancio del segnale missato verso un secondo S1Pro;
- Una presa micro-usb per l’aggiornamento del firmware interno.
In particolare, lo switch “ToneMatch” consente di ottimizzare il sound della sorgente tramite un’equalizzazione dedicata preimpostata, che può essere ulteriormente corretta tramite l’uso dei due potenziometri dei toni alti e bassi.
La particolare forma del cabinet, veramente molto ottimizzata, permette il montaggio stabile e sicuro in molte posizioni: in appoggio su un tavolo, a terra con due possibilità di posizionamento e diversi angoli di proiezione, fino al classico montaggio su stativo con inserto da 35 mm.
Infine, all’interno dell’imballo, troviamo una comoda sacca morbida per la protezione durante il trasporto, sinonimo della cura con cui è presentato il prodotto.
LE SPECIFICHE
Riportiamo di seguito le caratteristiche tecniche specifiche del prodotto:
- Dimensioni: cm 33x24x28
- Peso: 6.5 kg senza batteria – 7 kg con batteria
- Materiale Cabinet: Plastica Polipropilenica
- Finitura: Plastica Testurizzata
- Griglia anteriore: Acciaio con rivestimento a polveri nero;
- Woofer: 6”;
- Driver Medio-alti: n.3×2.5” in configurazione “array”;
- Risposta in frequenza: 62 Hz – 17 kHz (+/- 3dB);
- SPL Max @ 1m: 103 dB Spl (109 dB Spl picco);
- Dispersione: 120°x50°
- 2 Ingressi combo Xlr-Jack ¼”;
- Ingresso Line Aux da 3.5 mm
- Ingresso Bluetooth
- Uscita Line TRS
- Portata Segnale Wireless: fino a 9 metri;
- Batteria ricaricabile agli ioni di litio (opzionale) – durata dichiarata 11 ore;
TEST SUL CAMPO
Viste le numerose possibilità di utilizzo previste da questo prodotto, mi sono messo d’impegno e ho cercato di provare il diffusore in tutti i modi possibili.
Come quando si guida per la prima volta un’auto è bene guidare in una strada congeniale e conosciuta, giusto per prenderci confidenza. Il primo ascolto infatti non poteva che avvenire in studio, quindi in un ambiente in cui fosse possibile ascoltare il sound per quello che è, senza influenze esterne.
Pronti? Via! Comincio il test con l’ascolto di alcuni brani che uso spesso come riferimento ed immediatamente traspare il caratteristico suono un po’ scavato sulle medie, rotondo sulle basse e aperto sulle alte più utile in situazioni “live”. Tuttavia, forse, in questo caso lo “scavo” l’ho trovato un po’ troppo evidente, tant’è che per ricreare il suono più vicino all’originale ho dovuto inserire dal mixer un boost di +6 db a 3.15 khz (Q 0.90). Visto che sul canale line non è previsto un EQ, probabilmente un timbro generale più lineare sarebbe stato preferibile.
In collegamento con una sorgente a livello linea, ci si accorge della mancanza di un tasto per adattare a questa l’impedenza in ingresso, un peccato veniale che potrebbe essere di semplice implementazione. Bisogna perciò lavorare tenendo molto basso il potenziometro del volume del canale, affinché il limiter non si inserisca in modo evidente.
Un limiter che tra l’altro l’ho trovato molto musicale se usato in modo non esagerato: di fatto su un segnale in ingresso da microfono o da una chitarra, se ben regolato il volume di canale, il limiter ricorda un po’ la famosa Overeasy del 160A dbx.
Ho poi testato la funzione di auto EQ trovandola piuttosto efficace e nonostante i limiti fisici che presenta una cassa così piccola, le basse frequenze in particolare rimangono sempre ben a fuoco, anche quando il diffusore viene sollevato da terra.
Infine ho connesso il mio tablet via bluetooth, una procedura semplice e veloce, anche con modesti ostacoli tra la cassa ed il dispositivo mobile.
Dopo questi primi test, ho cominciato ad usare il modulo in varie situazioni: monitor a terra, su stativo, fino a quello che forse potrebbe essere il suo uso più centrato, ovvero voce e chitarra.
In generale si sente l’esigenza di inserire una delle impostazioni messe a disposizione dal selettore ToneMatch dato che il suono flat risulta un po’ scuro e non così dettaglio come con altri preset. Le caratteristiche invece che emergono (e che ci sono piaciute) sono quelle con il selettore nella posizione centrale, quella cioè con il logo della chitarra, che è sembrato efficace sulla chitarra ma anche sulla voce boostando un po’ le alte e le basse con l’EQ disponibile. Inoltre il ToneMatch inserisce anche un evidente filtro HPF.
Il riverbero, benchè non regolabile in alcun modo se non nella mandata, è sembrato giusto per il target e piacevole all’ascolto e soprattutto andando a completare ulteriormente le featires offerte da questa piccola cassa.
Nell’uso come monitor o come PA, il sistema è abbastanza immune a problemi di rientro microfonico, segno comunque di un buon comportamento generale.
Ma non finisce qui, perché il bello, il vero plus di S1 Pro è la batteria che ha una durata che potrei definire miracolosa! Ho eseguito la ricarica al momento dell’arrivo del prodotto in demo ed ho fatto tutti i test con volumi a manetta per molte ore e non ha dato segno di cedimento, portandomi quasi a dire che la S1 potrebbe essere usata in eventi di una certa importanza dove non è possibile avere alimentazione di rete.
Se proprio vogliamo essere pignoli, un indicatore luminoso per il residuo della carica potrebbe essere utile, magari anche con una piccola app via bluetooth…
CONCLUSIONI
Di sicuro il vero valore aggiunto di questo prodotto sta nella praticità: “accendi e vai” potrebbe essere lo slogan più azzeccato!
Detto questo, forse, vista completezza di dotazioni e l’impostazione generale del progetto con un alto standard qualitativo, ci saremmo aspettati qualcosa in più specie in termini di controllo degli ingressi. Caratteristiche che con buona probabilità potrebbero essere implementate in uno sviluppo futuro.
In conclusione, come è capitato altre volte nella storia di questo marchio, l’S1 è un prodotto innovativo e di ottima qualità generale, che saprà conquistarsi un posto nel sempre più affollato mercato dei live speaker di piccola taglia, con un prezzo attuale di € 649 batteria inclusa.
info: www.bose.it
Diego Caratelli – main tester
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