Ogni anno ad Hong Kong si svolge il festival Clockenflap, uno dei più grandi eventi dell’Asia che racchiude un vasto programma di musica, arte, cinema ed altre attività.
Nei primi dieci anni di attività, il festival ha ospitato numerosi artisti del calibro di Erykah Badu, David Byrne, Khalid, Roni Size, Interpol, Caribou, Anpu e The Vaccines, oltre ad un nutrito gruppo di talent locali che hanno avuto la possibilità di esibirsi davanti ad un pubblico molto più vasto.
Per l’edizione 2018, dal 9 all’11 Novembre, il palco principale (Harbourflap) e il secondo palco erano gestiti da Alto Stage Management, che ha coinvolto Davide Linzi di Mister X Service come system designer per entrambi, nonché fonico di sala del main stage e assistente alle produzioni aventi il proprio fonico.
Linzi spiega il perchè della scelta di Newton, il nuovo processore FPGA di Outline.
“Ho scelto di portare Newton al Clockenflap perchè mi serviva una macchina versatile che mi permettesse di creare una matrice di input e output che fosse veloce ed efficace da gestire. Il mio workflow necessitava di: 10 ingressi indipendenti sempre connessi con L-R-SUB-FRONT della console main S6L, L-R-SUB-FRONT della console ospite, L-R di un mixer di produzione per gestire musica di walk-in, audio del video pubblicitario, microfono per comunicazioni di emergenza e presentatore; le uscite invece prevedevano il controllo indipendente di L-R-SUB-FRONT-OUTFILL L-R, DELAY L-R, stereo out per lo streaming, un segnale di reference per Smaart e una coppia di segnali Dante per il recording L-R se richiesto. Le regolazioni di EQ principali durante il tuning del PA sono state realizzate con Newton come le eventuali correzioni richieste dai vari fonici.
La scelta ‘Newton’ non è stata casuale e sicuramente la proporrei nell’ottica di un sistema di controllo principale in una situazione di festival come il Clockenflap: il fatto di essere il cuore di un sistema così complesso ed avere una doppia alimentazione è già un fattore di sicurezza che ha reso tranquilla anche la produzione, molto esigente sia sui criteri di affidabilità del progetto che sulla qualità del suono di tutti i palchi del festival.
Un altro elemento imprescindibile in certi contesti è l’enorme flessibilità della matrice e la facilità di gestione di molti I/O senza avere il timore di sbagliare qualche impostazione di clock, visto che all’ASRC ci pensa la macchina automaticamente. Negli anni passati ho avuto problemi non tanto per recuperare sistemi di facile utilizzo per gestire così tanti flussi di segnale, quanto per reperire utenti che mi facessero trovare pronto un laptop e le macchine configurate: avere 16 su 16 in una unità rack che ho configurato in meno di 5 minuti una volta connesso Dashboard (il software Outline di controllo) ha ottimizzato moltissimo i tempi del mio lavoro.
Ormai è abbastanza di uso comune girare in una mezza produzione con un sistema di EQ o PA management al di fuori del banco per essere autonomi nel tuning di un sistema. Newton è una macchina estremamente versatile, rapida e semplice da utilizzare, e la versatilità secondo me è il segreto che fa vincere la gara”.
Il routing è quindi uno dei punti vincenti di Newton, al quale Linzi non rinuncerebbe mai: “Con lo stesso computer collegato via CAT5 per il controllo, posso registrare al volo un L-R da consegnare all’artista direttamente con Dante Virtual Soundcard, prelevando direttamente l’L-R in ingresso senza avere gli interventi fatti sul PA in uscita. Inoltre grazie agli EQ in ingresso si può intervenire con regolazioni di EQ individuali per ciascun engineer, senza modificare il tuning base fatto sulle uscite.
Newton è sicuramente un ottimo investimento per chi vuole un prodotto versatile, facile da utilizzare, tecnologicamente avanzato e pronto ad aprirsi a mille upgrade software e firmware (FPGA), che potranno solo che rendere il prodotto ancor più interessante. Newton ha tutte le carte in regola per ridefinire i limiti di workflow degli utenti: oggi in un evento, un festival, uno show…c’è bisogno dello stesso concetto di sharing del mondo social-web: quanti più canali di connettività si possono stabilire all’interno di un network tanto più il messaggio sarà fruibile da più utenti e la semplicità è la via giusta per attuare ciò”.
Info: newton.outline.it