Guida ai Mixer Digitali Entry Level

Cari affezionati dello Zio, orami la stagione estiva è alle porte e molti di voi si preparano ad affrontare lunghissime giornate sotto il sole.
I service iniziano a riorganizzare il magazzino e qualcuno comincia a pensare concretamente a nuovi investimenti per affrontante al meglio la stagione e farsi trovare pronto per i lavori più disparati.
Perché lo sappiamo bene, lo scenario del “service” in Italia è quanto mai variopinto e imprevedibile…

Con questo articolo vogliamo cominciare una serie di contenuti che siano realmente utili ed originali al fine ultimo di rendere ai nostri affezionati lettori un servizio tangibile e concreto.
Cominceremo quindi a parlare di audio e nello specifico di mixer digitali “live oriented” che rappresentano ad oggi una scelta praticamente obbligata, proprio in virtù della loro flessibilità, della loro compattezza e della completa dotazione a livello di effettistica integrata. Ma quale mixer audio scegliere? Come valutare la machina più adatta alle nostre esigenze? Formato, canali, interfacce? 

Il target di riferimento in questo caso sono service piccoli e medio piccoli (ma non solo…), di cui ne conosciamo le problematiche legate a trasporti e stoccaggio e l’obiettivo è ricreare una sorta di “database” dei prodotti in commercio che rispecchino dei criteri oggettivi e riconosciuti di qualità e che il cui costo non superi i 5000 euro, quindi stiamo parlando della fascia di mercato definita come entry level.
L’indicazione di prezzo è stata ottenuta come media dei prezzi esposti in chiaro dai maggiori store online italiani ed europei, fermo restando che distributori e negozi “fisici” potrebbero talvolta applicare scontistiche ancora più vantaggiose. A voi la negoziazione!

A ben vedere anche in questa fascia di prezzo le cose da valutare sono più o meno le stesse che valgono per mixer ben più costosi ma occorre essere consapevoli che si potrebbe andare incontro a limitazioni sul numero di canali, minore possibilità di interfacciamento ed “apertura” ai maggiori standard per il trasporto digitale ed, in alcuni casi, accettare alcuni compromessi legati alla qualità sonora oggettiva, spesso più che adeguata, ma non comparabile a quella offerta mixer di alta ed altissima fascia.

Sappiamo per contro che le caratteristiche più determinanti in questa fascia di mercato sono legate al peso, agli ingombri e la scalabilità, proprio in virtù del fatto che, come spesso accade, questi mixer verranno sballotatti da un lavoro all’altro, tra piazze, camion, furgoni e magazzini da personale diverso e, nella migliore tradizione italiana, dal titolare del service stesso, un vero e proprio factotum!

Ovviamente non saremo noi a fare una classifica o a indirizzarvi verso un modello piuttosto che un altro, ma la speranza è che grazie a questa guida potrete farvi voi stessi un’idea di quale sia il mixer perfetto per voi.

Basandoci sui criteri sopra esposti, si comincia! Ecco la lista dei Mixer che analizzeremo:

  • Behringer X32
  • QSC TouchMix-30 Pro
  • Allen & Heath SQ5
  • Presonus StudioLive 32
  • Soundcraft Si Impact 
  • Midas M32 Live 
  • Yamaha TF-5

Behringer X32 

 

E’ il mixer più grande della serie X32 composta anche dai modelli Rack, Compact e Producer.
Dispone di 32 canali Total-Recall distribuiti su 2 layer da 16 canali e 16 bus di missaggio dotati di insert, EQ 6 bande parametrico e processore di dinamica.
E’ stato progettato in collaborazione con Klark Teknik e dispone di reamplificatori microfonici e convertitori A/D MIDAS.
On-board presenta 32 ingressi analogici bilanciati XLR con preamplificatore microfonico, 6 Aux In 1/4″ TRS e 16 uscite analogiche bilanciate XLR, 6 Aux Out ¼” TRS, 2 uscite XLR per l’L R e 2 uscite 1/4″ TRS per la sezione “monitor/control room”, 2 connettori cuffie e una sezione talkback con microfono integrato o esterno.
Dispone di una sezione Virtual FX Rack con 8 slot True-Stereo (16 mono) per la simulazione dei più famosi outboard oltre a Gate e Compressore su ogni canale, 6 gruppi di Mute per un accesso immediato e 8 gruppi DCA su 8 fader motorizzati dedicati.
La sezione Channel Strip offre 16 tasti retroilluminati con 12 controlli rotativi provvisti di LED circolare per lavorare sulla sezione di preamplificazione, Gate, EQ parametrico ed effetti.
Presenta connettività Ethernet, AES/EBU, Firewire e connettività USB per il controllo in remoto o per utilizzare l’unità come una potente scheda audio.
Ogni Input/Output presenta uno schermo a colori e retroilliminato per poter indicare lo strumento in entrata o la tipologia di uscita oltre allo schermo LCD da 7 pollici principale
Può essere remotato via Wi-Fi da tablet grazie alla propria App.
Ha le dimensioni di 90 x 53 cm con una altezza di 20 cm per un peso complessivo di 20,6Kg (Case non incluso)

E’ uno tra i banchi più economici del lotto e, probabilmente anche per questo, ha conosciuto una certa diffusione. Nonostante il prezzo ha una dotazione completa e può contare sull’apporto tecnologico di Music Group, una dei gruppi più grandi al mondo e che possiede anche il prestigioso marchio Midas. L’impostazione generale risente un po’ degli anni, soprattutto in relazione al piccolo schermo con grafiche non proprio attualissime. Paga qualche cosa anche in termini di peso nei confronti di concorrenti più giovani e snelli…

Info: www.behringer.com

 

QSC TouchMix-30 Pro

TouchMix è un mixer compatto con 32 canali onboard, di cui 24 con preamplificatori microfonici in classe A e 6 di Linea. E’ il più grande della serie Touch composta anche dai modelli TouchMix-8 e TouchMix-16.
Ha 16 uscite configurabili, di cui 14 mix Aux, che offrono ampia flessibilità nella gestione del segnale e uno schermo multi-touch da 10 pollici per il controllo della superficie, 8 sottogruppi con EQ parametrico a 6 bande, filtri passa-alto e passa-basso regolabili e limiter abbinabili in stereo.
Dispone di due analizzatori di spettro in tempo reale (RTA) che  forniscono una visione istantanea del bilanciamento timbrico del canale e della risposta acustica ambientale e grazie alle procedure guidate Anti-Feedback e Room Tuning Wizard aiuta a semplificare il lavoro in ogni situazione.
Grazie a 32 canali di registrazione e riproduzione diretta su hard drive, si può utilizzare sia come scheda audio che come Virtual Soundcheck per l’acquisizione e il richiamo delle performance senza l’uso di un computer.
Ha 6 FX Engines con DSP (Reverb, Echo, Delay, Chorus, Pitch Shift) oltre a Gate e Compressore s ogni canale. Onboard ha anche due porte USB per la riproduzione di file MP3 direttamente da chiavetta.
Può essere remotato via Wi-Fi da tablet grazie alla propria App.
Ha le dimensioni di 43 x 46 cm con una altezza di 19 cm per un peso complessivo di 7,9Kg (Case non incluso)

Veramente piccolo, compatto, leggero e con un’impostazione molto moderna questo banco “touch” di QSC. Spicca il grande e visibile schermo centrale che accoglie anche i fader virtuali. Anche per questo mixer si gravita facilmente sotto i 2000 euro e, considerando quello che può offrire, ne consegue un rapporto qualità/prezzo decisamente interessante. L’assenza dei fader fisici può risultare poco digeribile per qualcuno ed ad alcuni controlli bisogna farci la mano, ma è lo “scotto” da pagare per rimanere in questo ordine di pesi e dimensioni.

Info: www.qsc.com

Info: www.exhibo.it

 

Allen & Heath SQ5

Allen & Heath offre diversi modelli in questa fascia di prezzo ma in questo caso, grazie alla sua espansibilità, abbiamo preso in esame il modello più piccolo della serie SQ composta anche dai modelli SQ6 e SQ7, ma in generale considerata di fascia superiore rispetto alla linea Qu.
Il mixer, onboard, ha 16 ingressi microfonici con preamplificatori integrati espandibili fino a 48 grazie alla porta S-Link che permette di interfacciarsi con una Stage box esterna. I canali sono controllati da 16 Fader motorizzati, le uscite fisiche sono 12 ad xlr (di cui 10 Aux e due per L R) anch’esse espandibili fino a 36.
Ognuno dei 48 ingressi ha HPF, un gate con sidechain e filtro, un equalizzatore parametrico a 4 bande e un compressore Peak / RMS per il controllo e la sagomatura dei livelli e dei transienti. I mix hanno sia un Equalizzatore parametrico che grafico a 28 bande oltre che al compressore di serie.
SQ è equipaggiato con 8 motori FX stereo e, grazie alla libreria RackExtra, si possono trovare le emulazioni dei reverberi più famosi, dei delay, di modulatori e di altro ancora. Ogni effetto ha il proprio ritorno stereo dedicato, quindi non è necessario utilizzare nessuno dei 48 canali di ingresso.
La dashboard di SQ è incentrata su un touchscreen capacitivo da 7 “ad alta risoluzione, incorniciato da una serie di encoder illuminanti che permettono un controllo immediato e pratico. Canali e mix possono essere trascinati e rilasciati su qualsiasi strip, con nomi personalizzati e codifica a colori sui display presenti su ogni fader.
SQ è inoltre espandibile alla rete Dante e, grazie all’unità SQ-Drive integrata, consente di acquisire una registrazione multitraccia a 96 kHz o stereo direttamente su una chiave USB o HD esterno.
Le sue dimensioni sono di 44 x 51,5 cm con una altezza di 20 cm per un peso complessivo di 10,5Kg (Case non incluso)

La serie SQ è stata introdotta per colmare la lacuna tra la serie più economica Qu e le più costose console GLD cercando di proporre al pubblico un prodotto flessibile, completo e ben costruito. Nonostante le sue piccole dimensioni ha la struttura di una consolle di fascia alta e assicura un risultato audio più che adeguati con bassissima latenza. Pregevole la finitura generale con materiali che sia visivamente sia a livello tattile rimandano ad una buona qualità. Ad alcune logiche di funzionamento dei banchi A&H in genere occorre prendere un po’ di confidenza ma questo banco offre molti short-cut che risultano essere di grande aiuto nel lavoro in velocità.

Info: www.allen-heath.com

Info: www.exhibo.it

 

Presonus StudioLive 32

StudioLive 32 rappresenta la terza generazione della serie che comprende anche modelli inferiori come il 16 e il 24 canali, il modello preso in esame ha 16 Inputs Microfonici (XLR) e 16 ingressi mic/line (combo XLR/jack TRS), 32 preamplificatori PreSonus XMAX richiamabili e 33 fader motorizzati sensibili al tocco e completamente programmabili.
Il mixer permette di registrare direttamente su SD card o su USB grazie agli slot onboard; attraverso il software di registrazione PreSonus Capture può anche essere utilizzato come scheda audio per la registrazione multitraccia.
E’ dotato di diversi plug-in che emulano modelli di Equalizzatori vintage e alcuni dei compressori più famosi e storici con una libreria di Preset preimpostati per batteria, basso, chitarra, voce, ecc talvolta utili per velocizzare le procedure. Ogni canale Input e Output, inoltre, è dotato di equalizzatore parametrico a 6 bande, compressore, limiter e analizzatore di spettro.
StudioLive 32 offre un design flessibile che permette di personalizzare la propria superficie di lavoro e dei layout; Permette inoltre di creare fino a 24 DCA e ha 4 Bus per gli effetti interni più 4 Insert analogici per macchine esterne. Completano la dotazione 16 Uscite analogiche, di cui 12 xlr e 4 jack 1/4″, personalizzabili tra Aux, Subgroup o Matrix
StudioLive ha inoltre un touchscreen a colori e 32 strip display ad alta risoluzione, può essere remotato via Wi-Fi da tablet grazie alla propria App “QMix” e può essere utilizzato come dispositivo Bluetooth per riprodurre la musica direttamente da smartphone e Tablet.
Le sue dimensioni sono di 82 x 58 cm con una altezza di 16,5 cm per un peso complessivo di 16,9Kg (Case non incluso)

StudioLive è un banco che negli anni si è fatto apprezzare dagli addetti ai lavori per una qualità complessiva adeguata e soprattutto per un’impostazione molto semplice, quasi “analog-style”. Leggermente più grande e pesante di alcuni concorrenti, offre però 32 fader fisici ma pecca un po’ nel display (che è comunque touch screen) ed in alcuni tasti piccoli e dal feeling migliorabile. Certamente buono il rapporto qualità/prezzo.

Info: www.presonus.com

Info: www.midimusic.it

 

Soundcraft Si Impact

Progettato per essere semplice come un mixer analogico, ma con le prestazioni del digitale, Si Impact offre 40 canali Input (32 ingressi microfonici e 4 canali stereo jack 1/4″ Trs) espandibili fino a 64 canali microfoni grazie al Mini Stagebox 32i. Sul banco, inoltre, si può anche montare una scheda MADI, Dante o ulteriori espansioni come: AVIOM A-Net, CobraNet, AES / EBU e BLU Link.
Le uscite sono 16 Uscite fisiche (di cui 2 per L-R) completamente personalizzabili tra Aux, Matrix, ecc.
Onboard ha una interfaccia audio USB, che permette live Recording o Virtual Soundcheck in multitraccia 32-in / 32-out.
I 26 fader motorizzati (24 ingressi + LR / Mono) con funzione FaderGlow che illumina la traccia in diversi colori, forniscono informazioni su ciò che si sta controllando – aux send, FX send o anche l’EQ grafico disponibile su ogni bus.
Oltre al Display touchscreen da 5″, ogni canale del fader è inoltre dotato di un display LCD multi-colore, che fornisce informazioni “a colpo d’occhio” sui livelli di ingresso e uscita.
Si Impact è stato sviluppato in collaborazione con Lexicon per quanto riguarda la libreria effetti utilizzabili su 4 Motori con bus Fx dedicati, Dbx per le dinamiche (compressione e Gate su ogni canale) e BSS per gli equalizzatori grafici instabili sulle uscite; su ogni canale è invece presente un equalizzatore parametrico a 4 bande.
Il mixer può essere remotato via Wi-Fi da tablet attraverso la propria applicazione sviluppata per Apple e Android.
Ha le dimensioni di 75 x 50 cm con una altezza di 16 cm e pesa circa 20Kg (Case non incluso)

Si Impact è sicuramente un’altra macchina interessante che può beneficiare dell’apporto tecnologico di altri brand del gruppo Harmnan: effettistica Lexicon, dinamiche DBX ed equalizzatori BSS. Molto versatile anche in termini di espansione e di connettività grazie all’apertura con i principali standard di trasporto digitale. Compatto ed intuitivo grazie alla sua superficie “user friendly” che è completamente personalizzabile ma che in alcuni casi può apparire un po’ troppo “affollata”.

Info: www.soundcraft.com

Info: www.leadingtech.it

 

Midas M32 Live

La serie M32 di Midas è composta da M32R (più piccolo e compatto) e M32 Live Console digitale per live e studio con registrazione multitraccia a 32 canali e riproduzione in Virtual Soundcheck grazie all’interfaccia audio USB integrata. Con questo progetto Midas vuole combinare le performance delle storiche console britanniche con la moderna tecnologia digitale grazie ai suoi convertitori ADC e DAC a 192 kHz che abbassano notevolmente anche la latenza dei processi.
M32 LIVE utilizza 32 preamplificatori microfonici Midas PRO Series e presenta 25 fader motorizzati progettati su misura e garantiti per 1 milione di cicli di vita.
Lo sforzo dei progettisti è stato quello di rendere intuitiva, fluida e diretta l’esperienza con M32 LIVE grazie ai controlli tattili, ad uno schermo da 7 “a colori ed alla illuminazione delle Channel Strip che indicano i livelli di Ingresso e Uscita.
Gli encoder retro-illuminati consentono di controllare rapidamente le impostazioni del preamplificatore, degli EQ, delle dinamiche, delle mandate bus e del panning, mentre la funzione Sends on Fader consente rapiditià anche utilizzato come Mixer di palco.
Il Mixer comprende inoltre 8 gruppi DCA (Digitally Controlled Amplifier), una libreria di oltre 50 effetti suddivisi su 8 motori che emulano le più famose macchine analogiche che hanno segnato la storia dell’audio analogico e un RTA (Real Time Analyzer) a 100 bande visualizzabile in tempo reale su ogni canale di Input e Output.
Possibilità di espansione fino a 96 ingressi e 96 uscite attraverso protocollo AES50 e remote control in WI-FI attraverso la propria App.
Ha le dimensioni di 89 x 61 cm con una altezza di 26 cm e pesa circa 25Kg (Case non incluso)

E’ uno tra i banchi più costosi del lotto ma può vantare “nobili origini” in quanto Midas è sicuramente uno dei brand più riconosciuti e richiesti nel settore e, anche per questo, è ad oggi tra i più diffusi. Tra i vantaggi un’interfaccia con 24 fader reali, controlli del channel strip e dello schermo puliti, ben distanziati ed inclinati verso l’utilizzatore. Paga qualcosa in termini di peso e dimensioni rispetto ad altri concorrenti più compatti ma offre una qualità generale di fascia superiore.

Info: www.midasconsoles.com

Info: www.prase.it

 

Yamaha TF-5

La nuova serie TouchFlow di Yamaha è composta da TF-1, TF-3 e eTF-5 e basa il suo utilizzo sul monitor Touch.

Alcuni potenziometri con funzione Touch & Turn sono disposti di fianco al touch panel e ci sono anche quattro potenziometri User Defined che possono essere assegnati al controllo della soglia del compressore, al guadagno EQ, o ad altri parametri che necessitano di un accesso veloce e diretto durante il missaggio. Il display generale, che lavora sia in Overview che in Selcted Channel, mostra i parametri di otto canali per volta.
TF-5 ha 32 Ingressi analogici mic/line XLR/TRS combo + 2 ingressi di linea stereo RCA analogici con preamplificatori memorizzabili D-PRE e grazie alla funzione GainFinder aiuta il fonico a trovare il livello di ingresso corretto grazie ad un indicatore colorato che diventa verde in caso di Setup ottimale. Per quanto riguarda i canali, invece, sono stati creati oltre 100 preset sviluppati in collaborazione con alcuni dei principali produttori di microfoni come Shure e Sennheiser, che forniscono regolazioni standard di partenza per i vari strumenti. I preset di canale presentano parametri come Equalizzazione, dinamica, HPF (High Pass Filter) e molto altro, fino a dettagli come il nome e il colore del canale. Per i canali di uscita, invece, sono stati sviluppati dei preset per altoparlanti e monitor in-ear.
On-board il Mixer presenta 33 Fader motorizzati (32 canali + 1 master), 16 Uscite Xlr, una interfaccia USB per la registrazione/riproduzione multitraccia di 34 canali su computer o direttamente su un HD esterno e 1 Slot di espansione per la scheda di interfaccia audio NY64-D che ne permette l’espansione con il protocollo Dante per la ricezione di 128 canali (64 in / 64 out).
E’ possibile gestire il Mix attraverso 8 gruppi DCA, 8 Fx Engines basati su processori SPX e 10 GEQ. Il mixer può essere remotato via Wi-Fi sia da tablet attraverso l’applicazione TF StageMix che da iOS con l’applicazione TF MonitorMix che consente di gestire solo il monitoraggio.
Ha le dimensioni di 87 x 60 cm con una altezza di 16 cm e pesa circa 20Kg (Case non incluso)

Con questo banco Yamaha vuole portare la propria esperienza nel settore dei Mixer digitali alla portata di tutti. Il focus incentrato sullo schermo touch e la semplificazione hardware indica sicuramente una evoluzione sia software che di progettazione ma può rappresentare un ostacolo per chi non ha molta dimestichezza con i banchi digitali “semplificati” o soffre della mancanza di più controlli fisici. E’ anche vero che da sempre i banchi Yamaha necessitano di una curva di apprendimento ridotta ed hanno un’impostazione generale nella maggior parte dei casi “familiare”.

Info: yamaha.com

 

Termina così questo primo articolo dedicato agli “strumenti del mestiere” del nostro settore. Questa volta è toccato ai mixer digitali, ma prossimamente spazio per il mondo della luce, del video e non solo.
Come avete potuto leggere non è nostra intenzione decretare vincitori e vinti in quanto, lo ribadiamo da tempo, non esiste il prodotto giusto in termini assoluti. Quelli che abbiamo proposto in questo articolo sono già prodotti selezionati e certamente equiparabili tra di loro. La scelta poi dipenderà dal budget, dal “legame” con un brand piuttosto che un altro e, perché no, dal rapporto con il vostro fornitore di fiducia. In ultima analisi la cosa migliore da fare è sempre un test diretto, se non altro per verificare con mano funzionamento e semplicità di utilizzo ed in questo senso aziende e distributori sono sempre ben disposti ad accogliervi. Pronti per la stagione estiva!? Alla prossima!

Team ZioGiorgio.it

 

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