LightShark: un nuovo modo di fare luce

In questo nuovo FocusOn vi parleremo di WorkPro LightShark, una serie di console luci dedicate ad eventi medio-piccoli capace di fornire all’utente una flessibilità d’impiego elevata, grazie soprattutto all’utilizzo in combinazione con tablet e smartphone, all’interfaccia completa e pulita e al design robusto ed affidabile. Queste sono solo alcune delle caratteristiche di questa serie di device ideate dall’azienda spagnola per coloro che sono alla ricerca di una soluzione e capace di dare vita a show di qualità, con una particolare attenzione al portafoglio.

IL PRODOTTO

LightShark è presente sul mercato in due versioni: LS1 e LSCore, entrambe accomunate come accennato in precedenza dall’utilizzo insieme ad uno o più tablet e smartphone.

App Web-Based LightShark

Il menù principale, richiamabile con l’apposito tasto in alto a sinistra, contiene le funzioni base per la gestione degli showfile, patch e scheduler, quest’ultima utile per gestire vari automatismi in un intervallo di tempo all’interno di una giornata o nell’arco di un anno solare.
La schermata di Patch consente in modo intuitivo di settare il proprio parco luci e contiene un editor per modificare e creare nuove fixture. Sempre dal menù principale è possibile modificare alcune preferenze come il timing in bpm o secondi, il funzionamento del tasto clear, il dbo mode, settare il protocollo DMX e la rete e impostare le funzionalità midi e OSC.

Sul menu posizionato nella parte superiore del touch è possibile passare alle schermate palette, virtual playback, cuelist, executors e alla pagina prog/out.
Su Palette è possibile selezionare direttamente o tramite tastierino numerico gruppi o singole fixture, mentre sul lato destro possiamo selezionare su quale gruppo di feature operare (intensità, posizione, beam, gobo, colore ed effetti) e agire direttamente sui parametri o creare e selezionare i preset. Il Virtual Playback è utile per l’utilizzo con la versione LSCore e permette di visualizzare a tutto schermo i dieci fader con tanto di tasti play, pause, next, previous e release. Interessante anche la pagina CueList, dove si ha la possibilità di andare a selezionare una cue e modificare id, nome, tempi di fade e delay, oltre a poter editare manualmente i parametri delle fixture all’interno di ciascuna cue.
Dalla pagina Executor è possibile inserire delle cue azionabili tramite un semplice tasto on/off, e risulta utile per inserire ad esempio l’accensione e lo spegnimento della macchina del fumo,  effetti su più gruppi di fixture e tutto ciò che non necessita per forza di un fader. Infine nella schermata prog/out possiamo visualizzare ed agire in tempo reale sui parametri che stiamo modificando.
Appena sopra i dieci fader sono presenti i tasti di editing Edit, Update, Del, Copy, Move e Set, il pulsante di Fan e i tasti Clear, Rec e Find.

Il Patch

LS-1

LS-1 è una superficie di controllo ben pensata, completa e intuitiva dalla quale è possibile gestire tutte le funzionalità che appaiono in tempo reale sullo schermo del tablet, in un layout minimale, comodo e dal quale l’operatore può programmare e controllare il proprio show in modo semplice ed efficace. Sono presenti tutte le funzioni indispensabili viste sull’app, con i dieci fader e relativi pulsanti play e pausa, i tasti per il cambio pagina, un grand master, quattro encoder per operare sui vari parametri delle fixtures, i pulsanti di editor (edit, update, delete, copy, move, set e fan), un tasto per passare alla selezione di gruppi o singole fixture e lo scorrimento delle stesse con i tasti next e prev e i pulsanti int, beam, advanced, gobo, color e fx. Indispensabile infine il piccolo schermo presente sul lato destro della LS1 che consente di operare sulla console alzando raramente gli occhi sul tablet.  Sul lato posteriore sono presenti due prese USB (data e 5v), una presa ethernet, due uscite DMX ciascuna a 3 e 5 poli l’antenna wireless e l’attacco per la lampada di servizio. LS-1 può comandare fino a 8 universi DMX.

LS-CORE

LS-CORE è una device compatta ma estremamente potente, anch’essa in grado di gestire fino a 8 universi DMX e dotata di access point Wi-Fi, presa USB per collegare l’interfaccia MIDI opzionale, un mini display per le configurazioni base e con all’interno le stesse funzionalità della superficie di controllo LS-1, compresa la gestione degli eventi temporali.

LE SPECIFICHE

LS-1

  • Power Supply: 90-240V 50/60Hz
  • DMX Universes: 8
  • Protocols supported: ArtNet, sACN, DMX, OSC, UDP, MIDI
  • Direct DMX Universes: 2
  • USB Ports: 2 (1 for data, 1 for change)
  • Lamp Port: 1x XLR 5V
  • DMX Ports: 2x 3-pin XLR + 2x 5-pin XLR
  • Screen: 4,5″ TFT Color
  • Access Point WiFi: 2.4GHz
  • Power supply connector: Neutrik TrueOne
  • Dimensions (W x H x D): 430 x 100 x 330 mm
  • Weight: 3.7 kg

LS- CORE

  • Power Supply: DC IN 5V/2A (90-240V 50/60Hz adapter included)
  • DMX Universes: 8
  • Protocols supported: ArtNet, sACN, DMX, OSC, UDP, MIDI
  • Direct DMX Universes: 2
  • USB Ports: 1 USB-Host
  • DMX Ports: 2x 5-pin XLR
  • Screen: 2×16 LCD
  • Access Point: WiFi 2.4GHz
  • Power supply connector: DC Jack
  • Dimensions (W x H x D): 108 x 40 x 142 mm
  • Weight: 468 g
IL TEST SUL CAMPO
Ho avuto la possibilità di testare le due device per un lungo periodo, utilizzandole in occasione di eventi privati e corporate semplici e non troppo impegnativi, dove spesso era fondamentale avere a disposizione una console compatta, facilmente occultabile e controllabile da remoto. Con entrambi i controller ho gestito e modificato anche in tempo reale i vari scenari muovendomi liberamente all’interno della location e osservando la scena da differenti punti di vista.
La configurazione è stata immediata: una volta acceso il tablet è stato sufficiente collegarmi alla rete lightshark e digitare sul browser all’indirizzo IP della console. Il layout è piacevole, funzionale ed intuitivo e raramente ho dovuto consultare il manuale per cercare le varie funzionalità. Il patch è organizzato in modo impeccabile, come del resto la configurazione del network dove si ha la possibilità in un unica schermata di trovare tutto ciò che serve in tempi brevissimi.
Una volta completate le configurazioni iniziali ho organizzato le varie palette di colore, beam ed effetti. Per quanto riguarda colore, gobos e beam sicuramente l’utilizzo degli encoder sulla LS-1 è molto più comodo rispetto agli slide su tablet, dove al contrario funziona molto bene il color-picker. Ho apprezzato particolarmente la pagina effetti, dove sono presenti alcuni pratici preset per ogni categoria di feature con tanto di parametri size, speed e offset oltre alle rappresentazioni grafiche dei parametri di gestione della forma d’onda. Nelle fasi di programmazione ed esecuzione, il display presente sulla LS-1 e l’ottima gestione dei colori dei tasti mi facevano capire intuitivamente dove mi trovavo e cosa potevo e non potevo fare.
Una volta ultimata la programmazione, ho tranquillamente abbandonato la mia postazione e con il tablet, grazie alle schermate Virtual PB e Executors sono riuscito a controllare l’intero show.
CONCLUSIONI

LightShark è una console che tutto sommato presenta una nuova concezione di utilizzo di un banco luci, molto flessibile e “mobile”, utile soprattutto per quelle applicazioni in cui gli spazi e i tempi sono ristretti. La release risulta stabile e leggera, e non ho riscontrato blocchi o rallentamenti anche caricando tutti gli universi e lanciando diversi effetti in contemporanea. Il banco LS-1 da l’impressione di un oggetto solido e resistente e quindi ideale per rental e service, così come LS-CORE, pratico, leggero, maneggevole e per nulla ingombrante.

L’app è ben organizzata, consente di avere tutto sotto controllo in ogni momento e ha un layout sobrio, con una gestione dei colori sulla console e sul tablet che aiuta a capire cosa si sta facendo e contribuisce a velocizzare la parte di programmazione. Con qualche universo e un paio di funzioni in più questa serie di console ha tutte le carte in regola per affrontare situazioni molto più impegnative.

Walter Lutzu – main tester
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