Una parte dello spettro audio molto difficile da trattare in sede di missaggio è sicuramente quella delle basse frequenze. Tale difficoltà è legata a molti aspetti, non ultimo il fatto che in molti casi si richiede ad altoparlanti molto piccoli di scendere a frequenze quasi proibitive che, inevitabilmente, portano ad un compromesso sonoro non sempre affidabile in termini di mix.
Ecco quindi che per supplire a questa problematica, un po’ tutte le case costruttrici hanno messo a catalogo dei subwoofer da abbinare ai propri sistemi di monitoraggio, anche di fascia un po’ più economica.
Il T10S di Adam Audio si propone quindi come naturale completamento dei monitor nearfield T5v e T7v, per avere un complemento in gamma grave adeguato sia in termini di budget che di qualità per i propri monitor ma, come vedremo, non solo…
IL PRODOTTO
Il T10S si presenta in un elegante mobile nero semi lucido, la dimensione è piuttosto compatta ed al suo interno trova alloggiamento un woofer da 10 pollici dotato di amplificatore da 130 w. La risposta in frequenza nominale va dai 28 Hz ai 120 Hz per un Spl dichiarato ad 1 metro di 104 dB.
Il pannello posteriore presenta connessioni xlr bilanciate ed rca sbilanciate, ognuna con ingresso e link per eventuale rilancio di segnale, un selettore per l’impostazione del taglio crossover, inversione di fase, volume e, ultimo ma da non sottovalutare, un ingresso jack con la possibilità di mettere un pedalino esterno per bypassare il sub stesso. La fessura per l’accordo del bass reflex si trova sul lato posteriore, subito sopra al pennello delle connessioni.
LE SPECIFICHE
Riportiamo di seguito le caratteristiche tecniche specifiche del prodotto:
- Dimensioni: cm 39x32x41
- Peso: 12,2 kg
- Materiale Cabinet: Nobilitato
- Finitura: Laminato nero semi lucido
- Woofer 10’’, voice coil 1.5’’ – cartone
- Risposta in frequenza: 28 Hz – 120 Hz (@ -6dB)
- SPL Max @ 1m: 104 dB Spl
- Crossover Frequancy: 80 Hz / 120 Hz / Bypass
- Inversione di Fase 180°: presente
- Amplificatore PWM – 130 w RMS
- Dispersione: omnidirezionale
- Ingressi ed uscite – per canali L/R – xlr/rca
- Sensibilità in ingresso: +4 dBu / -10 dBV
- Standby: incorporato, dopo 15 minuti di non utilizzo
- Ingresso per selettore bypass
IL TEST SUL CAMPO
Vista la configurazione della mia regia, per avere il massimo della flessibilità ho deciso di assegnare una mandata dal mixer direttamente al sub. Questo mi ha permesso di provarlo con tutti i monitor che ho e testarne le caratteristiche sonore in modo puntuale. Il comportamento generale è risultato abbastanza buono, anche se devo dire che un filtro taglia-basso impostato a 35 hz ha aiutato a frenarne il comportamento un po’ esuberante in alcune situazioni, dove talvolta è risultato non molto definito ed a fuoco. Effettivamente far scendere un woofer da 10 pollici a 28 hz in modo esattamente lineare non è certo impresa semplice, ma è comunque condivisibile la possibilità di avere quel tipo di copertura per lasciare all’utente finale più scelta nella propria configurazione. In termini di potenza, anche per una regia come la mia non piccola, è sembrato sempre adeguato. Le connessioni ed i selettori posteriori, che ho provato solo da un punto di vista funzionale, sono sicuramente utili per chi non ha una vera control room: in quel caso permettono di installare il sub senza stravolgere il proprio setup o dover per forza acquistare altri prodotti. In questo devo dire che lo ho trovato molto plug & play!! In generale, il pannello e tutto il sub sono costruiti bene, la possibilità di avere il footswitch nonché il taglio del crossover selezionabile lo rende di fatto abbinabile a qualsiasi monitor da studio, aprendone le possibilità di accoppiamento all’infinito. Nei mix che ho fatto, specie in fase di rifinitura, è stato molto utile, aiutandomi a capire meglio il comportamento della parte bassa dei suoni che stavo utilizzando.
CONCLUSIONI In conclusione, possiamo affermare che il T10S è sicuramente un prodotto dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, dotato di tutto il necessario per potersi inserire in qualsiasi setup senza necessariamente stravolgerne l’impostazione di base. Sul mercato si aggira infatti su cifre attorno alle 400 euro, quindi alla portata di tutti. Una cosa però, da tecnici quali ci proponiamo di essere sempre, la dobbiamo dire… L’acquisto di un sub non può prescindere dall’avere una stanza adeguatamente trattata dal punto di vista acustico. Senza una regia acusticamente corretta non se ne può apprezzare il contributo ma anzi può essere di difficile utilizzo nonché fuorviante per la stesura del mix finale. Quindi prima di valutare l’acquisto di un sub come questo, visto il suo prezzo comunque abbordabile, il consiglio è quello di spendere qualche soldo anche nella correzione acustica, anche parziale, del proprio ambiente di lavoro. Solo in questo modo ne potrete apprezzare veramente il valore aggiunto!!
Diego Caratelli
Info: www.midimusic.it
Info: www.adam-audio.com