Come ben sappiamo questo che stiamo vivendo è – e purtroppo sarà – un periodo davvero difficile, con un forte impatto sulle persone, sulle abitudini e, come conseguenza, sul mondo del lavoro.
Vogliamo però provare ad essere positivi, pensando che potrebbe essere finalmente l’occasione per creare una posizione reale nel mondo del lavoro per noi “professionisti dell’entertainment” e per ottenere magari qualche diritto in più.
Il settore dell’Intrattenimento, ogni anno garantisce lavoro a diverse aziende, a migliaia di persone, assicurando di conseguenza la sopravvivenza di attività correlate tra cui alberghi, trasporti e ristoranti, oltre a produrre creatività e innovazione tecnologica.
Oggi tutti noi dobbiamo perdere atto dalle restrizioni precauzionali prese in Italia per combattere il Covid-19 e accettare una pausa forzata che, qualsiasi cosa dicano gli esperti o presunti tali, non si sa di preciso quando finirà e soprattutto con che conseguenza.
Le certezze sono quelle evidenti e che non riguardano solo il nostro settore: grosse restrizioni sociali, la chiusura di cinema e teatri e molti, moltissimi eventi cancellati, partendo dai più importanti festival mondiali: Coachella rinviato ad ottobre, Tomorrowland ad oggi cancellato, Ultra Music Festival Miami cancellato, Glastonbury Festival cancellato e la lista potrebbe andare avanti a lungo compresi, ovviamente, tutti i concerti e i tour italiani da qui ai prossimi due mesi, ad essere ottimisti…
Uno scenario per il futuro complicato e sicuramente difficile da valutare ad oggi anche se l’intuito ed una certa dose di speranza ci suggerisce che potrebbero essere gli eventi “minori” a ripartire più facilmente, tutti quelli show e i concerti dove gli accordi con i contractor non prevedono vincoli importanti come nei famosi casi appena sopra esposti. Nel nostro Paese poi, complice la grande voglia del popolo italiano di tornare ad una vita normale, potrebbe anche verificarsi un repentina e quasi inaspettata rinascita di eventi e concerti medio piccoli, che potrebbero aiutare non poco la ripresa del settore. Siamo a livello di pure speculazioni, ma perché non pensare positivo…
Andando a cercare qualche cosa di concreto, proprio in queste ore in cui scriviamo questo articolo è stato emanato il decreto legge straordinario dove, da una prima letta, possiamo trovare diverse misure di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, basate su vari fondi e aiuti che si protrarranno fino ai prossimi anni e che prevedono inoltre un’indennità ai lavoratori autonomi durante il periodo di emergenza.
Ma quali misure sono in previsione per i lavoratori dello spettacolo?
Purtroppo, al momento, il nostro settore non è stato preso in considerazione più di tanto se non per il riconoscimento di un indennizzo di €600 una tantum per il quale ci auguriamo vengano presto date indicazioni chiare su come accedervi, vista anche la particolarità data dai contratti a chiamata a cui si attengono molti soci di cooperativa.
Ci sono però diversi enti, uno tra tutti la Fondazione Centro Studi Doc, che stanno mettendo in evidenza tale problematica tramite una petizione, al fine di migliorare la tutela dei lavoratori dello spettacolo.
La petizione, che ad oggi ha superato le 35.000 firme e che potete trovare QUI, ha come obiettivo di portare tali difficoltà al Ministero dello Sviluppo Economico che ha già comunicato di essere a conoscenza della situazione e dell’urgenza delle richieste presentate a sostegno dei lavoratori, inviando direttamente i punti dell’appello al Ministro Catalfo. Hanno anche precisato che, in considerazione delle difficoltà strutturali che affliggono il mondo dello spettacolo, una volta rientrata l’emergenza proporranno un confronto tra MiBACT, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e MISE per risolvere le questioni imprenditoriali.
Nello specifico, la petizione propone:
- Che le misure previste per i lavoratori autonomi a gestione separata valgano anche per i lavoratori autonomi con gestione Inps ex-Enpals.
- Che l’indennità di malattia sia finalmente riconosciuta fin dal primo giorno, senza il versamento minimo di 100 giornate di contributi INPS dal gennaio dell’anno precedente.
- L’accesso alla Naspi, l’abolizione del “ticket” licenziamento in caso di licenziamento per giustificato motivo a causa della crisi Covid-19.
- L’indennità di disoccupazione Naspi per i lavoratori intermittenti.
- L’accesso ad un ammortizzatore sociale (FIS) estendendolo ai lavoratori con meno di 90 giorni di anzianità con un unico committente, requisito quasi impossibile per chi non è socio dipendente di cooperative o di teatri stabili.
Un’importante iniziativa arriva anche dal Nuovo IMAIE (Società che gestisce i diritti degli artisti interpreti ed esecutori), che ha voluto dare il proprio contributo per affrontare questo periodo di difficoltà, disponendo a favore di tutti gli artisti-soci e/o mandanti che sono residenti nella cosiddetta “Zona Rossa” (nel momento in cui scriviamo l’emergenza è passata a tutta Italia ndr), un assegno una tantum di euro 1.000,00. Inoltre è stato costituito un Fondo Speciale (il cui esatto ammontare verrà stabilito a breve) a favore di tutti gli artisti-soci e/o mandanti che hanno subìto un danno a causa della mancata partecipazione in rappresentazioni teatrali o musicali disdettate in conseguenza della pandemia.
Un altro segnale positivo ci arriva da alcune agenzie di eventi Live che, nonostante il repentino e prevedibile calo sulle vendite dei biglietti, continuano a programmare concerti da metà Maggio in poi. Ma anche in questo caso la situazione è in continuo divenire.
Abbiamo altresì notato come molte realtà del settore stanno divulgando messaggi di positività ritenendosi fiduciosi in un percorso istituzionale di gestione dell’emergenza e rendendosi disponibili alla ripresa attraverso un’azione mirata di maggior presenza sul campo e supporto tecnico/organizzativo. A tale proposito stiamo preparando un articolo con alcune domande dirette per capire come stanno vivendo questa situazione le varie aziende produttrici e distributori. Anche molti artisti sono scesi in campo attraverso i loro canali social, chiedendo di intervenire subito per poter ripartire e riaccendere la musica il prima possibile.
Al momento, l’unica cosa che ci rimane da fare, come del resto pet tutti, è rimanere a casa il più possibile cercando di ridurre al minimo i contagi. Cerchiamo di vivere questo periodo come una crescita personale e formativa! Trasformiamo questa situazione nella possibilità di aumentare la nostra autoconsapevolezza: dobbiamo e possiamo compattarci e fare una rete comune. So che molte cooperative, distributori e produttori, oltre a chiedere ai propri tecnici di aprire e chiudere le agibilità che riguardano eventi già programmati in modo da lasciare traccia del lavoro perso, si stanno muovendo per organizzare corsi di formazione in streaming e questo è già un bel segnale positivo di cambiamento e di reinvenzione.
La formazione online, che i professionisti dello spettacolo utilizzano molto più di altre categorie, può essere una valida occasione; molte realtà tra cui anche distributori e produttori stanno già lavorando su piattaforme che consentiranno di favorire il networking. Se siete interessati vi consiglio di leggere l’articolo sugli strumenti per webinar, e-learning ed e-training che potrete trovare QUI
Cerchiamo di tenere aperto questo articolo a nuove proposte e a nuovi aggiornamenti!
THE SHOW MUST GO ON.. AS SOON AS POSSIBLE!
Nicola Trapassi
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