È morto Eddie van Halen, il leggendario chitarrista e co-fondatore dei Van Halen

Quando uscì il primo LP dei Van Halen avevo 14 anni e vivevo ancora a Düsseldorf. In quel periodo stavo sempre incollato con le orecchie al mio piccolo “Radiorekorder” Sharp, cioè una radio portatile che era equipaggiata anche con il mangianastri, e mi permetteva oltre ad ascoltare le musicassette, di registrare anche i programmi radiofonici e così crearmi la mia lista di canzoni personalizzata dei brani che andavano per la maggiore. A quei tempi c’era un DJ e presentatore americano molto apprezzato in Germania, Mal Sandock, che tutti i mercoledì andava in trasmissione con un programma famosissimo sul canale radio WDR2, Diskothek im WDR, seguito da tutti i giovani tedeschi.

Eddie van Halen (26 gennaio 1955 – 6 ottobre 2020)

I Van Halen per poter promuovere più facilmente il loro prima LP, avevano scelto come primo singolo una cover dei Kinks: You really got me. Siccome il brano già nella sua versione originale era stato una grande hit in Germania, tutte le radio tedesche trasmettevano la cover, perché era veramente molto “catchy” con questo vestito nuovo fatto di pura energia “made in Van Halen”.

Ma poi succede una cosa pazzesca: il più famoso DJ radiofonico tedesco il 28 febbraio 1978 non mise sul giradischi la versione 45 giri di You really got me, ma quella dell’LP, dove prima era inciso un brano strumentale, una specie di introduzione di solo chitarra, Eruption, appunto: un’eruzione di suoni pazzeschi che nessuno mai prima aveva sentito uscire da una chitarra, neanche da quella dell’indiscusso re dell”esplorazione sonora sulla chitarra elettrica, Jimi Hendrix. Io rimasi folgorato e il giorno dopo andai a comprare il disco Van Halen, chiedendo alla mia mama un anticipo di un mese della mia paghetta.

Grazie Eddie Van Halen, non solo per tutto quello che hai fatto per noi chitarristi, ma anche per le bellissime canzoni che hanno fatto da soundtrack alla mia vita da eterno adolescente.

Guido Block
Redazione ZioMusic.it

 

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