Continuano i piccoli segnali di ripresa con alcune importanti novità di prodotto, come la nuova serie Ultra introdotta di recente da Martin e composta ad oggi dai modelli Performance e Wash.
Una novità importante e che di certo contribuisce a dare quella speranza di ripartenza con qualcosa di innovativo e altamente performante, ma che allo stesso tempo rappresenta un ritorno di Martin ai livelli Pro, come non succedeva da un po’ di tempo, con una garanzia data da un marchio che di fatto è stato tra i primi a dettare gli standard dell’illuminotecnica moderna.
IL PRODOTTO
Ci troviamo davanti ad una serie estremamente luminosa e compatta, con un fascio potente su tutta l’escursione di zoom, un sistema di inquadratura di nuova generazione, ottiche ad alta definizione e livelli di rumore molto bassi.
Nello specifico abbiamo messo sotto torchio il MAC Ultra Wash, in un test effettuato presso il distributore Exhibo.
La fixture presenta una sorgente LED proprietaria da 1150 W, 6000 K, capace di esprimere 63.500 lumen attraverso una lente frontale da 220 mm con una gamma di zoom 1:10. MAC Ultra Wash include anche un ricco set di funzionalità, tra cui miscelazione del colore uniforme, CTO variabile, filtri aggiuntivi per la correzione del colore e dello spettro, frost motorizzato, dimmer e shutter ad alta risoluzione.
Si tratta di un prodotto ideale per tournée, concerti, spettacoli televisivi e teatro, grazie anche all’ottimo rapporto tra peso, dimensioni e potenza. Infatti la prima caratteristica che salta all’occhio è una base contenuta relativamente alla dimensione del proiettore, e che mantiene la filosofia della serie MAC, con connettori e display presenti su un lato, così da lasciare puliti gli altri tre lati.
LE SPECIFICHE
Sorgente:
- 1150 W proprietary LED light engine
- 84 x 20 W white LEDs
- Minimum LED lifetime: >50,000 hours (see specs for further details)
Dati fotometrici:
- Light Engine Luminous Output: 90,000 lumens
- Fixture Luminous Output: 63,500 lumens
- Peak Luminous Intensity: 4,500,000 cd
- CCT: 6000 K (+/- 250 K)
Ottiche:
- 220 mm Front Lens
- 1:10 zoom range – 5° – 47°
Effetti dinamici:
- 0 – 100% continuous dimming and strobe effects
- Choice of four dimming curves
- CMY color mixing
- Color temperature control – 6000-2850 K
- Color wheel with six interchangeable dichroic filters, including a Spectral Enhancement Filter
- 1:10 Zoom (hyper zoom); 1:7 Zoom (native zoom)
- Motorized frost
- Iris
- Variable edge control
- Pan: 540°
- Tilt: 268°
- P3 videomapping of fixture color and/or intensity
- Pre-programmed effects: Two ranges of pre-programmed FX
Dati fisici:
- Peso: 39.0 kg
- Dimensioni: 488x520x860 mm
Rumore:
- Sound Pressure Level (LpA) @ 1 m (default regulated fan mode, full output): 37.6 dB(A)
- Sound Pressure Level (LpA) @ 1 m (constant fan mode ultra low): 34.5 db(A)
IL TEST SUL CAMPO
Vista l’impossibilità di testare la fixture in un ambiente reale, siamo stati comunque in grado di eseguire qualche prova con l’ausilio di Matteo Boffi, product specialist dei prodotti Martin per Exhibo.
Cominciamo con il setup, che risulta pratico e veloce, grazie alla presenza dei connettori in e out dei segnali DMX ed Ethernet, con un particolare switch che consente, in caso di guasto, di non interrompere il segnale. Sul pannello posteriore è alloggiato un apposito vano che contiene la batteria tampone, così da consentire l’indirizzamento e la navigazione all’interno del menù senza collegare il faro alla tensione elettrica e una presa USB per gli update, utilizzabile come alternativa alla dongle Martin Companion Cable, completamente ridisegnata, compatibile con tutti i prodotti Martin, e che permette l’aggiornamento tramite porta DMX sfruttando il protocollo RDM.
L’array LED composto da 84 LED da 20W ciascuno, è stato appositamente depotenziato a 1150W, soprattutto per garantire un funzionamento di circa 50.000 ore, quasi annullando il decadimento del LED negli anni e mantenendo fede ai 5 anni di garanzia sul LED dati da Martin. Abbiamo quindi un enorme potenza di uscita (63500 lumen per il wash e 46500 per il performance) nonostante un compromesso fisico/elettrico che consente di mantenere un livello di qualità alto della fixture nel tempo.
Caratteristica fondamentale e reale che abbiamo potuto verificare è il mantenimento della quantità di lumen su tutta l’escursione di zoom, con una perdita davvero minima. Cosa non sempre scontata visto l’ampio range 5°-47° offerto dal Wash.
Altro punto di forza che ci ha colpito particolarmente è la morbidezza data dal CTO lineare e dal dimmer, con una curva veramente ben strutturata e la giusta sensibilità utile soprattutto in teatro.
Passando per un attimo al Performance appartenente alla stessa serie, Matteo ha puntualizzato il grande lavoro fatto da Martin per quanto riguarda l’utilizzo dei blade con i gobos. L’azienda è riuscita a ridurre al minimo la distanza focale tra le due feature, permettendo di sagomare una figura in modo netto e preciso. Sempre a proposito di framing system, Martin è stata abile nel dare vita ad un sistema che permette di ruotare le lame esternamente rispetto al fascio luminoso facendole entrare successivamente, così da riprodurre effetti profile originali ed interessanti. Questo è possibile perché le lame sono distribuite su due piani e non sui classici quattro.
La miscelazione CMY è stata realizzata a doppia ghigliottina con una serie di accorgimenti che evitano di vedere lo stacco netto durante il cambio colore, creando una miscelazione più morbida. Al sistema di miscelazione è stata affiancata la ruota colore che contiene uno slot denominato spectral che di fatto aumenta il CRI da 80 a quasi 90. Anche in questo caso, vista l’elevata potenza in uscita in gioco, due punti percentuali in meno dati dall’inserimento di un filtro sono quasi impercettibili.
Per quanto riguarda l’emulazione di filtri colore ormai comuni tra i wash di nuova generazione, Martin sta creando alcune importanti novità che verranno rilasciate nei prossimi firmware. Oltre alle macro colore, saranno introdotte nel Performance, alcune profilazioni della luce già impostate, basate anche sull’impressionante velocità del framing system. Infine sono presenti gli animotion effects basati sulla segmentazione del LED e la gestione dello stesso su più sezioni.
Utile l’integrazione con il protocollo P3, un sistema ideato da Martin che consente di inviare ad una serie di fixture alcuni segnali video e farli interpretare dai proiettori o barre LED in base alla loro posizione nello spazio.
Il canale P3 della singola fixure può funzionare su tre livelli:
- controllo totale tramite DMX;
- mix tra DMX (controllo intensità) e segnale video (controllo colore);
- video che controlla il dimmer e colore gestito da console.
Ci troviamo quindi davanti ad un concetto di pixel mapping notevolmente semplificato grazie alla gestione di un singolo parametro della fixture e grazie alla possibilità di inviare il contenuto video puto direttamente da un player VLC o una sorgente DVI o ancora via NDI in una futura release di P3.
Chiudiamo il nostro test sul campo evidenziando la presenza di due maniglie sul lato posteriore della testa che consentono l’utilizzo come follow spot. Una funzione sempre più comune ed utile, che anche Martin ha voluto sfruttare al meglio.
CONCLUSIONI
In generale potremmo definire la serie Ultra come un gradito ritorno agli alti livelli da parte di Martin, con prestazioni e design che richiamano i successi di oltre un decennio fa e alcune importanti innovazioni veramente studiate al millimetro, frutto della storica esperienza dell’azienda.
Oltre alla potenza di uscita abbiamo potuto apprezzare la precisione nel controllo colore, con le tipiche tonalità Martin e la possibilità di utilizzo con il sistema P3 che di fatto stimola la fantasia dei Lighting Designer e riduce le tempistiche di realizzazione di un pixel mapping ottenendo effetti davvero originali e creativi.
In ultimo il peso ridotto considerando che stiamo parlando di un prodotto di fascia alta in termini di potenze e prestazioni. Una caratteristica utile soprattutto per i rental e i tour che ci auguriamo di rivedere presto in piazze, palazzetti e stadi.
Info: www.exhibo.it
Walter Lutzu – main tester
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