Settembre|Prato è Spettacolo è una manifestazione che si tiene nella città toscana fin dal 2015 per ogni anno, compresi il 2020 e il 2021.
Quest’ultima edizione ha visto salire sul palco più di 20 artisti tra i quali Venditti, PFM, Rkomi, Villie Peyote e molti altri. Noi siamo andati per il concerto di Samuele Bersani che ha regalato emozioni e musica di qualità ad un pubblico – seduto – di circa mille persone.
Nonostante il periodo “difficile” siamo stati molto colpiti (e contenti) di vedere ed apprezzare un impianto scenotecnico di alto livello, unitamente ad una grande organizzazione e voglia di fare!
Come è possibile far funzionare economicamente un festival come questo in era Covid?
Grazie all’impegno e alla dedizione degli organizzatori ed al contributo fondamentale degli sponsor che hanno voluto continuare a credere nel festival.
Anche la produzione di Samuele Bersani, che ha insistito personalmente per portarsi in tour una band di quattro elementi, 3 tecnici fidati e materiale al seguito, era più che dignitosa, una cosa resa possibile grazie all’Artista stesso che ha deciso di mettere mano al proprio portafogli…Chapeau!
Il concerto è stato molto piacevole ed ispirato. Il suono era curato da un professionista di lungo corso, Italo Lombardo, che ha creato un mix molto accomodante, definito, con timbriche naturali e mai “stressate”, perfettamente riprodotte da un sistema audio eccellente sotto ogni aspetto, l’Outline GTO, decisamente a proprio agio quando si ricerca definizione e naturalezza del suono.
Anche il plot luci era di alto livello con una dotazione completa e funzionale. Come sappiamo bene lo show illuminotecnico in situazione festival – e per di più senza il lighting designer al seguito – è uno degli aspetti più penalizzati, ma Luigi Sassanelli, LD resident, ha fatto il suo degno lavoro, creando le giuste atmosfere soprattutto nei brani più famosi di Samuele, che si è mostrato visibilmente divertito ed emozionato di stare – di nuovo – su di un palco.
Dopo quasi un anno di astinenza dal live (anche se abbiamo assistito a cosette più piccole) ci siamo decisamente goduti la serata, ricordandoci – se mai ce ne fosse il bisogno – quanto siamo fortunati a lavorare in questo meraviglioso mondo…
Sotto tutte le interviste a tecnici e produzione. A voi la lettura!
ZioGiorgio.it: Italo, parlaci della parte audio, almeno quella che compete a voi.
Italo Lombardo: noi sostanzialmente ci portiamo a seguito le due regie, una DiGiCo SD8 qui in FoH e una SD12 sul palco compresi i trasporti (MADI, analogico e l’alimentazione) e tutto il backline. Mi limito a dare un L+R a chi gestisce l’impianto su piazza – in alcuni casi gli ho dato delle matrici – e poi sistemo l’impianto a seconda di come deve suonare alle mie orecchie. Tutto molto semplice…

Italo Lombardo – fonico FoH
ZioGiorgio.it: ho visto che usi un tuo software per fare il set up, spiegaci come lo usi e come equalizzi.
Italo Lombardo: uso elSweep, un software interamente fatto da me e che di fatto è un convolution analyzer. Faccio partire lo sweep e poi analizzo, attraverso il mio microfono di misura, la risposta del PA andando poi a correggere e togliere quello che secondo me va tolto. L’operazione di EQ può essere fatta dal processore dell’impianto audio o semplicemente da i miei multibanda che ho sul banco.
ZioGiorgio.it: ho visto che hai chiesto subito di togliere delle frequenze basse, in particolare di abbassare i sub…
Italo Lombardo: il GTO monta già un doppio 15” e di frequenze basse ne hai già quante ne vuoi! i Sub poi sono degli infra sub, che riproducono una gamma di frequenze non così importante per uno show come questo di Samuele.
Per la verità avrei dovuto togliere qualche cosa in più anche al midlow-end più che sui sub veri e propri ma andando a lavorare su quelle frequenze – in teoria – avrei dovuto poi rivedere la fase e non so quanto ne valesse la pena, visto che alla fine il sistema suonava già bene così. Per il resto ho tolto solo un paio di frequenze qua e là a mio gusto personale, null’altro.
ZioGiorgio.it: hai un rack esterno, come lo usi?
Italo Lombardo: ci sono macchine esterne con le quali preferisco ancora lavorare. In particolare nel preamplificatore della Midas XL42 che è due canali. Uno al quale arriva il canale analogico della voce di Samuele e che ha insertato un compressore Drawmer 1960 ed il secondo che uso per il basso. E’ pur vero che hanno un po’ di soffio (soprattutto quando vengono usate luci ad incandescenze al 50% circa), per contro trovo ancora comodo avere i controlli fisici a portata di mano. Poi ho tutti i miei fidati riverberi come per esempio il DN 780 della Klark Teknik che uso sullo snare poiché ha un algoritmo “plate” bellissismo o il Tc Electronix etc. etc. Ho poi un MacMini che mi serve per avere alcuni plugin come il ReLab 480 e altri Tc Electronic come il 250 sul rullante, il 2290 sulla voce etc…

Italo Lombardo con Angelo Catoni (Emporio On Stage)
ZioGiorgio.it: l’interfaccia audio della Tascam a che serve invece?
Italo Lombardo: molto semplice. Purtroppo ho dimenticato a casa la UB MADI della DiGiCo che sarebbe stata la scelta ovvia e devo usare questa Tascam per collegare al Mac Mini con i vari plug in. Fa egregiamente il suo lavoro, e la uso anche come input per il mic di misura di elSweep che abbino ad un microfono di misura è Beyerdynamic MM1.
ZioGiorgio.it: ciao Paolo, ti occupi del palco per il tour? Raccontaci qualche cosa.
Paolo Ojetti: io sono in sostituzione di Massimiliano “Big House” Casagrande che si occupato del tour, quindi ho preso la macchina in corsa per così dire. Come vedi abbiamo tutto in IEM, i segnali wireless sono affidati ai Sennheiser serie G3 mentre il mix e gestito da una bella DiGiCo SD12 che è molto veloce e pratica. In più c’è solo qualche mandata analogica con dei pre mix che ho mandato al batterista ed al tastierista cos’ che possano avere un loro controllo sul balance tramite un mixerino che gestiscono direttamente.
ZioGiorgio.it: il mix per Samuele?
Paolo Ojetti: Samuele vuole un mix molto bilanciato e definito e con una una cura attenta della qualità della voce. Per questo – ed in comune accordo con Italo – abbiamo scelto di usare un microfono Shure KMS9, molto pulito e definito, e un trasmettitore sempre di alta gamma Shure Axient. Lo spare è di fatto un sistema del tutto identico. Personalmente poi devo dirti che è abbastanza facile lavorare con questa formazione, sono una band molto solida ed affiata a non c’è nessuna richiesta particolare che vada oltre quelle standard.

Paolo Ojetti – fonico di palco
ZioGiorgio.it: ben trovato Angelo, ci parli intanto del sistema audio?
Angelo Catoni: partendo da terra il sistema è composto da otto sub frontali più un altro cluster posteriore sempre da 8 sub Outline DBS 18-2 che vanno a formare un arc-array in end-fire per controllare al meglio le frequenze basse ed evitare che risuonino sul palco. Come puoi vedere poi sui sub ci sono delle front fill che sono Outline LIPF 082 per servire le primissime file. Il main è composto da 9 + 9 cabinet di GTO più due downfill GTO-DF, tutto con finali Powersoft e chiaramente controllato dal Newton di Outline, macchina ormai irrinunciabile. Il progetto è stato fatto su software OpenArray 2 e il tuning è stato curato da Paolo Calza, che è il Pro Applications Engineer & Trainer Outline Array.
ZioGiorgio.it: come Emporio on Stage cosa hai portato oltre il sistema audio?
Angelo Catoni: oltre a tutto il sistema audio abbiamo anche regie residenti (DiGiCo SD8 e DiGiCo SD9), trasporti e tutto il plot luci, composto da circa da una quarantina di motorizzati Robe (Mega Point, Point e Robin Led Wash 600) più alcune X5 SGM, strobo etc.
ZioGiorgio.it: nonostante tutto e nonostante il periodo complicato questa è comunque una dotazione tecnica di alto livello, mentre altri in giro sono andati un po’ al risparmio…
Angelo Catoni: sono convinto che offrire un servizio di alto livello è la soluzione migliore per conservare la fiducia dei clienti.
Negli anni abbiamo sempre cercato di elevare la qualità e devo dire che la produzione di questo festival è sempre stata molto attenta anche a questi aspetti.
Qualche anno fa ho investito in un sistema audio di altissima qualità: il sound system GTO Outline e posso dirti con orgoglio tutto italiano che ad oggi ho ricevuto solo complimenti da parte di fonici italiani e stranieri e questo non è un particolare da poco.
ZioGiorgio.it: quando si tratta di scegliere un sistema audio si pensa quasi sempre solo al suono, ma le valutazioni da fare sono molte. Oltre alle caratteristiche sonore che ormai tutti conosciamo, come ti sei trovato nella vita on the road con GTO?
Angelo Catoni: se ti riferisci al rigging posso dirti che nonostante all’inizio potesse sembrare un po’ differente da quello che proponevano gli altri sound system. Ad oggi ti dico con entusiasmo che le operazioni di montaggio e smontaggio si sono rivelate estremamente semplici e straordinariamente veloci nei tempi e nella gestione, semplificando e ottimizzando tempo e persone!
Lo abbiamo utilizzato ovunque e non abbiamo mai avuto un problema, è stato montato anche per installazioni fisse e anche in quel caso è andato tutto nel migliore dei modi!
Ora che sono abituato al suono Outline non tornerei mai indietro perché ha una timbrica avvolgente e un sound che tende a coccolarti. Anche ad alti volumi il suono è pulito e riesce a non stancare mai l’udito.
Il GTO è un gioiello tecnologico il cui ascolto è una bella esperienza, ha una definizione e una potenza impressionante che racchiude tutta l’eredità e la passione che il grande Guido Noselli ha avuto per questo settore.

Luigi Sassanelli – LD resident
ZioGiorgio.it: Luigi, ci vuoi raccontare qualche cosa sulle luci?
Luigi Sassanelli: io sono il LD resident e mi sono occupato di fare il progetto luci e montare i vari pezzi. Ho fatto un progetto che fosse funzionale e versatile un po’ per tutti gli artisti, ma soprattutto che sia congeniale a per me, dato che quest’anno ho seguito moli artisti che non avevano al seguito i loro soliti.
Come regia uso una Jands e tre wings per un totale di venti submaster, un set up che conosco bene e che trovo molto veloce e plug and play. Mi sono programmato un po’ cue e alcuni effetti per cercare di essere sempre pronto alle varie esigenze anche se, gira che rigira, spesso in situazioni come queste devi andare a braccio a meno di non conoscere come oggi molti dei pezzi dell’artista.
ZioGiorgio.it: ciao Davide, nonostante ci siano stati tempi migliori per fare il Direttore di Produzione, questo è un festival a cui non manca nulla. Partiamo dal discorso capienze e logistica.
Davide Del Campo: le capienze come ben sappiamo sono molto più che dimezzate il che significa che in una piazza come questa che in passato poteva accogliere 5000 persone in piedi, ad oggi, ne può ospitare 1000 seduti. La logistica per contro è stata gestita in modo molto intelligente. Già in fase di acquisto biglietti – sulla piattaforma Ticket One – c’era la possibilità di formare dei gruppi di persone appartenenti allo stesso nucleo famigliare per poi distanziarle come da prassi dalle altre. Questo voleva dire che ogni giorno i numeri di sedia nella venie andavano riorganizzati, un lavoro non da poco ma che ha funzionato. Anche per il discorso Green Pass e tamponi tutto ha funzionato per il meglio e, intorno alla location, c’era punti organizzati dove fare tamponi rapidi.

Angelo con Davide Del Campo
ZioGiorgio.it: in relazioni ai numeri mi chiedo quindi come possa stare in piedi un festival come questo, che ha una produzione tutto sommato di alto livello.
Davide Del Campo: può stare in piedi se c’è qualcuno che aiuta! Senza nessun contributo da parte degli sponsor non sarebbe stato possibile organizzare l’edizione 2021. E’ vero che il palco è stato ridimensionato ma si tratta sempre di un palco importante e comunque, diciamo la verità, non si fanno risparmi veri togliendo qualche luce o accorciando di un paio di metri il palcoscenico… Il costo vero di un festival secondo me sono le persone perché, che lo si creda o no, ci vogliono tante maestranze ed in diversi ruoli per far funzionare bene una manifestazioni di dieci date come questa. Però devo dirti che ho trovato un sacco di persone motivate con molta voglia di lavorare e che hanno creato un clima positivo. Certo questa non è e non può essere la normalità…
ZioGiorgio.it: ciao Sandro, tu sei Direttore di Produzione per il tour di Bersani. Vuoi raccontarci qualche cosa?
Sandro Frascogna: io lavoro da moltissimi anni in stretta collaborazione con Josè Muscarello con quale negli anni abbiamo fatto moltissimi artisti importanti, tra i quali il compianto Pino Daniele… Anche per tour di Bersani ci siamo sempre un po’ divisi il lavoro in base agli impegni del momento e comunque è sempre un lavoro di squadra. Detto ciò è stato deciso fin dall’inizio di fare una cosa piuttosto semplice e, tanto per cambiare, con un deciso contenimento dei costi. Tanto è vero che all’inizio dovevamo andare in tour tutto sul posto ed un solo fonico, come succede in molte altre tournée che frequento. Invece – e qui c’è da fare un grosso plauso a Samuele Bersani – l’artista si è imposto per avere una mezza produzione ed almeno tre tecnici fidati.

Sandro Frascogna – Direttore Produzione per Samuele Bersani
ZioGiorgio.it: quindi, volendo, l’artista si può imporre in merito ad alcune scelte…
Sandro Frascogna: beh, sia detto chiaramente, “intervenire” significa anche intervenire economicamente, vuol dire mettersi la mano al portafogli! Per contro ci sono altri artisti ( e ti prego non farmi fare dei nomi) che anche in questa situazione sono interessati solo ad avere una stanza nell’hotel 5 stelle lusso.
ZioGiorgio: dal tuo punto di vista quali sono le difficoltà maggiori che hai dovuto affrontare?
Sandro Frascogna: per me la logistica è l’aspetto più complicato, soprattutto se non ci sono persone che se ne occupano direttamente e fanno solo quello come lavoro, come dovrebbe essere e come era prima della pandemia. Anche perché un pò tutti noi quest’anno, sia tecnici, sia musicisti, abbiamo per forza di cose dovuto fare doversi tour e diversi lavori per poter sbarcare il lunario. Questo significa conoscere la posizione di tutti e i movimenti di tutti quasi in tempo reale, proprio per far incastrare i vari impegni e ottimizzare le trasferte, un impegno non da poco.
Aldo Chiappini
Editor-In-Chief
ZioGiorgio.it