Demo Clair Brothers al Warehouse Decibel Festival

Recentemente abbiamo fatto sosta ad Arezzo per assistere ad una demo di due sistemi audio Clair Brothers, per l’esattezza i modelli C8 ed il C12 che prendono il nome dalla rispettiva dimensione degli altoparlanti interni impiegati per le medio-basse frequenze.


Il materiale era allestito in occasione del Warehouse Decibel Festival, un festival gratuito che va in scena ogni anno presso l’area verde di San Zeno, una location isolata e logisticamente ben accessibile e, soprattutto, dove si può far il “baccano” che si vuole a tutte le ore!
La mattina prima del concerto, il distributore Prase, in collaborazione con Clair Brothers Europe, ha sfruttato l’occasione per  presentare i due sistemi ad un pubblico di circa trenta persone.

Ed è così che anche noi, con grande soddisfazione, ci siamo goduti un paio d’ore di musica di tutti i tipi ad un volume “importante” come non succedeva da un po’ di mesi. Un altro passo verso la normalità…


I partner tecnico dell’evento erano GP Service Arezzo di Paolo Bracciali e il rent Franz AVL Rent di Francesco Castania e, per quel che riguarda i sistemi audio, sono stati installati i due sistemi con un setup così composto:

  • C12: otto “top” apertura 90° per parte in abbinamento a 12 Sub CS 218.
  • C8: otto “top” con apertura di 120° per parte con gli stessi sub CS 218 in ground floor in comune col fratello maggiore.

Dopo una breve introduzione sulla tecnologia impiegata nei due prodotti e sulle tecnologie scelte – una doverosa premessa chiara e coincisa – è cominciata la sessione di ascolto ed è partita la musica.


Come al solito io consegno il PA in fase e “flat”, o comunque con pochissimi aggiustamenti di equalizzazione e preferisco farlo ascoltare ad un volume sostenuto!” ci confida subito il PA man Vincent “Vinnie” Perreux, Technical Support del Marchio in tutta Europa e Emirati Arabi.
Mi rendo conto che in questo modo può risultare timbricamente più aggressivo all’ascolto, ma così facendo il fonico è in grado di capire immediatamente il limite del sistema, può abbassare il volume se lo ritiene opportuno e soprattutto può intervenire sull’equalizzazione in base al proprio gusto personale. Questa è una procedura che applico da anni e ha sempre funzionato” continua Vinnie.

E se lo dice uno con l’esperienza e il curriculum di Vinnie non possiamo che dargli retta…

Ivan Omiciulo davanti al mixer Midas Pro X…


Alla prova di ascolto la prima impressione è che entrambi i sistemi suonano parecchio forte, con una copertura omogenea e con una gittata considerevole, sia per il “piccolo” C8 sia per il C12 che, ovviamente, in più ha una presenza ed una coesione sulle medio basse superiore ed appagante.  

Ad ogni modo, per provare ad essere pratici e anticipare le vostre domande, possiamo tranquillamente ipotizzare che già un sistema composto da otto o dieci moduli per parte di C8 (e relativi Sub) potrebbe bastare ed avanzare per la maggior parte delle situazione medie, il classico concerto di “di piazza”, il teatro o il palazzetto, mentre dieci, dodici o più moduli per parte di C12, per contro, sono certamente in grado di coprire il 90% delle richieste di un tipico spettacolo musicale italiano, dalle sale concerto più grandi (se mai in Italia ce ne fosse qualcuna…) fino agli stadi di calcio. 
Da quel che abbiamo entrambi i due sistemi, in generale, sono molto versatili ed in grado di cavarsela bene con tutti i generi musicali senza temere neppure le situazioni più impegnative, come festival rock o musica con la cassa a martello

Il rigging è semplice ed intuitivo e a ben vedere è il risultato di anni di esperienza maturata dal team Clair nei concerti e nei tour in giro per tutto il mondo. La componentistica interna è di alto livello ed è sostanzialmente quella “standard” che montano – più o meno – anche altri concorrenti nella fascia alta del mercato.
La sezione di amplificazione e processamento (con Lake on board) è affidata a Lab Gruppen PLM 20K44 e PLM12K44 (per il C8) una scelta anch’essa allineata al livello generale del prodotto.

La demo è filata via liscia fino al momento del pranzo, per poi riprendere nel primo pomeriggio.
Mentre ci gustavamo una panzanella toscana siamo riusciti ad avere un’idea del prezzo di un sistema completo di C8 e, stando alle nostre informazioni, la cifra risulta essere più o meno allineata a quella dei “top brand” con cui il C8 si gioca la partita…

Suono, prezzo, pesi, ingombri, rigging, setting, tutte valutazioni che spettano a chi, in ultima analisi, deve gestire e soprattutto utilizzare un sistema audio anche se, come ripetiamo spesso, quando si sceglie un sistema audio – pronti a sborsare cifre importanti – una discriminante altrettanto importante è relativa alla scelta dell’azienda che ci vende il prodotto, quella che diventerà poi il partner tecnico al quale far affidamento nel tempo, soprattutto in relazione alla capacità o meno di granatieri un efficace servizio post vendita.

In questo senso Clair Brothers è un marchio che sicuramente non sfigurerebbe in nessun rider tecnico e Prase, dal canto suo, è un’azienda longeva e molto ben strutturata, in grado di assistere in ogni fase il cliente in maniera puntuale e tempestiva.

Come al solito, ad ognuno la propria scelta che, nel caso dei sistemi audio, abbiamo imparato negli anni essere quasi mistico/religiosa. Tra i due Clair Brothers ascoltati oggi, il C8 sembra essere quello più “centrato” nel panorama odierno del service italiano. Certo che il c12 però… 😉  

da sx in foto: Davide Buonasorte, Vinnie Perreux, Matteo Barbaro, Ivan Omiciuolo, Francesco Castania.

Info: prase.it

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