Addio al maestro Franco Cerri

È morto all’età di 95 anni il maestro Franco Cerri, uno dei jazzisti più significativi nel panorama italiano. E’ considerato il padre del jazz milanese e il musicista che più di tutti ha attraversato tutte le epoche del Jazz Italiano, dal dopoguerra ad oggi, collaborando con i più importanti musicisti di tutto il mondo e contribuendo in gran parte alla formazione della storia jazzistica nostrana.

Nato il 29 gennaio del 1926, nel corso della sua carriera suonò con leggende della musica come Dizzy Gillespie, Gorni Kramer, Chet Baker e Billie Holiday. In Italia collaborò, tra gli altri, con Bruno Martino, Renato Carosone, Nicola Arigliano, Peter Van Wood e Johnny Dorelli. Insieme ad una carriera da solista e nei circuiti jazz, lavorò anche con Mina e Roberto Vecchioni.

Quando aveva 16 anni il suo papà una sera venne a casa e gli regalò una chitarra, che aveva pagato 78 lire, e da quel momento Franco  Cerri non avrebbe mai più smesso di suonare. Non avendo i soldi per un maestro si arrangiò e da autodidatta, come disse in un intervista “imparò suonando”.

Negli  anni ’70 diventò famoso per uno spot televisivo e per tredici anni, quasi tutte le sere, è entrato nelle case degli italiani per la pubblicità di un detersivo in cui faceva “l’uomo in ammollo”.

Partecipò a moltissimi programmi televisivi della Rai, per formare un duo con il pianista Enrico Intra nel 1980, con il quale fondò anche a Milano la Civica scuola di jazz.

Nella sua carriera ha pubblicato 35 album.

Il figlio Nicolas in un post su Facebook ha pubblicato la foto di 3 chitarre e scrive: “Le sette note e le tre chitarre salutano con tanto affetto Franco Cerri, grande musicista e grande uomo. Fai buon viaggio, babbo.”

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