All Together Now è un reality musicale ideato nel 2018 dall’emittente inglese BBC, prodotto in Italia da Endemol e presentato da Michelle Hunziker insieme a quattro giurati.
La particolarità del programma, che vedremo condizionare in gran parte anche le scelte tecniche, è la presenza di un muro con ben 100 comparse, tutte microfonate, che partecipano attivamente al programma.
L’edizione italiana, grazie all’apporto alla regia ed alla Direzione Musicale di Roberto Cenci, è ancora più accattivante e strutturata rispetto alla versione inglese, e lo show – in onda in prima serata su Canale5 – ha raggiunto subito un buon successo di pubblico.
Abbiamo deciso di recarci agli studi di Voxon di Roma durante le riprese di una delle prime puntate proprio per verificare e toccare con mano il grande contenuto tecnologico dello show che richiede il coinvolgimento di molti tecnici, maestranze ed aziende, una cosa molto importante in un momento storico come questo in cui altri comparti del Professional Entertainment stanno ancora soffrendo causa Pandemia.
Girando per lo studio e parlando con i protagonisti siamo rimasti veramente impressionanti dall’organizzazione e dalla qualità del lavoro, una conferma, se mai ce ne fosse stato il bisogno, che in Italia abbiamo competenze e professionisti che in molti potrebbero invidiarci…
Il nostro giro di interviste parte da questo primo articolo dedicato al mondo audio, proprio partendo dalla Regia Musicali di Maurizio Parafioriti ed il suo staff che con grande affiatamento e prontezza di occupano del mix dello show. Ma bando alle ciance e lasciamo la parola ai protagonsiti.
ZioGiorgio.it: ciao Maurizio, qual è il tuo ruolo qui ad ATN?
Maurizio Parafioriti: mi occupo sostanzialmente del mix musicale, insieme al team di persone che sono con me in stanza. Sono stato coinvolto tramite la mia azienda ArTv che esiste da tre anni e viene spesso coinvolta in questo tipo di programmi, soprattutto in quelle trasmissioni in cui c’è bisogno di un’esperienza non solo in fatto di mixing ma anche a livello di preparazione musicale. Il mio background, infatti, è proprio quello di produttore musicale, ancor prima che di sound engineer e in queste situazioni una preparazione in questo senso è molto importante.
ZioGiorgio.it: parlaci un attimo del format che qui in Italia è stato ulteriormente sviluppato ed ottimizzato…
Maurizio Parafioriti: questo è un format BBC che poi è stato acquisito per la distribuzione da Endemol che ha deciso di valorizzarlo ulteriormente, tanto che qui in Italia, visto in grande successo di ascolti, è diventato in prime time. Le particolarità sono senza dubbio il muro di 100 persone, tutte microfonate e attive e poi la decisione di valorizzare la parte artistico/musicale, una cosa che ha voluto il regista Roberto Cenci, anche lui molto ferrato in fatto di musica. Anzi, è stato proprio Roberto a volermi in questo ruolo, proprio per avere un interlocutore che potesse seguirlo in ogni esigenza.

la regia musicale
ZioGiorgio.it: arriviamo al mixing ed alla parte più tecnica del tuo lavoro.
Maurizio Parafioriti: come puoi vedere dal numero di canali utilizzati sulla mia SSL 500 non gestisco semplici basi, ma un vero e proprio mix fatto da 32 steams che vengono registrati in studio a Milano per poi essere inviati qui a Roma. Questo cambia parecchio la qualità generale delle esibizioni perché in questo modo riusciamo ad ottenere un prodotto sonoro più omogeneo, veritiero, mentre lavorando con le basi hai sempre quella sensazione di “scollamento” tra voce e base che risulta poco piacevole a che ad un orecchio non così attento…
ZioGiorgio.it: come siete organizzati in queste tre postazioni della regia musicale?
Maurizio Parafioriti: Jacopo, che poi ti spiegherà meglio il suo lavoro specifico, dalla sua postazione Pro Tools mi manda tutti gli steams già un minimo livellati e editati che arrivano sulla mia SSL che, oltre a quesi segnali, raccoglie ovviamente anche tuti i microfoni dei cantanti. Per scelta ancora una volta abbiamo introdotto un po’ di outboard esterno, in particolare un TC6000 per i riverberi e un sommatore valvolare per “impacchettare” meglio il prodotto finale che, infine, mandiamo alla regia esterne di messa in onda.

team audio di All Together Now
ZioGiorgio.it: hai a che fare con voci vere, voci playback, tracce preregistrate che non sempre provengono dallo stesso studio. Insomma, mi chiedo come riesci a rendere il prodotto finale omogeneo e coerente, è un aspetto interessante che vorrei sviluppassi meglio…
Maurizio Parafioriti: come ti sarai accorto è appena successo che la Pavone abbia deciso di cantare dal vivo, insieme agli altri cantanti che invece erano su base. Questo succede spesso con gli ospiti e io devo cercare, per quanto mi è possibile, di non fare sentire la differenza. In questo senso devo dire che la console SSL mi aiuta, perché ha un carattere molto “deciso” in fatto di timbrica e pr-.amplificazione e questo può essere a volte un pregio a volte un difetto. In questo caso è un pregio perché riesce ad uniformare bene le diverse sorgenti…
ZioGiorigio.it: ad ogni modo rimane un po’ di tempo per fare poi la post-produzione giusto?
Maurizio Parafioriti: noi registriamo tutto su 4 registratori, due 172 tracce e due 64, e la post-produzione viene fatta nel mio studio privato ArTv a Milano. Essendo comunque un talent show ad eliminazione ci tengo a precisare che l’editing che viene fatto è molto leggero e soprattutto non va mai a correggere errori o modificare interpretazioni, ci limitiamo a creare un prodotto più piacevole e adatto alla televisione…
ZioGiorgio.it: Maurizio, stavo ragionando che ormai “fare il fonico” è solo un aspetto di un mestiere che invece annovera molti ruoli e offre molti servizi. È proprio il caso di ArTv. Spiegaci cosa sono queste nuove figure professionali e perché sono così importanti…
Maurizio Parafioriti: ArTv nasce proprio con l’intenzione di soddisfare una serie di richieste che sempre più spesso ci vengono fatte nel mondo televisivo. Come dicevo oltre al mixing noi gestiamo tutto ciò che è media manager, play out, tuning in real time e tutte queste tipologie di attività legate al mondo audio e che ormai sono all’ordine del giorno in questi contesti.
Abbiamo creato una squadra ormai affiata con la quale abbiamo gestito anche tutti gli eventi in arena negli ultimi anni (HEROS eravamo presenti anche noi ndr).
ZioGiorgio.it: quindi il lavoro del fonico è un po’ cambiato? Che consiglio daresti ai giovani che si approcciano a questo specifico settore?
Maurizio Parafioriti: io credo che una solida preparazione musicale, anche dal punto di vista della produzione, possa aiutare molto ad inserirsi in alcuni contesti. Ovviamente poi c’è lo studio della tecnica, delle macchine e delle tecnologie utilizzate e in questo senso l’aggiornamento costante e sistematico è altrettanto importante…
Passiamo ora a Jacopo Federici che dalla sua postazione ProTools si occupa del playout e dell’editing…
ZioGiorgio.it: Jacopo parlaci del tuo ruolo.
Jacopo S. Federici: sostanzialmente io mi occupo del playout su circa 30 stracce stereo di steam. Questo numero può variare leggermente da puntata a puntata. Io, come hai visto tu durante le prove, faccio una sorta di “editing live” così da aiutare Maurizio nel suo lavoro. Spesso capita che il Regista Roberto Cenci – che poi è anche Direttore Musicale – chiede dei cut o dei cambi incorsa e io devo cercare di editare le tracce in tempo brevissimo per poi rimandare il play e continuare le prove. Credimi, è una vera e propria lotta contro il tempo, ma puoi immaginare quanto sia importante non fare aspettare le persone sul palco. Ecco, questa è la più grande difficoltà del mio lavoro. Per il resto, essendo la trasmissione registrata, non viviamo così tanto come in altre occasioni l’ansia dello spare, anche se è sempre buona cosa scongiurare interruzioni e malfunzionamenti…
ZioGiorgio.it: cosa stai usando come strumentazione?
Jacopo S. Federici: tutto gira su ProTools che è installato su un MAC I9 del 2020 con 32gb SSD di ram, abbinato ad una scheda RME per il MADI.
La cosa importante da rimarcare è che da queste tracce partono anche i segnali MIDI che servono, come ti dirà a breve il mio collega, a gestire tutta una serie di automazioni…
Alle prese con i numerosi segnali audio del muro e non solo troviamo Marco Bianchi Bandinelli …
ZioGiorgio.it: archetti, un muro, un’azienda di polacchi… Qui mi devi aiutare a capire bene cosa succede!
Marco Bianchi Bandinelli: già, qui sta se vogliamo la particolarità di questa installazione che, come ti è già stato detto prima, in Italia viene gestita come da nessun’altra parte. Io gestisco i segnali degli archetti e del muro e, proprio nel muro, c’è un sistema molto interessante.
Le comparse che stanno sul muro hanno davanti un tasto fisico che, nel momento che viene premuto, attiva tutta una serie di cose, tra cui i microfoni. Questa azienda polacca ha creato un software che traduce il segnale elettrico del pulsante in OSC che arriva alla mia DiGiCo togliendo il “mute” ai canali. Questo stesso segnale serve anche per i colleghi della luce, di cui poi ti diranno. Io faccio un premix dei vari microfoni e lo mando poi a Maurizio per il mix finale.
In realtà non finisce qui, perché gli stessi canali del muro che arrivano a me, arrivano anche a due autori che sono nell’OBVan fuori e che, attraverso due iPad, hanno la possibilità di ascoltare pre-mute tutti i canali del muro. In base a ciò che vogliono sentire – anche in funziona del format televisivo – mi chiedono di alzare o abbassare alcuni dei microfoni.
Con Simone di Pasquale invece andiamo a vedere nel dettaglio setup e workflow audio della trasmissione.
ZioGiorgio.it: bentrovato Simone! Un’esperienza unica e complessa. Da dove cominciamo?
Simone di Pasquale: prima di tutto vorrei fare una premessa per ringraziare e nominare i professionisti del nostro team Agorà che non sono presenti in studio e che hanno dato il loro preziosissimo contributo a questa trasmissione giunta alla quarta edizione: Alessio Comuzzi che ha ideato e realizzato, coinvolgendomi da subito, tutto il setup Audio della prima edizione italiana, dalla scelta delle console passando per la distribuzione dei segnali, sincronizzazione, radiofrequenze etc.
Il progetto di diffusione audio dello studio è stato ideato e realizzato da Enrico Belli il quale ha ideato un’installazione a dir poco perfetta se si pensa ai volumi “importanti “ in studio e alla pulizia del suono che si apprezza ascoltando il mix dei 100 mics del MURO.

team diffusione
ZioGiorgio.it: raccontaci il setup…
Simone di Pasquale: il sistema inizialmente non sembra presentare grossi problemi di implementazione o gestione, e comprendeva per sommi capi un mix di diffusione, un mix musicale, un mix broadcast che somma il parlato e il musicale, il tutto acquisito su diverse CPU di recording. Nel procedere con l’ideazione e la messa in opera di tutte le componenti, non sono mancati alcuni passaggi molto sensibili e tecnicamente avvincenti. Cercando di non essere troppo noioso proverò a descrivere il tutto…
Microfoni: 100 microfoni ad archetto (IL MURO), circa 20 radiomicrofoni per il canto (concorrenti), 10 microfoni suddivisi in 4 per parlato/canto, 4 headset per la giuria, la conduzione e gli ospiti.
Sistema di playout: attraverso il quale si svolgono le performance dei concorrenti che cantano su un brano musicale gestito dal sistema che riproduce in 32 tracce separate una Band al completo (batteria, basso chitarra piano tastiere) con aggiunta di archi, cori smpte etc…
Diffusione in studio: suddiviso in diverse zone con tre sistemi Flown: centrale diffusione con 5 L-Acoustic Dv-Dosc, Audience left con 2 L-Acoustic ARCS II e Audience right con 2 L-Acoustic ARCS II. Inoltre, avevamo dieci zone di diffusione Floor: Subs(6 L-Acoustic sb28), diffusione muro (50 diffusori Proel edge), monitoraggio concorrenti (2 x 3 L-Acoustic Kara stacked), diffusione Pubblico(4 k-array cobra), Front Fill (4 prole Edge), diffusione giudici (4 prole Edge), diffusione pedana (4 Prole Edge), diffusione back (4 proel Edge), diffusione booth attesa (2 L-Acoustic 115 HiQ e diffusione corridoi di servizio (6 L-Acoustic 115 HiQ).
Console Audio: 1 DIGICO sd8 (+ 2 Digirack 56in 56 out via loop OPTOCORE), 1 DIGICO QUANTUM 7 (+sdrack 56 in/out via loop OPTOCORE), 1 SSL 550 LIVE (+2 ssl ml32/32 collegati via BLACKLIGHT2).
Conversione e gestione/distribuzione dei segnali MADI composto da RME madi router, RME madi bridge e DO.TEC. SRC

DiGiCo SD8 impiegata per IL MURO
ZioGiorgio.it: uno degli aspetti più importanti della trasmissione ATN è la gestione del routing dei canali. Come viene gestito e con quali macchine?
Simone di Pasquale: si è scelto di utilizzare alcune macchine RME e DO.TEC. nelle quali convogliano tutte le risorse e i canali audio, i quali vengono smistati nelle varie console e CPU recorder compreso OBVan. Nello specifico vengono convertiti e smistati 2 flussi da 56 canali per i 100 canali del MURO(con i relativi canali di scorta/spare), 1 flusso 32 canali da PLAYOUT, 1 flusso da 56 canali dal SD rack(da diffusione) dove vengono convogliati tutti i canali dei radio per il parlato, il canto , le comunicazioni da e per lo studio, i microfoni ambiente etc…, 1 flusso audio proveniente dal convertitore SSL ML32/32 e 4 flussi provenienti dalla Consolle SSL 550.
Il tutto viene raccolto nei madi router/bridge, convertito nei vari formati (coassiale/ottico) e veicolato verso 4 CPU recorder (con 4 layout diversi), verso la regia di diffusione in studio (i 100 mic del muro, i 32 canali di playout, comunicazioni etc…) gli stessi da e verso la regia musicale stessa, ed in ultimo attraverso gli SRC DO.TEC. verso L’OBVAN di SoulMovie, il quale ci rimanda a sua volta i canali di RVM, EFFETTI GRAFICA, Stage Announce, intercom ed altro. Insomma, un bel maccherone che meriterebbe un capitolo intero.

regia diffusione
ZioGiorgio.it: possiamo approfondire la gestione dei microfoni del muro? Si tratta di qualche cosa di abbastanza inusuale…
Simone di Pasquale: la gestione dei 100 mic del muro è sicuramente uno degli aspetti più sensibili e interessanti di questo format. Nello specifico durante la puntata tutti e 100 i mics sono a disposizione degli autori che possono carpire i commenti dei vari componenti del muro per utilizzarli in fase di montaggio attraverso un sistema di 2 iPad che controllano in remoto due aux della consolle muro. Gli stessi 100 mic sono il mezzo con il quale il muro esprime il proprio voto iniziando a cantare insieme al concorrente subito dopo aver premuto proprio il pulsante rosso posto difronte ad ogni postazione. Quest’ultimo (pulsante rosso ndr) è il bello di ATN e funziona nel seguente modo: quando il giudice del muro preme il pulsante attiva una serie di azioni audio con l’apertura del relativo microfono ed inizia a cantare, luci con l’apertura della cue che illumina il giudice e il muro, videografica con un effetto grafico alle sue spalle in cui si aggiunge il suo voto al totale etc…
Tutto questo (trigger pulsanti e i-Pad autori) viene gestito attraverso il un sistema di MIDI over IP di un’azienda estera sviluppatrice e proprietaria del sistema che è in grado di interfacciarsi con tutti i settori interessati (regia, autori, consolle audio, luci, grafica).

team OBVan
ZioGiorgio.it: pur essendo una trasmissione registrata ho visto che c’è molto lavoro da fare durante le prove. Come avete organizzato il vostro lavoro nello specifico?
Simone di Pasquale: dunque, al mattino ci si trova per il solito “caffettino di squadra”, si riceve la selezione dei brani che i concorrenti dovranno eseguire, si caricano le sessioni sul sistema playout e poi si inizia il primo lavoro di mix (con la creazione di snapshots dedicate per la regia musicale e diffusione). Una volta impostati i vari mix, i concorrenti vengono convocati in studio per la prova e la scelta del brano. Le prove si svolgono in presenza di tutto lo staff REGIA/AUTORI/CONSULENTI MUSICALI etc…
Per la diffusione è stato introdotto un sistema che attraverso una rete wifi privata e una app DIGICO per I-PAD, da l’accesso completo in remoto sulla consolle QUANTUM 7 di diffusione, in modo da poter dividere il compito tra 2 operatori. Un operatore resta dietro la console per seguire gli snapshot (ad esempio per definire i reverberi sugli snapshot create durante la prima lettura dei brani da playout) e un secondo operatore è fisicamente in studio accanto alla regia ed ai concorrenti, per correggere o seguire le varie esigenze di ascolto, diffusione e non ultimo il monitoraggio. Una volta stabilito il tutto si salvano le varie snapshots che verranno poi richiamate durante la registrazione. Quest’ultima avviene in maniera continuata, si inizia cercando di interrompere il meno possibile per non perdere il clima LIVE. I tempi sono ottimizzati in prova e tecnicamente tutto scorre in base ai meccanismi acquisiti in prova, insomma come se fosse una diretta.

i-Pad Remote
ZioGiorgio.it: mondo radiofrequenze. Quanti canali avete e come sono gestiti?
Simone di Pasquale: in tutto gestiamo 64 canali (tx/rx) con sistemi Shure e Sennheiser, attraverso i relativi software workbench e wsm che ci permettono di impostare e gestire il nostro “mondo RF” pronto ad accogliere eventuali extra quali troupe ENG, o richieste di altri microfoni per eventuali ospiti musicali e altro ancora. Di Solito dedichiamo diversi giorni per definire tutto il piano RF considerando tutte le esigenze e assicurandoci che il sistema non presenti errori di intermodulazione/interferenza. Una volta stabilito tutto, il sistema viene chiuso e ci si limita al controllo dei segnali rx, lo stato di carica delle batterie e poco altro.

Rack RF
ZioGiorgio.it: raccontaci qualche cosa della diffusione in studio che, come abbiamo appurato, “si fa sentire.”
Simone di Pasquale: come avrai potuto apprezzare il volume in studio somiglia molto a quello di un concerto live con il suo bel rinforzo sonoro. Questo a mio avviso è uno dei fattori che crea in studio il giusto clima e il giusto coinvolgimento per tutti, concorrenti, giudici, la conduzione e il muro.
Roberto Cenci (regista / direttore artistico della trasmissione), segue molto meticolosamente le prove per l’esibizione dei concorrenti. Avendo molto chiaro il format ed essendo preparato musicalmente, partecipa e collabora con cognizione di causa alla definizione del mix, e in questo la scelta di “remotare” la console di diffusione per mezzo di un i-Pad e un operatore in scena si è rivelata molto efficace. Aggiungo che in scena si ha la sensazione precisa di cosa accade quando si aprono i microfoni del muro e il sound acquista una componente unica nel suo genere.
Di qui una piccola nota a margine: essendoci per ogni concorrente ogni volta una votazione diversa, ci si trova davanti all’incognita per la quale potrebbero aprirsi 10/15 headsets de IL MURO oppure tutti e 100 insieme! Va da sé che portare a casa un risultato dal sound coinvolgente e privo di errori non è poi così scontato.
Aldo Chiappini
Editor-In-Chief
ZioGiorgio.it